Pakistan, centinaia di morti e feriti per le inondazioni causate dai monsoni

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Le piogge monsoniche continuano a devastare il Paese con inondazioni improvvise e frane. Le autorità temono nuovi disastri e allertano la popolazione

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Sale il bilancio delle vittime e dei feriti in Pakistan a causa delle piogge monsoniche che da quasi un mese stanno flagellando il Paese. Sono 221 le persone morte e più di 500 quelle rimaste ferite in incidenti riconducibili alle inondazioni. Lo riferisce l'agenzia pakistana per la gestione delle catastrofi, precisando che "dal 26 giugno al 21 luglio, 221 persone hanno perso la vita, tra cui 104 bambini e 40 donne". Le piogge torrenziali, inoltre, hanno provocato inondazioni improvvise, crolli di edifici e corto circuiti elettrici. Ieri, più di otto veicoli sono stati travolti dalle forti piogge che hanno provocato una frana su un'autostrada nel distretto di Diamer, nel Gilgit-Baltistan, ha detto all'Afp Abdul Hameed, un alto ufficiale di polizia della zona. "Sono stati recuperati tre cadaveri e più di 15 risultano ancora dispersi", ha aggiunto.

 

Le conseguenze del cambiamento climatico

Secondo il Dipartimento meteorologico pakistano, il Paese ha ricevuto l’82% di precipitazioni in più rispetto alla media di luglio dello scorso anno. Particolarmente colpita è la provincia del Punjab, dove solo tra il 1° e il 15 luglio le piogge sono aumentate del 124% rispetto al 2024. È qui che si sono registrati la maggior parte dei decessi.

 

 

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