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Guerra Ucraina Russia, Trump: "Telefonata con Zelensky di un'ora, siamo su buona strada"

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Trump parla con Putin, stop attacchi su centrali ucraine
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Trump parla con Putin, stop attacchi su centrali ucraine
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Il presidente Usa ha avuto un colloquio telefonico con il leader ucraino. Trump: "Chiamata di un'ora, siamo sulla buona strada". La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico delle ferrovie regionali, poche ore dopo l’impegno di Putin a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni, a seguito della telefonata con Trump. Dobbiamo "prepararci alla guerra", dice von der Leyen. Domenica i colloqui proseguiranno a Gedda

Kubilius: deterrenza Putin non con libro bianco, servono armi

"Putin non si lascerà scoraggiare se gli leggeremo il Libro bianco. Si lascera' scoraggiare se trasformeremo il Libro bianco in azione e se lo useremo per costruire droni, carri armati, artiglieria molto reali per la nostra difesa". Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, nella conferenza stampa di presentazione del Libro bianco sulla difesa e del piano ReArm Europe/Readiness 2030. 

Starmer: sostegno incrollabile Londra a Kiev

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha ribadito l'"incrollabile sostegno" del Regno Unito all'Ucraina, dopo aver parlato il giorno prima con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Starmer ha informato il Parlamento sulla chiamata con Zelensky, durante la quale sono stati discussi i dettagli della conversazione tenutasi ieri tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in merito a un cessate il fuoco nella guerra.

Kubilius: Russia pronta a testare art. 5 Nato entro 2030

"I servizi di intelligence, ad esempio di Germania e Danimarca, hanno recentemente annunciato pubblicamente che, secondo le loro informazioni, il Cremlino si sta preparando a mettere alla prova l'Articolo 5 della Nato prima del 2030. Ecco perchè abbiamo bisogno di una roadmap per la prontezza per il 2030, perchè dobbiamo agire su larga scala". Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, nella conferenza stampa di presentazione del Libro bianco sulla difesa e del piano ReArm Europe/Readiness 2030. 

Kallas: non guerra fredda ma "calda"; andare oltre 2%

"E' chiaro che ci troviamo in un'era completamente nuova. Un nuovo ordine internazionale sta prendendo forma. Se guardiamo indietro al periodo della guerra fredda, tutti i paesi della Nato spendevano piu' del 2%, alcuni persino oltre il 5% del loro Pil per la difesa. E perche'? Perchè la minaccia era reale. Oggi non abbiamo una guerra fredda, ma una guerra calda sul suolo europeo, e la minaccia è esistenziale, il più reale possibile. Quindi si', dobbiamo fare di più. Che il nuovo livello di ambizione sia il 3%, il 4% o il 5%, non mi soffermerei tanto sulle cifre, ma sì, concordo sul fatto che il nuovo livello di ambizione sia superiore al 2%". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa di presentazione del Libro bianco sulla difesa e del piano ReArm Europe/Readiness 2030. 

Cremlino: data colloqui decisa in prossimi giorni

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che la data per i nuovi negoziati russo-americani sarà decisa nei prossimi giorni. Peskov ha indicato che oggi e domani sono previsti dei colloqui per determinare "le date precise dei prossimi contatti e la composizione" delle delegazioni russa e americana 

Putin: tratteremo come terroristi soldati catturati in Kursk

La Russia tratterà tutti i soldati ucraini e stranieri catturati nella regione di Kursk come terroristi. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso alla Procura generale. "Secondo la legge russa, tutti i soldati ucraini, in particolare i mercenari stranieri, che si trovano sul nostro territorio e hanno commesso attacchi contro la popolazione civile, saranno classificati dalla legge come terroristi", ha affermato Putin.  "Le atrocità da loro commesse devono essere individuate, registrate e indagate a fondo", ha aggiunto.

Tajani: no a invio truppe sotto bandiera Nato o Ue

"Noi abbiamo una posizione molto chiara: la posizione molto chiara e' quella di non essere favorevoli all'invio di militari italiani in Ucraina, sotto la bandiera dell'Unione Europea, sotto la bandiera della Nato. Eventualmente, se ci dovesse essere una missione delle Nazioni Unite saremmo disponibili a inviare militari, ma questa è un'altra cosa". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un evento alla Fondazione De Gasperi rispondendo a una domanda sul vertice tecnico sulla difesa organizzato dal premier britannico Keir Starmer. 

Hamas: a Gaza 970 morti in 48 ore

Ue presenta Libro Bianco sulla Difesa: aggregare spese

La Commissione Europea ha presentato il Libro Bianco sulla Difesa, che raggruppa elementi del programma ReArm Eu e combina nuovi elementi, che danno più dettagli sull'uso dei fondi e delle partnership. 

Ue: attivare ad aprile le deroghe Patto per spese in difesa

La Commissione Ue invita gli Stati membri ad attivare entro fine aprile le deroghe al Patto di stabilità per investimenti in difesa permettendo di superare i limiti di spesa dell'1,5% del Pil l'anno per 4 anni. "Offriamo maggior flessibilità". "Dobbiamo assumerci più responsabilità per rafforzare le nostra capacità di difesa", ha detto il commissario Ue Valdis Dombrovskis, a un gruppo di giornalisti tra cui ANSA. Le spese ammesse saranno solo quelle già classificate per la difesa nei conti pubblici (Cofog): "Vogliamo evitare un defence washing", cioè che spese diverse vengano mascherate per investimenti nella difesa, ha spiegato. 

Francia: irrealistiche condizioni Putin per cessate fuoco

La Francia definisce "irrealistiche" le condizioni poste dal presidente russo, Vladimir Putin, per un cessate il fuoco in Ucraina. 

