Polonia, prete uccide un senzatetto con un'ascia e dà fuoco al corpo dopo una lite

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Il parroco sessantenne del comune di Tarczyn ha avuto una discussione con la vittima: ha estratto un'ascia e lo ha colpito alla testa, per poi dargli fuoco mentre era ancora vivo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. L'uomo è stato accusato di omicidio, ma probabilmente l'accusa si trasformerà in omicidio aggravato

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Un colpo d'ascia alla testa, poi le fiamme che lo avvolgono mentre era ancora in vita. Così è morto un senzatetto in Polonia, in una storia che sembra uscita da un macabro film. Colpevole del delitto sarebbe un parroco della diocesi di Varsavia, che avrebbe ucciso un senza fissa dimora al termine di una lita. Tempestiva la risposta dell'arcidiocesi, che chiede alla Santa Sede di ridurre allo stato laicale il sacerdote e annuncia collaborazione con lo Stato nel processo penale. 

Il macabro delitto

Il parroco sessantenne del comune di Tarczyn ha avuto una discussione con la vittima: ha estratto un'ascia e lo ha colpito alla testa, per poi dargli fuoco mentre era ancora vivo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. Il parroco è stato accusato di omicidio, ma, date le circostanze, la procura - riferisce la stampa polacca - probabilmente trasformerà l'accusa in omicidio aggravato. 

"Non ho parole né tantomeno una spiegazione o una giustificazione. Sono sconvolto e sconvolto dalla notizia che uno dei miei sacerdoti ha brutalmente assassinato un uomo, un povero senzatetto", afferma l'arcivescovo di Varsavia, mons. Adrian Galbas.

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