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Guerra Israele-Hamas, l'Idf amplia l'operazione di terra anche a Rafah

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Hamas: quasi mille morti in 48 ore dopo la fine della tregua
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Hamas: quasi mille morti in 48 ore dopo la fine della tregua
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"I soldati dell'Idf hanno avviato un'operazione di terra nel quartiere di Shaboura a Rafah, distruggendo infrastrutture terroristiche", ha dichiarato il portavoce dell'Idf, aggiungendo che le forze stanno espandendo le attività nel sud della Striscia, mentre continuano le operazioni anche nel centro e nel nord del territorio. Donald Trump "sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni" a Gaza. Lo ha detto ai reporter la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt

Herzog attacca Netanyahu: "Scelte divisive e unilaterali"

Il presidente israeliano Isaac Herzog attacca il governo di Benjamin Netanyahu per aver perseguito politiche "divisive" e "unilaterali". "Di recente sono stati emessi migliaia di ordini di chiamata alle armi per la riserva. E' inconcepibile mandare i nostri figli al fronte mentre allo stesso tempo si perseguono mosse controverse che approfondiscono la divisione all'interno del popolo" ha detto Herzog in un messaggio video pubblicato sui media israeliani. Netanyahu presiederà stasera la riunione del gabinetto per votare le dimissioni del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. La decisione del premier israeliano, come quella di avere interrotto il cessate il fuoco e ripreso i raid su Gaza, ha provocato la protesta di migliaia di cittadini che sono scesi in strada per protestare. "E' impossibile riprendere i combattimenti per adempiere al sacro comando di riportare indietro gli ostaggi e allo stesso tempo non ascoltare e sostenere le loro famiglie disperate che stanno attraversando l'inferno sulla terra", continua Herzog. "Purtroppo", aggiunge il presidente israeliano, "stiamo assistendo a una serie di azioni unilaterali e sono profondamente preoccupato per il loro impatto sulla nostra resilienza nazionale". "Chiedo che ogni passo venga attentamente considerato ed esaminato per vedere se contribuisce alla resilienza nazionale, e soprattutto se contribuisce allo sforzo bellico e al ritorno degli ostaggi", conclude Herzog.

Crosetto: "L'Italia indifendibile se subisse metà dell'attacco subito da Israele"

"Io non sono preoccupato da nessuna polemica, sono preoccupato dalla situazione internazionale. Sono preoccupato dal fatto che se l'Italia subisse un attacco la metà di quello che ha subito Israele in tre ore, io non sarei in grado di difendere l'Italia e l'unica cosa che mi interessa è arrivare alla fine del mio mandato avendo reso l'Italia più sicura rispetto a come è adesso". L'ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, interpellato dai cronisti dopo il question time al Senato.  "Quindi non ho tempo di parlare di cose di basso livello, mi occupo purtroppo di cose molto serie e su questo il mio mandato è chiaro, preciso fin dall'inizio e non si muove di una virgola". 

Idf, ucciso il capo della sicurezza interna di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato la morte del capo dell'agenzia di sicurezza interna di Hamas in uno degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da quando Israele ha rotto la tregua. Le forze dell'Idf "negli ultimi giorni hanno colpito ed eliminato il terrorista Rashid Jahjouh, capo del Servizio di Sicurezza Generale di Hamas", si legge in un post su X del portavoce militare Avichay Adraee. Jahjouh era succeduto a Sami Oudeh, "eliminato nel luglio 2024", ha spiegato. In una diversa incursione, le forze israeliane hanno ucciso anche Ismail Abdel-Al, "considerato un membro di spicco della rete di contrabbando di armi della Jihad islamica", ha reso noto il portavoce. 

I leader Ue: "Deploriamo la rottura del cessate il fuoco a Gaza"

"Il Consiglio europeo deplora la rottura del cessate il fuoco a Gaza, che ha causato un gran numero di vittime civili nei recenti attacchi aerei. Deplora il rifiuto di Hamas di consegnare gli ostaggi rimasti. Il Consiglio europeo chiede un immediato ritorno alla piena attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi". E' quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.

