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"Sto considerando ampie sanzioni bancarie, sanzioni e dazi alla Russia fino a quando un cessate il fuoco e un accordo finale sulla pace non saranno raggiunti" ha scritto il presidente Usa sul suo social Truth. L'Ucraina ha utilizzato aerei da combattimento francesi in risposta al massiccio attacco aereo russo nella notte. Zelensky incontrerà bin Salman lunedì
Zelensky: "Con Rutte visione Ue e garanzie per pace giusta"
'Come sempre, ho avuto un buon incontro con il Segretario generale della Nato Mark Rutte. Abbiamo discusso dei veri passi necessari per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina''. Lo ha scritto ieri sera su 'X' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
''Ho informato Mark sullo sviluppo di un piano che includerà una visione europea unificata per porre fine alla guerra, concrete garanzie di sicurezza e rafforzare l'Ucraina. Abbiamo anche discusso del potenziamento della nostra difesa aerea. Sono grato a Mark e agli stati membri della Nati per il loro supporto e la loro partnership nel portare la pace più vicina all'Ucraina'' ha aggiunto.
Zelensky: "Serve 17º pacchetto sanzioni Russia"
"Vi ringrazio per il 16º pacchetto di sanzioni dell'Ue, ma dobbiamo mantenere la pressione: serve un 17º pacchetto. Le sanzioni devono restare in vigore fino a quando la Russia non metterà fine all’occupazione". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri sera ai leader dell'Unione europea riuniti nel Consiglio europeo straordinario e Bruxelles. "So che si sta sviluppando un nuovo strumento finanziario europeo per la resilienza dell'Ucraina: vi chiedo di accelerare questo lavoro", aggiunge.
Zelensky: "Pace parta da stop attacchi a infrastrutture e civili"
"Tutti devono garantire che la Russia, unica responsabile di questa guerra, riconosca la necessità di porvi fine. Questo può essere dimostrato attraverso due forme di cessazione delle ostilità, facili da stabilire e monitorare. La prima è il divieto di attacchi alle infrastrutture energetiche e civili, ovvero una tregua per missili, bombe e droni a lungo raggio; la seconda è una tregua sul Mar Nero, ossia la cessazione di operazioni militari nell’area". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri sera ai leader dell'Unione europea riuniti nel Consiglio europeo straordinario a Bruxelles.
Il passo successivo per un negoziato viabile, continua, è "costruire un minimo di fiducia nelle condizioni in cui si svolgono i negoziati. Gli ucraini, tutti gli europei, gli americani e chiunque nel mondo non accetti la guerra: tutti dobbiamo avere la certezza che la Russia non ci stia ingannando. Il rilascio dei prigionieri può essere un passo per costruire questa fiducia di base. Ma questo deve basarsi sulla consapevolezza che qualsiasi tregua e qualsiasi misura di costruzione della fiducia possono essere solo il preludio a un accordo completo e giusto, con garanzie di sicurezza e la fine della guerra".
Il contesto è quello di una forte pressione statunitense su Kiev per portarla al tavolo dei negoziati. Zelensky sottolinea che gli ucraini "vogliono davvero la pace, ma non a costo di cedere l'Ucraina. La vera domanda che qualsiasi negoziato deve affrontare è se la Russia sia capace di rinunciare alla guerra", aggiunge, assicurando i leader dell'Ue che Kiev "condividerà tutti i dettagli dei piani di pace e del processo negoziale con l’Europa: ogni nazione che aiuta deve essere parte del percorso verso la pace".
Zelensky: "Lavoriamo su dispiegamento contingenti partner in Ucraina"
"Quando si definirà il formato delle Forze armate europee, questo dovrà basarsi sulla forza degli eserciti nazionali e sull’esperienza del dispiegamento di contingenti partner in Ucraina, su cui stiamo già lavorando". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri sera ai leader dell'Unione europea riuniti nel Consiglio europeo straordinario e Bruxelles.
Zelensky "accoglie con favore" il piano di riarmo proposto dalla Commissione europea, "un’iniziativa giusta. I fondi per la difesa previsti da questo piano dovrebbero rafforzare tutta l’Europa e chiedo che una parte significativa venga destinata alla produzione di armamenti in Ucraina, poiché la nostra capacità industriale è tra le più rapide e più adatte alle attuali minacce alla sicurezza". Appoggio del presidente ucraino anche agli sforzi degli omologhi europei per aumentare la spesa per la difesa nazionale e modernizzare gli eserciti: "ogni Paese europeo ne ha bisogno".
