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Ungheria, il partito di Orban vuole vietare i Pride della comunità Lgbtq+

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I titoli di Sky TG24 del 17/03/2025, edizione delle 8
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I titoli di Sky TG24 del 17/03/2025, edizione delle 8
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Niente più gay pride in Ungheria. Il partito del premier, Fidesz, ha presentato un emendamento alla legge sugli assembramenti pubblici per vietare questo genere di cortei. Lo ha annunciato su X Zoltan Kovacs, portavoce del governo.

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Il partito ungherese al governo, Fidesz, ha presentato un disegno di legge per vietare la marcia del Pride da parte delle comunità LGBTQ+ e imporre multe agli organizzatori e alle persone che partecipano all'evento che Budapest organizza da tre decenni. Lo riportano i media internazionali. Il disegno di legge vieta il Pride stabilendo che "non si possono tenere riunioni che violino il divieto stabilito dalla legge sulla protezione dei bimbi". Orbán si è impegnato a reprimere i finanziamenti esteri ai media indipendenti, ai politici dell'opposizione e alle ong in Ungheria in vista delle elezioni previste all'inizio dell'anno prossimo.  

Multe a chi organizza e chi partecipa       

"Il premier Orban aveva già avvertito che gli organizzatori del Pride “non avrebbero dovuto preoccuparsi di prepararsi quest'anno perché sarebbe stato uno spreco di tempo e denaro", ha ricordato. "Ora, i partiti di governo hanno presentato una proposta per modificare la legge sui raduni con l'obiettivo di proibire questi eventi", ha annunciato. "L'emendamento rende illegale organizzare cortei che violano le leggi ungheresi sulla protezione dei minori", ha spiegato. Il testo contiene anche pene severe per chi infrange la legge. "Per prevenire abusi, le violazioni saranno classificate come reati punibili con ammende da destinare alla tutela dei minori", ha spiegato Kovacs.

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