Il candidato populista non potrà quindi correre nuovamente come presidente per le presidenziali del 4 maggio, dopo essere arrivato a sorpresa in testa al primo turno dello scorso novembre. Il ballottaggio non si tenne mai perché la Corte Costituzionale rumena scelse di annullare le elezioni per presunte ingerenze straniere.
La Corte costituzionale della Romania ha bocciato il ricorso presentato dall'esponente di estrema destra Calin Georgescu contro la decisione della commissione elettorale di respingere la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 4 maggio prossimo.
I motivi della decisione
Il candidato populista non potrà quindi correre nuovamente come presidente, dopo essere arrivato a sorpresa in testa al primo turno dello scorso novembre. Il ballottaggio non si tenne mai perché la Corte Costituzionale rumena scelse di annullare le elezioni per presunte ingerenze straniere. Nel dettaglio la Russia era stata accusata di essere corresponsabile
dell'affermazione di Georgescu grazie una campagna su TikTok.