"Accolgo con favore gli investimenti di tutti i partner nell’industria della difesa, sia in Ucraina che nei vostri Paesi: la base industriale dell’Europa deve crescere. L’Europa dovrebbe diventare il luogo in cui vengono prodotti gli armamenti più avanzati ed efficaci al mondo. Questo non è un sogno irrealizzabile, se gli europei si pongono davvero questo obiettivo", aggiunge.
Zelensky: "Ripreso lavoro con Usa, speriamo incontro settimana prossima"
"Voglio informarvi che i nostri team, Ucraina e Stati Uniti, hanno ripreso il lavoro. Speriamo di avere un incontro significativo la prossima settimana". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri sera ai leader dell'Unione europea riuniti nel Consiglio europeo straordinario e Bruxelles. Il passo va nella direzione di una riconciliazione tra i due Paesi in seguito al mancato accordo sui minerali e alla sospensione degli aiuti di Washington a Kiev, a sua volta conseguenza di una diatriba tra Zelensky e l'omologo Donald Trump, andata in onda venerdì scorso.
Il presidente statunitense, che ha avviato unilateralmente negoziati con la Russia, lo aveva accusato di non essere pronto a lavorare per la pace. "L'Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra e ha sempre dichiarato che l'unico motivo per cui il conflitto continua è la Russia. Non solo siamo pronti a compiere i passi necessari per la pace, ma stiamo anche proponendo quali siano questi passi. Vi chiedo di sostenerci in questo: sostenere l'Ucraina e quei leader europei che stanno contribuendo a tracciare il percorso verso la pace", ha sottolineato Zelensky. "Sono grato per il vostro sostegno. Gli ucraini apprezzano davvero che, in un momento di grandi tensioni nella politica globale, l'integrità europea sia preservata e che l'Europa stia cercando di fare la cosa giusta", è il preludio del suo discorso ai leader europei, la maggior parte dei quali lo ha appoggiato pubblicamente in seguito al diverbio con Trump (che lo aveva anche tacciato di non aver dimostrato gratitudine nei confronti di Washington).
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà lunedì in Arabia Saudita, un giorno prima del programmato incontro tra il team negoziale di Kiev e quello di Washington per discutere la fine della guerra. Lunedì, ha spiegato Zelensky su 'X', incontrerà il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. "Dopo questo, il mio team resterà in Arabia Saudita per lavorare con i nostri partner americana. L'Ucraina è la più interessata alla pace'', ha poi scritto Zelensky in un post su X.
Orban: "Impegni presi dall'Ue ci lasceranno al verde"
I 26 paesi dell'Ue che hanno sottoscritto il piano di sostegno militare a Kiev "non vogliono garantire la pace, ma convincere gli ucraini, e loro stessi, che ha senso continuare la guerra". Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha spiegato le ragioni della sua opposizione all'intesa raggiunta ieri a Bruxelles e in un'intervista alla radio pubblica ungherese ha parlato di "opposizione dell'Ue alla strategia di pace di Donald Trump", I 26 paesi dell'Ue dai quali il primo ministro ungherese ha preso le distanze ponendo il veto all'emissione di un documento congiunto hanno sottolineato che qualsiasi accordo di pace per porre fine alla guerra in Ucraina deve includere "garanzie di sicurezza solide e credibili" per Kiev e si sono impegnati a contribuire alla formazione e all'equipaggiamento delle forze armate ucraine e a intensificare i lavori per sostenere e sviluppare ulteriormente l'industria della difesa e approfondire la sua cooperazione con quella europea. "La Russia sta vincendo la guerra. Come vogliono vincere?" ha detto Orban, secondo il quale gli impegni assunti dai Paesi dell'Ue con Kiev finiranno per lasciarli "senza neanche un centesimo". "Gli ucraini hanno bisogno di aiuto e sostegno, e' una bella cosa, ma non si puo' prendere una decisione responsabile ora, se poi l'Europa ne sara' rovinata", ha detto Orban che ha ribadito di voler proporre "il prima possibile" un voto consultivo in Ungheria sull'integrazione dell'Ucraina nell'Ue.
Meloni: "Se non l'avessimo sostenuta oggi non parleremmo di pace"
L'Italia, con l'Europa, ha sostenuto l'Ucraina per impedire un'invasione e, se Kiev non fosse stata aiutata, oggi "non parleremmo di pace". Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ieri sera a margine del Consiglio Europeo informale a Bruxelles.
"Mi interessa arrivare - afferma - ad una soluzione che possa essere effettiva e seria, perché noi per questo abbiamo combattuto. In questi tre anni, tutti gli sforzi che noi abbiamo fatto erano per arrivare a una pace giusta, a una pace che avesse delle regole. Oggi, grazie a quel lavoro, ci sono le condizioni. Se noi non avessimo supportato l'Ucraina oggi non staremmo parlando di pace: lo ricordo a tutti quelli che dicono che siamo noi, addirittura che sono io che ho scatenato la guerra in Ucraina, come ho sentito dire in queste cose folli che ogni tanto ascolto".
