Von der Leyen, bocciato il voto di sfiducia al Parlamento europeo per il caso Pfizer

Mondo
©Ansa

La mozione riguardava il cosiddetto Pfizergate, una vicenda legata a come nel 2021 la presidente della Commissione Ue negoziò direttamente con l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, scambiandosi sms con lui, la fornitura di circa 1,8 miliardi di dosi di vaccino contro il Covid-19. Bruxelles ha sempre respinto la richiesta di rendere pubblici quei messaggi

ascolta articolo

L'Eurocamera ha bocciato la mozione di sfiducia contro la Commissione Ue, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen con 360 voti contrari, 175 sì, e 18 astenuti. Al voto hanno partecipato 553 eurodeputati. Per passare, la mozione, presentata dal conservatore rumeno Gheorghe Piperea, avrebbe dovuto incassare 360 voti a favore e i due terzi dei voti espressi.  "Il voto odierno" sulla mozione di sfiducia alla Commissione e a Ursula Von der Leyen "non è la nostra battaglia e le nostre delegazioni non hanno partecipato alla votazione", recita un comunicato sottoscritto dal capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo Carlo Fidanza, e i capi delegazione della maggioranza del gruppo Ecr. Tra loro i capi della delegazione ceca, quella spagnola, quella lituana, quella bulgara e quella lettone.

Le origini del Pfizergate alla base della mozione

La mozione riguardava il cosiddetto Pfizergate, una vicenda legata a come nel 2021 von der Leyen negoziò direttamente con l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, anche scambiandosi sms con lui, la fornitura di circa 1,8 miliardi di dosi di vaccino contro il Covid-19. I messaggi divennero oggetto di interesse giornalistico e diverse testate chiesero di vederli, ma la Commissione si rifiutò di renderli pubblici dicendo che erano irreperibili, senza specificare in che modo fossero spariti. Il New York Times fece causa e a maggio di quest’anno il Tribunale dell’Unione europea (uno dei due tribunali che compongono il sistema giudiziario europeo) ha dato ragione alla testata. La mozione era già stata discussa lunedì. Il dibattito era stato animato, anche se von der Leyen non ha dato nuovi dettagli sul Pfizergate. La presidente si era limitata a difendere il suo operato con toni duri e attacchi agli avversari: ha accusato Piperea di essere un "estremista" e chi appoggiava la mozione di fare il gioco del presidente russo Vladimir Putin. La discussione era diventata una sorta di resa dei conti tra il Ppe e gli altri due gruppi che sostengono la presidente: i Socialisti e Democratici (S&D) e i liberali di Renew Europe.

Mondo: I più letti