
Secondo le stime nell'esercito statunitense, che conta 2 milioni di effettivi, ci sono circa 15.000 transgender
Un giudice federale statunitense ha sospeso il divieto dell'amministrazione Trump di arruolare transgender nell'esercito Usa invocando il principio dell'uguaglianza sancito dalla Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti. Quest'ultima afferma infatti che "tutti gli esseri umani sono creati uguali" e in base a questo principio il giudice di Washington ha sospeso l'ordine esecutivo firmato a gennaio dal presidente Donald Trump per escludere persone transgender dalle forze armate.
Il decreto di Trump
Il 27 gennaio il presidente Usa Donald Trump aveva spiegato che "per avere la forza combattente più letale del mondo, libereremo il nostro esercito dall'ideologia transgender" firmando poco dopo un ordine esecutivo che ristabiliva "standard rigorosi per il servizio militare", ovvero l'impossibilità di arruolarsi esprimendo "falsa identità di genere". In base a questo decreto, il Dipartimento della Difesa Usa ha manifestato non solo l'intenzione di bloccare il reclutamento di persone transgender nelle forze armate, ma anche di espellere quelle che già ne facevano parte, se non provviste di una "dispensa speciale".

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Il ricorso
Il decreto è stato tuttavia impugnato in tribunale da un gruppo di transgender già in servizio o che avevano l'intenzione di arruolarsi. Istanza accolta dal giudice che, nella pronuncia, ha chiarito che l'amministrazione Trump può aver "definito una politica che trova un equilibrio tra la necessità del Paese di avere un esercito preparato e il diritto degli americani a un'uguale protezione da parte della legge". Tuttavia l'ordine esecutivo emanato "non è quella politica" in quanto – ha affermato – è "tinto di ostilità" verso le persone transgender, senza alcuna giustificazione legale o razionale per la loro esclusione dalle forze armate. Donald Trump aveva già preso di mira i transgender durante il suo primo mandato (2017-2021), impedendo l'arruolamento di persone che necessitavano di cure ormonali o che si erano già sottoposte a trattamenti medici per cambiare sesso. Il suo successore, il democratico Joe Biden, ha tuttavia ribaltato quella decisione autorizzando nuovamente i soldati trangender in quanto "tutti gli americani che sono idonei a servire nelle forze armate degli Stati Uniti dovrebbero poterlo fare". Secondo le stime, nell'esercito statunitense che conta 2 milioni di effettivi ci sono circa 15.000 transgender.