Costa-von der Leyen: restiamo fermi in sostegno Kiev

"Una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina deve essere il risultato di questa terribile guerra. Ci auguriamo che la telefonata di ieri rappresenti un progresso in questa direzione. Restiamo fermi nel nostro sostegno all'Ucraina". Lo scrivono su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. 

Carfagna: bene Meloni su Ucraina e difesa, trasformi piano in proposta concreta

“Viviamo un momento storico drammatico, che richiede a chiunque abbia responsabilità politiche e istituzionali senso di responsabilità. Bene perciò il sostegno incrollabile che il governo ha sempre mostrato nei confronti dell’Ucraina. E bene la capacità della presidente Meloni di portare sulla sua linea anche chi nutriva dubbi”. Lo ha detto Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati-Centro Popolare, intervenendo in discussione generale sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue. “Occorre arrivare ad una pace giusta e duratura – ha aggiunto - e l'unico modo per farlo è pretendere garanzie di sicurezza che scoraggino la Russia da future aggressioni. Il governo italiano può giocare un ruolo importante in questo. Per quanto riguarda la difesa europea, il termine ReArm non piace neanche a me, ma non penso che disarmo possa essere uno slogan, a meno che qualcuno non si senta di dire a chi si è trovato i carri armati russi sotto casa che avrebbe dovuto fermarli sventolando le bandiere arcobaleno. La premier salvi il principio del piano di difesa europea e lo trasformi in una proposta concreta, perché investire in difesa significa costruire quella deterrenza che può scoraggiare chiunque abbia mire espansionistiche. La sicurezza è anche la precondizione della difesa del welfare, mettere in contraddizione welfare e sicurezza è solo un esercizio retorico e opportunistico. Ancora, apprezziamo gli sforzi per tenere unito il fronte occidentale a dispetto di chi chiede di scegliere tra Unione Europea e Stati Uniti. Sull’immigrazione, bene le iniziative sui rimpatri, un passo importante per evitare che sul territorio europeo circolino illegali che rappresentano una minaccia per la nostra sicurezza o la nostra civiltà, perché non rispettano le nostre leggi e il nostro Stato di diritto. La presidente Meloni vada perciò avanti – ha concluso Carfagna - guardando, come sta facendo, solo all'interesse nazionale”.

Cremlino: Putin-Trump non hanno discusso di 'peacekeeper'

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che nella loro conversazione telefonica ieri sera Putin e Trump non abbiano parlato di un eventuale contingente di "peacekeeper" in Ucraina, né di un coinvolgimento dell'Ue o di singoli Paesi europei nei negoziati di pace, né di un "riconoscimento" come "territori russi" da parte dei paesi occidentali dei territori ucraini che Mosca ha strappato a Kiev. Lo riportano le agenzie russe. 

Salvini: Usa e Russia parlano di pace, Ue invece di guerra

"Mentre gli Stati Uniti e la Russia parlano di pace, le pare normale che qualcuno a Bruxelles voglia spendere dei soldi per fare la guerra? Questi mi sembrano veramente fuori dal mondo, fuori dalla realtà, su un altro pianeta. Forse sono già arrivati su Marte grazie a Musk. L'Unione Europea è nata per garantire la pace, non per alimentare nuove guerre. Il problema dell'Italia è la frontiera sud dell'Italia e l'immigrazione clandestina e l'insicurezza delle nostre città. Non è l'invasione dei cosacchi". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando alla stampa a Bruxelles. 

Meloni a Schlein: no a Trump vuol dire fuori da Nato e G7?

"Voglio chiedere alla collega Schlein che immagino interverrà così potrà chiarire" la posizione del Pd perché "non è chiarissima l'idea di Europa a cui si fa riferimento". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo. Stare con la Ue, chiede la premier alla segretaria Dem, significa mandare le truppe in Ucraina "perché lo hanno proposto Macron e Starmer?". E "quando dice che Trump non sarà mai niente di simile a un alleato che vuol dire che dobbiamo uscire dalla Nato, dal G7 che non dobbiamo avere rapporti bilaterali? Io penso che i paesi alleati non cambino in base a chi vince le elezioni". E "non convince la proposta di acquisti di armi sul modello vaccini Covid" che "non è andato benissimo. I contratti sono stati secretati e vi ricordate come sono andate le cose". 

Putin: ucraini e mercenari stranieri in Kursk "terroristi"

"Tutto il personale militare ucraino e in particolare i mercenari stranieri nella regione russa di Kursk sono da considerare terroristi e i loro crimini vanno indagati a fondo". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin parlando a un incontro pubblico, come riporta l'agenzia Tass. 

Vertici Ue: pace sia giusta, fermi nel sostegno a Kiev

"Una pace completa, giusta e duratura per l'Ucraina deve essere il risultato di questa terribile guerra. Ci auguriamo che la telefonata di ieri rappresenti un progresso in questa direzione. Rimaniamo fermi nel nostro sostegno all'Ucraina". Lo scrivono in un tweet i vertici dell'Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa. 

Meloni: mai parlato vittoria, ma arrivare pace in Ucraina

Meloni sul ReArm: cerchiamo di renderlo più sostenibile

"La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l'intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, in sede di replica dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, parlando del ReArm Europe. "È la ragione per cui stiamo facendo altre proposte, perché ci aiuta scomputare le spese, però dall'altra parte una priorità deve essere favorire gli investimenti privati su questa materia. Con Giorgetti - ha aggiunto - abbiamo elaborato una proposta che ricalca l'Invest Eu, con garanzie europee per investimenti privati e cerchiamo di rendere questo piano maggiormente sostenibile. Ma la posizione mi pare chiara". 

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