Katz: "Non ci fermeremo fino alla liberazione degli ostaggi"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, dopo aver fatto il punto della situazione con il capo di stato maggiore, Eyal Zamir, ha approvato la prosecuzione delle operazioni militari dell'Idf nella Striscia di Gaza. "Non ci fermeremo fino alla liberazione degli ostaggi", ha detto. Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa, Katz ha sottolineato l'importanza di mantenere la pressione militare su Hamas e ha ordinato all'Idf di proseguire con un'azione intensificata a Gaza fino al raggiungimento degli obiettivi fissati: "Stiamo già vedendo che la pressione militare influisce sulla posizione di Hamas", ha dichiarato il ministro della Difesa. 

Katz approva i piani operativi per Gaza: "La pressione sta influenzando Hamas"

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha approvato poco fa i piani operativi dell’esercito per la Striscia di Gaza durante un incontro con il capo di Stato Maggiore dell’Idf  Eyal Zamir. Lo ha riferito il suo ufficio, citato dal Times of Israel. 

"Vediamo già che la pressione militare sta influenzando la posizione di Hamas. Non ci fermeremo finché gli ostaggi non saranno rilasciati", ha dichiarato Katz durante l'incontro. 

Katz

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Idf: "Uccisi due alti funzionari di Hamas in raid su Gaza"

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato l'uccisione di due alti funzionari di Hamas in attacchi aerei nella Striscia di Gaza. Uno di loro è stato identificato dall'esercito israeliano come Rashid Jahjouh, capo del "meccanismo di sicurezza generale" di Hamas. Jahjouh aveva preso il posto di Sami Odeh, ucciso in un attacco aereo israeliano nel luglio 2024 insieme ad altri alti esponenti del gruppo. Lo ha reso noto il Times of Israel, aggiungendo che Jahjouh era anche responsabile della propaganda interna del gruppo.

Un altro alto dirigente di Hamas ucciso di recente è Amin Eslaiah, responsabile del meccanismo di sicurezza nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il meccanismo di sicurezza, secondo l'esercito israeliano, è un'unità segreta di Hamas incaricata di individuare i "collaboratori" con Israele, garantire la protezione dei leader e delle risorse di Hamas dentro e fuori Gaza e reprimere gli oppositori del regime del gruppo. Inoltre, il meccanismo è responsabile della raccolta di informazioni per supportare le decisioni dei vertici di Hamas.  

Separatamente, l'esercito israeliano ha riferito di aver ucciso in un attacco un importante operatore della Jihad Islamica Palestinese, coinvolto nel traffico di armi per l'organizzazione. Secondo l'Idf, Ismail Abd al-Alal "ha guidato la maggior parte delle operazioni di contrabbando di armi per la Jihad Islamica negli ultimi anni".

Portavoce Casa Bianca: "Trump sostiene appieno l'offensiva di Israele a Gaza"

Donald Trump "sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni" a Gaza, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Il presidente degli Stati Uniti "ha chiarito ad Hamas che se non avesse rilasciato tutti gli ostaggi, avrebbe vissuto all'inferno e sfortunatamente Hamas ha scelto di giocare un gioco mediatico con le vite umane". 

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Usa sanzionano raffineria cinese, acquistava greggio iraniano da navi Houthi

Gli Stati Uniti hanno sanzionato una raffineria di petrolio con sede in Cina che ha acquistato greggio iraniano per un valore di circa 500 milioni di dollari da navi legate agli Houthi. La misura fa parte della più ampia strategia di intensificazione della pressione su Teheran da parte della Casa Bianca. 

In un comunicato, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato sanzioni contro una "teapot refinery" nella provincia cinese dello Shandong, accusata di aver acquistato petrolio iraniano per un valore di "circa mezzo miliardo di dollari".  Le "teapot refineries" sono piccole raffinerie private in Cina, separate dalle grandi imprese statali del settore.

Idf, ucciso il capo della sicurezza generale di Hamas a Gaza

L'Idf e i servizi di sicurezza hanno eliminato Rashid Jahjouh, capo della sicurezza generale di Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo il portavoce dell'Idf, Jahjouh aveva sostituito Sami Odeh, ucciso dall'esercito israeliano nel luglio 2024 insieme a Ruhi Mushtaha, allora capo dell'amministrazione di Hamas nella Striscia.  Il portavoce ha spiegato che la sicurezza generale, guidata da Jahjouh, è un'unità centrale e segreta di Hamas, responsabile dell'individuazione di collaboratori, della protezione dei leader dell'organizzazione e dei suoi beni sia dentro che fuori la Striscia, oltre a operare per reprimere l'opposizione interna al regime di Hamas. 

