
La polizia turca ha arrestato oggi il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, dopo aver fatto irruzione in casa sua. Lo ha reso noto lui stesso su X. Secondo i media locali, l'operazione sarebbe legata a un'indagine per corruzione. "Ci troviamo di fronte a una grande tirannia, ma voglio che sappiate che non mi arrenderò", ha scritto Imamoglu. Nei raid della polizia, oltre a Imamoglu, sono state arrestate circa cento persone ritenute a lui vicine. Vietate le proteste a Istanbul
Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è stato arrestato oggi dalla polizia turca, che ha fatto irruzione nella sua abitazione. La notizia è stata annunciata dallo stesso Imamoglu su X. Secondo i media locali, l'operazione sarebbe legata a un'indagine per corruzione. La Prefettura di Istanbul ha vietato fino al 23 marzo le manifestazioni politiche e letture pubbliche di comunicati stampa, e ha disposto la chiusura temporanea di alcune fermate della rete metropolitana della città, per impedire potenziali proteste in centro da parte dei sostenitori del sindaco di Istanbul. I principali partiti di opposizione in Turchia hanno contestato il suo arresto.
Imamoglu: “Ho fiducia nella mia nazione, non mi arrenderò”
"Centinaia di poliziotti si sono presentati alla mia porta e hanno fatto irruzione in casa mia. Ho fiducia nella mia nazione", ha scritto Imamoglu, figura di spicco dell'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan, nel messaggio su X con il quale ha annunciato il suo arresto. "Ci troviamo di fronte a una grande tirannia, ma voglio che sappiate che non mi arrenderò", ha aggiunto. Un suo assistente ha riferito che il sindaco è stato trasferito al quartier generale della polizia.
Arrestate circa cento persone ritenute a lui vicine
L'ordine di arresto per Imamoglu è stato emesso sulla base delle accuse di "estorsione, corruzione, frode e turbativa d'asta da parte di un'organizzazione criminale" e per "favoreggiamento nei confronti dell'organizzazione terroristica Pkk", riferiscono vari media turchi. Nei raid della polizia di questa mattina, oltre a Imamoglu sono state arrestate circa cento persone ritenute a lui vicine, tra cui il noto giornalista Ismail Saymaz.
Chp: “Arresto un colpo di Stato contro la volontà nazionale"
Il Chp, il maggior partito di opposizione in Turchia con il quale Imamoglu è stato eletto per due volte come sindaco di Istanbul, ha definito l'arresto come "un colpo di Stato contro la volontà nazionale". Ieri l'Università di Istanbul aveva annullato il diploma di laurea di Imamoglu, ottenuto nei primi anni '90, ritenendolo falso. Il sindaco recentemente aveva annunciato l'intenzione di volersi candidare per la presidenza alle prossime elezioni, in programma nel 2028, e uno dei requisiti per essere presidente della Repubblica in Turchia è avere ottenuto una laurea. Negli ultimi mesi, il sindaco è stato messo sotto inchiesta per diversi capi d'accusa, tra cui "tentativo di influenzare la magistratura", mentre nel 2022 era stato condannato a oltre due anni di carcere per insulto a pubblico ufficiale, in una sentenza che gli vieta anche di partecipare alla vita politica ma è ancora oggetto di inchiesta da parte della corte d'appello che non l'ha ancora confermata.
Vietate le proteste a Istanbul dopo l'arresto del sindaco
Dopo l’arresto, la Prefettura di Istanbul ha vietato fino al 23 marzo le manifestazioni politiche e letture pubbliche di comunicati stampa. Come riportato da alcuni media turchi, la Prefettura di Istanbul ha anche disposto la chiusura temporanea, fino a nuovo avviso, di alcune fermate della rete metropolitana della città, tra cui quella della centrale piazza Taksim. La misura sarebbe stata adottata per impedire potenziali proteste in centro da parte dei sostenitori del sindaco di Istanbul. Inoltre, come verificato dall’Ansa, al momento i social X, Instagram, YouTube, Facebook e altri non sono raggiungibili dalla Turchia. Centinaia di studenti dell'Università di Istanbul hanno marciato per protestare contro l'arresto e durante la contestazione si sono verificati scontri con le forze dell'ordine in assetto anti sommossa. Vari media turchi hanno diffuso i filmati degli scontri durante la marcia all'interno dell'Università, dove gli studenti hanno contestato l'arresto del sindaco, accusato di corruzione, ma anche l'annullamento della laurea di Imamoglu, deciso ieri dall'ateneo, senza la quale non si può candidare.
L'opposizione turca contro l'arresto del sindaco di Istanbul
I principali partiti di opposizione in Turchia hanno contestato oggi l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. "In questo momento è in atto un'imposizione per impedire alla nazione di determinare il suo prossimo presidente", ha riferito Ozgur Ozel, segretario del maggior partito di opposizione (Chp), con cui Imamoglu è stato eletto per due volte come sindaco di Istanbul. "Stiamo subendo un colpo di Stato contro il nostro prossimo presidente", ha aggiunto Ozel, riferendosi al fatto che Imamoglu, ritenuto il principale avversario del capo di Stato Recep Tayyip Erdogan, aveva recentemente annunciato l'intenzione di volersi candidare alle prossime elezioni presidenziali, in programma nel 2028. L'arresto di Imamoglu "è un chiaro attacco alla democrazia e alla volontà popolare", ha affermato Tuncer Bakirhan, il presidente del partito filo-curdo Dem, la terza forza politica più rappresentata nel Parlamento turco, chiedendo il rilascio immediato del primo cittadino.
Media: “Sindaco di Istanbul in carcere almeno 4 giorni”
Secondo quanto riferito dal direttore della CnnTurk, che ha citato fonti informate, Imamoglu resterà in carcere per almeno quattro giorni. "Ci si aspetta un periodo di detenzione di 4 giorni. C'è un'ordinanza di arresto per 106 persone e 84 (tra queste) sono al momento in stato di arresto", ha affermato Nihat Uludag.
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