Lo riporta il Wall Street Journal in esclusiva aggiungendo che la procuratrice generale Pam Bondi in quell'occasione riferì al tycoon che non aveva intenzione di pubblicare altro materiale sulla vicenda. Intanto un giudice federale della Florida ha deciso di respingere la richiesta dell'amministrazione Trump di pubblicare le trascrizioni delle deposizioni al grand jurì
Il dipartimento di Giustizia americano ha avvertito Donald Trump a maggio che il suo nome compariva nei file sul caso di Jeffrey Epstein "più volte". Lo riporta il Wall Street Journal in esclusiva aggiungendo che la procuratrice generale Pam Bondi in quell'occasione riferì al tycoon che non aveva intenzione di pubblicare altro materiale sulla vicenda. "Si tratta di un'altra fake news, come quella precedente pubblicata dal Wsj", ha commentato a stretto giro il direttore della comunicazione della Casa Bianca.
Nel frattempo un giudice federale della Florida ha deciso di respingere la richiesta dell'amministrazione Trump di pubblicare le trascrizioni delle deposizioni al grand jurì nell'ambito dell'indagine sul finanziere pedofilo Jeffrey Epstein. Lo segnala il New York Times. La settimana scorsa, tra l'altro, il governo aveva chiesto di desecretare quegli stessi documenti e di trasferire il caso a New York, dove Epstein era stato incriminato dopo un'altra indagine nel 2019, dopo che il presidente e la stessa Pam Bondi erano finiti nella bufera per la gestione della vicenda.
Camera Usa convoca Ghislaine Maxwell a deporre ad agosto
Intanto il presidente della commissione di Vigilanza della Camera Usa, James Comer, ha convocato l'ex collaboratrice di Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell, per una deposizione l'11 agosto nel Federal Correctional Institution di Tallahassee, in Florida, dove sta scontando la sua pena. Lo riporta la Cnn.
Politico: "Trump infuriato per il caso Epstein che oscura i suoi successi"
In tutto ciò Donald Trump sarebbe infuriato, la sua squadra esasperata e la Camera, controllata dai Repubblicani, quasi in rivolta proprio per il caso Epstein. Lo scrive Politico. "Il presidente è chiaramente furioso", ha detto una persona vicina alla Casa Bianca, protetta dall'anonimato. "È la prima volta che li vedo un po' paralizzati", ha aggiunto la stessa fonte. Un alto funzionario della Casa Bianca ha confidato sempre a Politico che il tycoon sarebbe anche frustrato dall'incapacità del suo staff di spegnere le polemiche legate alle teorie del complotto che un tempo lui stesso diffondeva e dalla costante copertura mediatica dopo che la procuratrice generale Pam Bondi ha chiuso il caso senza divulgare i file. "Il presidente ritiene che ci siano storie molto più importanti che meritano attenzione", ha affermato il funzionario. Trump e i suoi più stretti alleati pensavano di trascorrere l'estate senza polemiche ma invece, le domande su Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo suicidatosi in cella a Ny mentre attendeva un processo per traffico sessuale di minorenni, stanno oscurando quasi tutto il resto.