Congo, l’ambiguità del Ruanda: tratta mentre M23 avanza

L’incontro in Qatar tra il presidente congolese Félix Tshisekedi e l’omologo ruandese Paul Kagame ha acceso una tenue speranza di pace per la Repubblica Democratica del Congo. Tuttavia, mentre si discute di cessate il fuoco, gli scontri tra il gruppo ribelle M23 e le forze governative continuano nella regione contesa del Kivu. Negli ultimi mesi, il conflitto nell’est del Paese si è riacceso con intensità, alimentato dal sostegno del Ruanda ai ribelli dell’M23. Il 17 marzo, il gruppo guidato da Corneille Nangaa, leader dell'Alleanza del Fiume Congo , l’organizzazione ombrello che coordina diverse sigle ribelli, ha interrotto i colloqui di pace mediati dall’Angola, accusando l’Unione Africana di ingerenze. Il giorno successivo, in un incontro a sorpresa a Doha, Tshisekedi e Kagame si sono confrontati sotto la mediazione dell’emiro Tamim bin Hamad Al-Thani. L’esito del vertice è stato un appello congiunto a un cessate il fuoco immediato e incondizionato. Il ruolo del Ruanda e le accuse internazionali La presenza di Kagame al summit è considerata significativa, data la vicinanza del Ruanda al gruppo M23. Kigali è accusata da Stati Uniti, Unione Europea e G7 di alimentare il conflitto attraverso la fornitura di armi ai ribelli e il dispiegamento di almeno 4.000 soldati al loro fianco. Il Ruanda, che mira alle ricchezze minerarie del Kivu e a estendere la sua influenza nella regione, nega ogni coinvolgimento diretto. Un cessate il fuoco, ma senza l’M23 Alla fine dell’incontro, Tshisekedi, Kagame e Al-Thani hanno firmato un comunicato congiunto a favore di un cessate il fuoco immediato e della costruzione di basi solide per una pace duratura. "È la prima volta che entrambi i leader rilasciano una dichiarazione concreta", ha osservato Oluwole Ojewale dell’Institute for Security Studies, intervistato dal New York Times. Secondo Ojewale, l’intervento del Qatar ha sbloccato una situazione di stallo che evidenzia la fragilità della diplomazia africana: "I Paesi che hanno davvero la leva per portare al tavolo delle trattative i leader africani in guerra sono realtà come la Turchia, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, completamente esterne al continente." Tuttavia, l’accordo di Doha non ha visto il coinvolgimento dell’M23, che ha respinto l’iniziativa attraverso il suo leader, Nangaa, dichiarandosi estraneo ai negoziati. L’M23 avanza ancora Nonostante l’annuncio dei colloqui, il 19 marzo i ribelli hanno conquistato la città strategica di Walikale, un nodo cruciale per il controllo del Kivu. Secondo la testata kenyana The Nation, Walikale è "un centro di 15.000 abitanti nel cuore di una zona ricca di minerali strategici, come lo stagno, e snodo di quattro arterie che attraversano il Congo". L’avanzata dell’M23 li porta ora a circa 400 km da Kisangani, la quarta città più grande del Paese. Il doppio gioco del Ruanda? Il Ruanda cerca di bilanciare il sostegno ai ribelli con il processo di pace. In un comunicato ufficiale, la presidenza ruandese ha affermato che i negoziati tra Kinshasa e Kigali non possono prescindere dal coinvolgimento diretto dell’M23, ritenuto "essenziale per affrontare le cause profonde del conflitto". Jason Stearns, co-fondatore del Congo Research Group alla New York University, suggerisce che l’obiettivo di Kigali potrebbe essere ottenere concessioni dal Congo, come una maggiore autonomia o addirittura una secessione di fatto del Kivu. Stearns sottolinea inoltre che, nonostante la crescente pressione internazionale sul Ruanda, "sul campo i suoi alleati sono ben posizionati". Questo crea una situazione ambigua tra pace e guerra che, paradossalmente, gioca a favore di Kigali. Mentre il Ruanda si mostra disponibile al dialogo, l’M23 avanza, rafforzandone indirettamente l’influenza nella regione. La prospettiva che un accordo di pace possa alla fine rivelarsi svantaggioso per il Congo non è affatto remota. Ma per il momento si tratta solo di dichiarazioni: la guerra, con oltre 7.000 morti e 700.000 sfollati in tre mesi, è ben lontana dal trovare una soluzione.

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