
Israele ha lanciatonnuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, accusando Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. "D'ora in poi, Israele agirà contro Hamas con una forza militare sempre maggiore", ha avvertito Netanyahu. I morti sono già oltre 400. "Hamas ha scelto la guerra”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa Brian Hughes
Idf: intercettato missile dallo Yemen su Israele
"Le sirene sono suonate nel Negev centrale e meridionale, un missile lanciato dallo Yemen e' stato intercettato dall'IAF prima di entrare in territorio israeliano", lo scrive l'Idf sul profilo Telegram. "Le sirene sono state suonate in conformita' al protocollo".
Sirene di allarme in Israele per missile dallo Yemen
Gli allarmi per arrivo di razzi e missili sono stati attivati nelle zone di Beer Sheva e del Negev dopo che è stato rilevato un lancio proveniente dallo Yemen.
Bozza leader Ue, condanna attacchi Gaza: cessare il fuoco
"Il Consiglio europeo condanna i recenti attacchi aerei su Gaza, che hanno causato un elevato numero di vittime civili, e chiede un ritorno immediato alla piena attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi". Lo si legge nella bozza delle conclusioni del vertice europeo del 20-21 marzo, di cui l'AGI ha preso visione.
Unicef: oggi a Gaza uccisi più di 130 bambini
"I resoconti e le immagini che emergono dalla Striscia di Gaza in seguito agli attacchi di oggi sono più che terribili. Secondo le notizie, centinaia di persone sono state uccise, tra cui più di 130 bambini, il che rappresenta il più alto numero di bambini morti in un solo giorno nell'ultimo anno. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro". Lo afferma, in una nota, la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.
Alle 19 discorso televisivo Netanyahu da quartier generale Idf
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà alle 19 (20 ora locale) un discorso in diretta televisiva dal quartier generale dell'Idf a Tel Aviv, secondo quanto dichiarato dal suo ufficio, citato dal Times of Israel. Anche se l'Ufficio del Primo Ministro non specifica quali saranno i temi trattati, si prevede Netanyahu si soffermi sulla ripresa dei raid nella Striscia di Gaza.-
Arabia Saudita condanna ripresa attacchi israeliani
Il ministero degli Esteri saudita ha denunciato "con la massima fermezza la ripresa dell'aggressione da parte delle forze di occupazione israeliane contro la Striscia di Gaza e il loro bombardamento diretto di aree civili, senza alcun riguardo per il diritto umanitario internazionale". Lo ha dichiarato con un post su X il ministero del Regno, sottolineando "l'importanza di una cessazione immediata delle uccisioni, delle violenze e delle distruzioni israeliane, nonche' la protezione dei civili palestinesi dall'ingiusta macchina da guerra"
Egitto, in contatto con altri mediatori per stop offensiva
L'Egitto mantiene "intensi contatti" con gli altri due paesi mediatori della tregua tra Israele e Hamas - Qatar e Stati Uniti - per fermare l'offensiva dell'Idf a Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana nei negoziati. Il gruppo di mediatori, ha spiegato, sta cercando di ottenere il rilascio di "diversi ostaggi" in cambio di un cessate il fuoco immediato. I servizi segreti israeliani hanno anche invitato Hamas ad andare urgentemente al Cairo.
Oxfam: a Gaza si rischia la catastrofe umanitaria
"La rottura dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza da parte di Isarele è ingiustificabile e ha causato oltre 300 vittime e centinaia di feriti. In nessuna circostanza è ammissibile il continuo attacco sui civili e sulle infrasrutture essenziali da cui dipende la sopravvivenza della popolazione. La tregua che è stata rotta rappresentava l'unico barlume di speranza per 2 milioni di palestinesi allo stremo e per gli ostaggi israeliani rimasti. Come se non bastasse le autorità israeliane hanno ordinato anche nuove evacuazioni che costringono migliaia di persone a a spostarsi, ancora una volta, verso luoghi dove non verrà comunque garantita la loro sicurezza, in palese violazione del diritto internazionale". Lo ha dichiarato Paolo Pezzati portavoce sulle crisi umanitarie di Oxfam Italia. "Dall'inizio di marzo, in coincidenza con l'inizio del Ramadan, Israele ha posto Gaza sotto un assedio totale impendendo l'ingresso di cibo, carburante e qualsiasi aiuto umanitario. - ha aggiunto Pezzati - Una settimana fa ha anche tagliato l'elettricità che manteneva in funzione l'unico impianto di desalinizzazione dell'acqua ancora operativo a Gaza, vitale per mezzo milione di persone. In questo momento il sistema sanitario, già al collasso, non riesce a soccorrere le vittime degli attacchi, mentre gli ospedali stanno finendo le scorte di medicinali e attrezzature." "Questa tragedia continua a consumarsi in primo luogo per la mancanza di volontà da parte della comunità internazionale nel riconoscere le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. - conclude Pezzati - Rispettarlo non è facoltativo. Il diritto internazionale esiste per proteggere I civili ovunque e dovrebbe essere sostenuto universalmente. Per questo lanciamo un appello urgente affinchè tutte le parti si rimettanno subito al lavoro per ripristinare un cessate il fuoco immediato e duraturo".
