Google, multa Ue da 2,95 mld di euro per distorta concorrenza. Trump minaccia nuovi dazi
MondoCome si legge nella nota della Commissione europea, all'azienda è stato ordinato di porre fine a pratiche di auto-preferenza e di attuare misure volte a eliminare i conflitti di interesse. Non d'accordo con la sanzione il commissario Ue al Commercio Maroš Šefčovič, che avrebbe proposto di sospendere la multa. La replica dell'azienda: "La decisione della Commissione Europea sui nostri servizi di tecnologia pubblicitaria è errata"
La Commissione europea ha multato Google per 2,95 miliardi di euro per aver violato le norme antitrust dell'Ue distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie ("adtech"). Lo riferisce la Commissione Ue in una nota. A Google è stato ordinato di porre fine a pratiche di auto-preferenza e di attuare misure volte a eliminare i conflitti di interesse intrinseci lungo la catena di fornitura dell'adtech. Secondo indiscrezioni di stampa, non smentite, nei giorni scorsi il commissario Ue al Commercio Maroš Šefčovič, si sarebbe opposto all'emissione della multa, proponendo di sospenderla. Google ha ora 60 giorni di tempo per informare la Commissione in merito alle misure che intende proporre, misure che verranno poi valutate dall'Antitrust Ue.
L'accusa dell'Ue
Secondo la Commissione, Google ha distorto la concorrenza favorendo i propri servizi tecnologici di pubblicità display online a scapito dei fornitori concorrenti di servizi tecnologici pubblicitari, degli inserzionisti e degli editori online. Palazzo Berlaymont aveva aperto l'indagine nel giugno 2021 e due anni dopo, nel giugno 2023, aveva inviato a Google una comunicazione degli addebiti, alla quale l'azienda ha risposto nel dicembre 2023. In particolare, l'indagine della Commissione ha rilevato che Google detiene una posizione dominante nel mercato dei server di annunci per editori con il suo servizio "DoubleClick For Publishers"; e nel mercato degli strumenti di acquisto di annunci programmatici per l'open web con i suoi servizi "Google Ads" e "DV360".
Antitrust Ue: "Condotte di Google intenzionali"
La Commissione Ue ha rilevato che, almeno tra il 2014 e oggi, Google ha abusato di tali posizioni dominanti, violando l'articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, favorendo il proprio ad exchange AdX nel processo di selezione degli annunci gestito dal suo ad server dominante DFP, oltre che nel modo in cui i suoi strumenti di acquisto di annunci Google Ads e DV360 piazzano le offerte sugli ad exchange. Per l'Antitrust Ue le condotte di Google miravano intenzionalmente a conferire ad AdX un vantaggio competitivo, rafforzandone il ruolo nella catena di fornitura dell'adtech. Nel determinare l'importo della maxi multa, la Commissione ha considerato diversi elementi, tra cui la durata e la gravità dell'infrazione, oltre che del fatto che Google era già stata sanzionata in passato per abuso di posizione dominante.
La replica
Immediata la risposta del colosso. "La decisione della Commissione Europea sui nostri servizi di tecnologia pubblicitaria è errata e faremo ricorso", si legge in una nota firmata da Lee-Anne Mulholland, Vicepresidente e Responsabile Globale degli Affari Regolamentari di Google. "Si impone una sanzione ingiustificata e si richiedono modifiche che danneggeranno migliaia di aziende europee, rendendo più difficile per loro generare profitti. Non c'è nulla di anticoncorrenziale nel fornire servizi ad acquirenti e venditori di pubblicità, e ci sono più alternative ai nostri servizi che mai".
Trump minaccia nuovi dazi all'Ue
A farsi sentire è stato Donald Trumo, che ha minacciato nuovi dazi all'Ue per quella che ha deinito una sentenza "ingiusta". "Oggi l'Europa ha colpito un'altra grande azienda americana, Google, con una multa di 3,5 miliardi di dollari, sottraendo di fatto denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani", ha attaccato Trump su Truth. "Questo si aggiunge alle numerose altre multe e tasse emesse contro Google e altre aziende tecnologiche americane, in particolare. Davvero ingiusto, e il contribuente americano non lo tollererà!", ha avvertito il presidente americano. "Come ho già detto, la mia amministrazione non permetterà che queste azioni discriminatorie vengano mantenute. Apple, ad esempio, è stata costretta a pagare 17 miliardi di dollari di multa che, a mio parere, non avrebbe dovuto essere inflitta: dovrebbero riavere indietro i loro soldi!". "Non possiamo permettere che questo accada alla brillante ingegnosità americana e, se ciò dovesse accadere, sarò costretto ad avviare un procedimento ai sensi della Sezione 301 per annullare le sanzioni ingiuste imposte a queste aziende americane", ha concluso il tycoon riferendosi alla legge sui dazi. Più tardi, su Truth, ha rincarato la dose: " Google ha anche pagato, in passato 13 miliardi di dollari in false richieste e addebiti per un totale di 16,5 miliardi di dollari. Quanto è folle? L'Unione Europea deve fermare questa pratica contro le aziende americane, immediatamente!".