Boldrini: "Orrore a Gaza, l'Ue reagisca e fermi il massacro"

"I raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza non si fermano. Dalla ripresa dei bombardamenti, nella notte tra domenica e lunedì, sono già 504 le vittime di cui 190 bambini e 5 componenti dello staff di Unrwa che, adesso, conta 284 morti. Un orrore senza fine che ha il solo obiettivo di sterminare il popolo palestinese. Un orrore davanti al quale l'immobilismo della comunità internazionale non è più tollerabile. Un orrore contro cui le proteste della società civile israeliana stanno infiammando le piazze di Tel Aviv e Gerusalemme, represse violentemente dalla polizia. Le famiglie degli ostaggi animano le proteste contro Netanyahu perché sanno benissimo che non è continuando a bombardare che i loro cari torneranno a casa e che questa ripresa dei raid serve solo allo stesso Netanyahu per mantenere il suo potere e sfuggire ai processi che ha in corso.  Dobbiamo essere all'altezza di quanto sta accadendo, che non ha precedenti: da quasi un anno e mezzo il governo di un paese alleato del cosiddetto Occidente, ritenuto avamposto della democrazia in Medio Oriente, sta sterminando un popolo e gli viene consentito di farlo. E L'Italia sostiene in tutto e per tutto il governo Netanyahu senza mai avanzare neanche una vaga perplessità, senza mai esprimere cordoglio per le vittime, né tantomeno condanna per le stragi di donne e bambini. L'Europa, che è il progetto dei diritti e della pace, deve fare molto di più per fermare il massacro: faccia sentire forte la sua voce di condanna, sospenda l'Accordo di associazione tra Ue e Israele, imponga le sanzioni al governo di Tel Aviv, riconosca lo Stato di Palestina e dia seguito, compattamente, ai mandati di cattura emessi dalla CPI contro Netanyahu e Gallant". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

Altri gruppi bambini palestinesi malati arrivano da Gaza in Italia

Negli ultimi giorni altri gruppi di bambini palestinesi malati sono stati trasferiti da Gaza in Italia, evacuati da strutture sanitarie di Gaza non più in grado di assisterli. Le operazioni - si legge in una nota della Farnesina - si sono concluse il 19 e 20 marzo.

Il primo trasferimento, organizzato in coordinamento con le autorità israeliane nell'ambito della collaborazione con l'Oms, ha riguardato l'evacuazione di 10 pazienti e dei loro familiari, per un totale di 27 persone. L'uscita da Gaza è stata realizzata ieri 19 marzo attraverso il valico di Kerem Shalom, con successivo trasferimento a Ramon (Eilat) gestito dall'Oms e dalle autorità israeliane. Da lì un Boeing Kc-767 dell'Aeronautica Militare ha prelevato i pazienti per l'arrivo in Italia.

La seconda operazione, realizzata oggi, ha previsto la partenza dal Cairo di otto pazienti e familiari, per un totale di 20 persone. I pazienti, evacuati nei giorni scorsi da Gaza con il sostegno dell'Oms, erano ricoverati presso l'Ospedale italiano Umberto I in Egitto. Il trasferimento in Italia è avvenuto con un volo messo a disposizione dalla Guardia di Finanza.

Wsj: "I talebani rilasciano americano Glezmann dopo 2 anni"

I talebani hanno rilasciato l'americano George Glezmann, ponendo fine alla sua detenzione durata due anni e dando al presidente Trump una vittoria diplomatica che potrebbe rimodellare le relazioni degli Stati Uniti con l'Afghanistan. Lo scrive il Wall Street Journal. I talebani, secondo due dirigenti Usa, hanno accettato di rimandare Glezmann negli Stati Uniti in cambio di migliori relazioni con Washington,  rinunciando alla precedente richiesta che l'America consegnasse i membri talebani imprigionati. Oggi il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi ha incontrato a Kabul alcuni funzionari Usa, tra cui l'inviato Adam Boehler. 

