L'epicentro, secondo quanto riferito dai sismologi americani, si trova questa volta a 34 chilometri a nord-est della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, a una profondità di 10 chilometri
Un secondo terremoto, di magnitudo 5,2, ha colpito l'Afghanistan orientale, due giorni dopo il sisma che ha devastato diverse province al confine con il Pakistan causando oltre un migliaio di vittime. L'epicentro, secondo quanto riferito dai sismologi americani, si trova questa volta a 34 chilometri a nord-est della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, a una profondità di 10 chilometri.
Le vittime e i soccorsi
È salito, intanto, ad almeno 1.411 morti e 3.124 feriti il bilancio del violento terremoto di magnitudo 6 che ha colpito l’est dell’Afghanistan. Lo ha reso noto il portavoce del governo talebano, Zabihullah Mujahid, attraverso un comunicato ufficiale. Il sisma ha devastato in particolare la provincia di Kounar, dove oltre 5.000 abitazioni sono state completamente distrutte. Le autorità locali hanno avviato operazioni di soccorso, ma il numero delle vittime potrebbe continuare a crescere nelle prossime ore a causa delle difficoltà di accesso alle zone più colpite. L'Unione europea ha stanziato 1 milione in di euro in finanziamenti umanitari d'emergenza per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione afghana colpita dal terremoto. Oltre al supporto finanziario Bruxelles fornirà circa 130 tonnellate di forniture di soccorso provenienti dalle proprie scorte umanitarie, con beni come tende e materiali per rifugi temporanei, abbigliamento, forniture mediche e materiali per la purificazione dell'acqua, da consegnare tramite due voli umanitari che dovrebbero arrivare a Kabul entro fine settimana.