Tra Pontefice e Stati Uniti intesa su l'appello alla pace in Palestina e Ucraina. Resta la distanza sul tema dei migranti e della giustizia sociale
Il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance e il Segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto il loro primo incontro formale in Vaticano Papa Leone XIV. Lo scrive il Washington Post sottolineando i tentativi della leadership americana di ''riallacciare i rapporti con il Vaticano'' e ''rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice'' nel nome degli obiettivi comuni come ''costruttori di pace''. L'incontro si è svolto un mese dopo l'incontro tra il vicepresidente americano e Papa Francesco, che in passato aveva messo in dubbio la cristianità del presidente Donald Trump e aveva accusato Vance di aver interpretato erroneamente un concetto cattolico medievale per difendere la repressione dei migranti.
Usa allineati col Vaticano su richieste tregua a Gaza e in Ucraina
I funzionari statunitensi vedono ora l'opportunità di rafforzare i rapporti con Papa Leone, il primo pontefice americano, il cui obiettivo di porre fine ai conflitti più distruttivi del mondo coincide con la visione che Trump ha delineato per se stesso come "costruttore di pace" durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente. I funzionari Usa affermano che diverse iniziative statunitensi sono in armonia con l'appello alla pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Stati Uniti affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco che scongiurerebbe una massiccia operazione militare israeliana a Gaza e gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra in Ucraina.

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Possibili divergenze su migranti e giustizia sociale
Il punto di divergenza più grande tra Papa Leone e l'amministrazione Trump sarà quasi certamente l'immigrazione e la giustizia sociale, scrive il Washington Post ricordando gli interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Contattati dal Washington Post, funzionari statunitensi affermano in privato che il grande divario tra Trump e il Vaticano in materia di politica migratoria è in gran parte incolmabile, ma Rubio ha dichiarato al giornale che le due posizioni non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa.