Usa: ripresa ostilità colpa di Hamas, ha scelto guerra

"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra. Questi terroristi hanno la totale responsabilità di questo conflitto e della ripresa delle ostilità". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, James Hewitt, alla CNN.

Polizia usa idranti contro manifestanti davanti residenza Netanyahu

La polizia sta usando gli idranti per disperdere i manifestanti che stanno protestando davanti alla residenza del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme. I dimostranti, riporta il Times of Israel, avrebbero tentato di superare i cordoni di sicurezza prima dell'intervento della polizia, che ha usato anche getti di acqua maleodorante. Il leader laburista e deputato Yair Golan, precisa il sito, è stato spintonato a terra mentre  stava cercando di aiutare un altro manifestante. La manifestazione si svolge in vista della riunione del governo convocata da Netanyahu per votare il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar.

Israele arresta 60 persone in viaggio verso la moschea di Al-Aqsa

Le forze israeliane stanno trattenendo da ieri 60 persone, arrestate mentre viaggiavano in autobus dalla Cisgiordania alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme. Lo riferisce la'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che l'identità dei prigionieri non è ancora stata resa pubblica.

Israele limita regolarmente l'accesso dei palestinesi alla moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo sacro dell'Islam, soprattutto durante il mese del Ramadan.

Iran: 'Lettera di Trump minacciosa, per ora non negoziamo'

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che nei prossimi giorni Teheran risponderà "attraverso i canali appropriati" alla lettera inviata da Donald Trump, con la quale il presidente americano ha invitato l'Iran a negoziare sulle sue attività nucleari, minacciando in caso contrario un'azione militare. "Per il momento la nostra politica non è quella dei negoziati diretti", ha detto il capo della Diplomazia di Teheran,  aggiungendo che la lettera di Trump contiene più minacce che benefici, riferisce Mehr. 

Scontri a Gerusalemme, protesta su capo Shin Bet licenziato

Scontri sono in corso a Gerusalemme durante la protesta contro il licenziamento del capo della sicurezza interna israeliana Ronen Bar. I manifestanti hanno tentato di sfondare le barriere di sicurezza, la polizia ha provato a disperderli utilizzando un mezzo per il getto d'acqua e gas maleodorante. Il presidente del partito dei Democratici Yair Golan, presente alla manifestazione, è stato spinto a terra da un agente di polizia. 

Protezione civile a Gaza: 504 morti dalla ripresa dei raid

Sono almeno 504 le persone rimaste uccise da quando l'esercito israeliano ha ripreso gli attacchi sul territorio palestinese martedì. Lo afferma la Protezione civile di Gaza, scrive Al Jazeera. "Il numero totale dei morti dalla ripresa dell'attacco [...] è di 504, di cui oltre 190 minorenni", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione, aggiungendo che il conteggio si è fermato a mezzogiorno, ora locale, e che 196 persone risultano disperse, probabilmente sepolte sotto le macerie. Intanto, cinque membri dello staff dell'agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti alla Palestina, Unrwa sono rimasti uccisi negli ultimi giorni, afferma il commissario generale dell'agenzia Philippe Lazzarini. "Negli ultimi giorni sono stati confermati altri cinque morti  dello staff dell'Unrwa, portando il bilancio delle vittime a 284. Erano insegnanti, dottori e infermieri: al servizio dei più vulnerabili", ha affermato su X. 

Irlanda: Ue faccia pressione su Israele contro massacro

"È  davvero scioccante. Questo deve finire e l'Europa deve porre fine alla  carneficina e al massacro che stanno avvenendo in questo momento". Lo ha  dichiarato il premier irlandese, Micheal Martin, all'arrivo al  Consiglio europeo in merito all'escalation degli attacchi israeliani a  Gaza. "Ciò che deve accadere ora, credo, è che l'Unione europea, gli Stati  Uniti e altri esercitino quanta più pressione possibile su Israele  affinché fermi i bombardamenti", ha affermato Martin. "Non c'è stato  alcun preavviso. Molte persone sono tornate alle loro case dopo il  cessate il fuoco con l'aspettativa di trovare un certo grado di pace e  armonia. Tutto ciò è stato infranto da quello che sembra essere un  bombardamento molto indiscriminato di case e famiglie palestinesi", ha  aggiunto.                                           

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