Siria: "Israele vuole minare stabilità con nuovi attacchi"
Il ministero degli Esteri siriano ha condannato i nuovi attacchi israeliani ieri nel sud della Siria, denunciando i tentativi di destabilizzare il Paese nel mezzo della transizione seguita alla caduta di Bashar al-Assad. In una dichiarazione, il ministero ha condannato "nei termini più forti gli attacchi aerei israeliani su Deraa del 17 marzo", che secondo un rapporto ufficiale hanno causato tre morti. "Questa aggressione fa parte di una campagna israeliana contro il popolo siriano e la stabilità del Paese", ha aggiunto.
Katz: "Hamas deve capire che regole del gioco sono cambiate"
"Hamas deve capire che le regole del gioco sono cambiate: non smetteremo di combattere finché tutti i rapiti non saranno tornati e ogni minaccia per i residenti del sud del Paese non sarà rimossa". Lo ha detto il ministro della Difesa Israel Katz che ha visitato la base aerea di Tel Nof dopo l'attacco dell'aeronautica militare alla Striscia di Gaza.
Israele a Onu, nulla ci fermerà per liberare gli ostaggi
"È tempo che i paesi del mondo prendano sul serio il nostro incrollabile impegno a riportare a casa tutti i nostri ostaggi e sconfiggere il nemico. Niente ci impedirà di combattere per liberare i nostri ostaggi che sono detenuti in una prigionia brutale da Hamas da 527 giorni. Non mostreremo pietà contro i nostri nemici mentre i nostri ostaggi languono nei tunnel del terrore di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon. "Anche se il Consiglio di sicurezza si riunisce ogni giorno, non ci fermeremo finché tutte le persone rapite non torneranno a casa", ha aggiunto a margine della riunione dei Quindici all'Onu.
Onu, a Gaza servono aiuti essenziali, rinnovare cessate il fuoco
"Tre cose devono accadere ora: prima di tutto, gli aiuti umanitari e i beni commerciali essenziali devono poter entrare a Gaza. Secondo, dobbiamo rinnovare il cessate il fuoco. Terzo, la risposta umanitaria deve essere finanziata". Lo ha detto il capo degli aiuti umanitari dell'Onu Tom Fletcher al Consiglio di Sicurezza.
Israele: raid su Gaza "pienamente coordinati" con Usa
Gli intensi attacchi aerei israeliani effettuati durante la notte sulla Striscia di Gaza sono stati condotti "in pieno coordinamento" con gli Stati Uniti. Lo ha affermato martedì il portavoce del governo israeliano David Mencer. "Posso confermare che la ripresa degli intensi combattimenti è stata effettuata in pieno coordinamento con Washington", ha detto Mencer durante una conferenza stampa. La Casa Bianca aveva precedentemente dichiarato di essere stata consultata da Israele prima di lanciare gli attacchi.
Jihad islamica conferma: portavoce ucciso in raid Idf
Dopo le indiscrezioni dei media palestinesi, è arrivata la conferma della Jihad islamica. Un raid aereo israeliano sul centro di Gaza ha colpito la casa del portavoce dell'ala armata del gruppo palestinese, Naji Abu Saif, meglio conosciuto come Abu Hamza, uccidendolo insieme alla moglie e diversi membri della sua famiglia.
Media: oggi numero più alto vittime da novembre 2023
La ripresa degli attacchi israeliani su Gaza, dopo la rottura della tregua, ha provocato il numero più alto di vittime palestinesi in giorno solo dal 7 novembre del 2023. A tenere i conti è stata la Cnn. Secondo il bilancio fornito da Hamas, e non smentito da Israele, almeno 404 persone sono state uccise dalla notte scorsa, il bilancio più pesante dal 7 novembre 2023, quando i raid israeliani provocarono 548 vittime. Il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmoud Basal, ha riferito alla Cnn che "più di 130 bambini e molte donne" sono stati uccisi, comprese intere famiglie.
