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Negato l'accesso negli Usa a un ricercatore francese: aveva criticato la presidenza Trump

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Lo scienziato, in viaggio in Texas per una conferenza, è stato bloccato all'aeroporto di Houston ed espulso dagli Stati Uniti dopo che la polizia aveva rinvenuto nel suo smartphone "critiche all'amministrazione Trump", ha riferito il ministro dell'Educazione superiore e della ricerca francese, Philippe Baptiste, citato da France24

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Bloccato all'aeroporto di Houston poi espulso dagli Stati Uniti per aver criticato l'amministrazione di Donald Trump. È successo a uno scienziato francese, in viaggio in Texas per una conferenza per il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, a cui è stato negato l'accesso negli Usa. A rivelarlo, all'agenzia France Press, è stato Philippe Baptiste, ministro dell'Educazione superiore e della ricerca francese. Dopo aver controllato lo smartphone del ricercatore, la polizia ha rinvenuto una serie di messaggi che contenevano critiche alle politiche del presidente statunitense. 

Il ricercatore bloccato all'aeroporto di Houston

“Questa misura è stata apparentemente presa dalle autorità americane perché il telefono del ricercatore conteneva conversazioni con colleghi e amici in cui esprimeva un'opinione personale sulla politica di ricerca dell'amministrazione Trump", ha detto il ministro, citato da France24. “La libertà di opinione, la libera ricerca e la libertà accademica sono valori che continueremo a sostenere con orgoglio", ha aggiunto Baptiste, sottolineando che "difenderò il diritto di tutti i ricercatori francesi a essere fedeli a loro nel rispetto della legge. Stando a quanto ha riferito un'altra fonte, citata dalla stessa France24, le autorità statunitensi avrebbero accusato il ricercatore di “messaggi di odio e cospirazione”, poi etichettati come "terrorismo". Il governo degli Stati Uniti sostiene che agli agenti di frontiera è consentito esaminare i dispositivi elettronici come parte di un controllo di sicurezza casuale.

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