MO, Ghio: “Parole circostanza non bastano più, Tajani venga in Aula”
"È urgente che il ministro Tajani venga in Aula a riferire su quanto accaduto a Gaza con la rottura della tregua da parte di Israele. Gli attacchi voluti da Netanyahu hanno prodotto oltre 400 morti e piu' di 500 persone ferite. La situazione è gravissima, siamo al sedicesimo giorno di blocco totale di cibo e medicinali voluto da Israele che, di fatto, è la continuazione di una situazione mai migliorata da oltre un anno a questa parte". Così la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo PD, intervenendo in Aula di Montecitorio. "Dopo 70 mila morti nel territorio di Gaza - ha continuato l'esponente dem - la tregua che avrebbe dovuto tutelare la vita delle persone è stata volutamente infranta e gli uomini, le donne e i bambini della striscia sono sempre più soli senza cibo, senza cure, senza protezione alcuna. La situazione non è diversa in Cisgiordania dove proseguono attacchi, demolizioni e uccisioni". "Di fronte al massacro criminale che Netanyahu sta portando avanti, occorre una sveglia comunità internazionale, a partire dall'Unione Europea e dal nostro governo, le parole di generica circostanza non bastano più. Il ministro Tajani venga in Aula a riferire cosa questo governo sta facendo e intende fare per contrastare lo sterminio della popolazione civile palestinese", conclude Ghio.
Aoi: "Ferma condanna del massacro in atto a Gaza"
"Le lancette dell'orologio del genocidio a Gaza hanno ripreso a scorrere a ritmo accelerato. Dopo settimane di apparente tregua, la violenza israeliana ha ripreso con brutale intensità, ignorando ogni principio di umanità e diritto internazionale. Mentre il governo israeliano diffonde voci su possibili deportazioni della popolazione palestinese in Siria, Somalia e Sudan, da oltre due settimane impone un blocco totale degli aiuti e dell'energia elettrica, condannando oltre due milioni di persone a una crisi umanitaria senza precedenti. Oggi, i nuovi bombardamenti rappresentano una flagrante violazione del cessate il fuoco e un ulteriore passo verso la pulizia etnica della Striscia di Gaza". A dirlo è Aoi-Cooperazione e Solidarietà Internazionale che denuncia e ritiene inaccettabili "il silenzio o complice della comunità internazionale, l'assenza di prese di posizione da parte dell'Unione Europea e la sostanziale inerzia del governo italiano". Aoi chiede al Governo italiano e ai governi dell'Ue di: condannare senza ambiguità la ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza; imporre immediate sanzioni contro Israele e interrompere ogni commercio di armi con Tel Aviv; sospendere il trattato di associazione Ue-Israele; proteggere l'operato della Corte Internazionale di Giustizia e del Tribunale Penale Internazionale dalle ritorsioni statunitensi. "Ci appelliamo alla società civile italiana ed europea, alle reti associative e ai movimenti per la pace, affinché - conclude l'Associazione delle Ong italiane - si mobilitino con determinazione per fermare il massacro e difendere il diritto alla vita, alla dignità e all'autodeterminazione del popolo palestinese. Il tempo delle esitazioni è finito: serve un'azione concreta per fermare questo crimine contro l'umanità".
Meloni: "Grande preoccupazione per ripresa ostilità a Gaza"
"Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza, che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo, il rilascio di tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità, così come il ripristino di buna piena assistenza umanitaria nella Striscia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Media: "Ucciso nei raid leader brigate Quds della Jihad islamica"
Il leader delle brigate al Quds della Jihad islamica palestinese, Hassan al-Na'am Abu Ali, è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Khan Yunis, nel sud di Gaza. Lo riferisce la tv saudita al Hadath.
Idf: "Attacchi con droni contro artiglieria nel sud Siria"
L'Idf rende noto di aver lanciato poco fa un attacco con droni contro sistemi di artiglieria nei pressi della città di Khan Arnabeh, nella Siria meridionale, nei pressi del confine con Israele. "La presenza di armi nella Siria meridionale è una minaccia per lo Stato di Israele. L'Idf non permetterà l'esistenza di una minaccia militare nella Siria meridionale e agirà contro di essa", afferma l'esercito.