"Noi abbiamo lavorato banalmente perché non ci fosse un'invasione dell'Ucraina, perché l'Ucraina rimanesse in piedi e perché ci fossero delle condizioni adeguate per sedersi al tavolo. Oggi -conclude- siamo arrivati a quel momento e bisogna raccogliere i frutti dei sacrifici che abbiamo fatto", conclude.
Leader Ue approvano conclusioni a 26, ok su difesa comune
I capi di Stato e di governo dell'Ue hanno approvato ieri sera il testo sull'Ucraina a 26, prendendo atto dell'opposizione dell'Ungheria di Viktor Orban, che ha mantenuto la sua contrarietà. Il Consiglio Europeo ha approvato conclusioni sulla difesa, ma non sull'Ucraina: il testo non ha raggiunto il consenso necessario (a 27), ma si è preferito approvare a 26 un testo 'forte', piuttosto che 'annacquarlo' per venire incontro ad Orban. I leader ora discutono dell'Ucraina a cena.
17esimo attacco Mosca a infrastrutture Naftogaz
Le forze russe hanno lanciato un attacco su larga scalacontro le infrastrutture del gas appartenenti al gruppo Naftogaz, la piu' grande compagnia petrolifera e del gas nazionale dell'Ucraina, causando danni. Si tratta del diciassettesimo attacco di questo tipo dall'inizio dell'invasione. Lo riportano i media ucraini. "Questo e' il diciassettesimo attacco combinato alle infrastrutture del gas del Gruppo Naftogaz. Gli impianti di produzione che forniscono l'estrazione del gas sono stati danneggiati. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha detto il CEO di Naftogaz Roman Chumak. "Il Gruppo Naftogaz sta prendendo tutte le misure necessarie per ripristinare il funzionamento delle strutture che sono state attaccate dal nemico. Stiamo facendo e continueremo a fare tutto il possibile per garantire al Paese il gas. Ringrazio tutti i dipendenti del Gruppo Naftogaz e tutti i lavoratori del settore energetico del Paese per il loro lavoro in condizioni estremamente difficili", ha affermato Chumak.
Almeno 18 i feriti nell'attacco russo in Ucraina, 4 bambini
Almeno 18 persone, tra cui quattro bambini, sono rimaste ferite nell'attacco notturno russo, secondo quanto riferito dalle autorità locali in Ucraina, citate dalla Bbc. Finora non ci sono state segnalazioni di vittime. E' stato il primo attacco del genere dopo la sospensione degli aiuti militari statunitensi. Il ministro dell'energia afferma che ha preso di mira le infrastrutture energetiche e gli impianti di produzione del gas. A Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, otto persone sono rimaste ferite e "una infrastruttura critica" e un edificio residenziale sono stati danneggiati, afferma il sindaco Ihor Terekhov. Sette persone, tra cui due bambine di tre e quattro anni, sono rimaste ferite a Slovyansk, nella regione orientale di Donetsk, mentre la città è stata presa di mira da due bombe russe, afferma il capo dell'amministrazione militare della città, Vadym Lyakh, aggiungendo che circa 30 edifici sono stati danneggiati o distrutti. Sempre nella regione di Donetsk, un bambino è rimasto ferito a Kramatorsk, afferma il capo dell'amministrazione locale, Oleksandr Honcharenko Due persone, tra cui un bambino, sono rimaste ferite fuori Myrhorod, nell'Ucraina centrale, quando detriti missilistici sono caduti sulla loro casa, afferma l'amministrazione regionale. Un "impianto di produzione" è stato danneggiato fuori Pryluky, una città a est di Kiev, secondo il capo dell'amministrazione regionale, Vyacheslav Chaus. Mentre a Odessa, infrastrutture energetiche e alloggi residenziali sono stati danneggiati, riferiscono le autorità locali. Nell'Ucraina occidentale, le autorità locali nella regione di Ternopil affermano che sono possibili interruzioni delle forniture di gas al pubblico dopo che "un impianto industriale critico" è stato preso di mira. Sempre nell'Ucraina occidentale, la Russia ha attaccato le infrastrutture in Transcarpazia, ma l'amministrazione regionale afferma che le difese aeree esterne hanno intercettato l'attacco e non sono stati causati danni. L'attacco è durato quasi tutta la notte, afferma un servizio di volontariato ucraino che monitora gli attacchi aerei russi.
Mattarella: "Prematuro discutere di invio militari in caso di cessate il fuoco"
I negoziati di pace non sono ancora iniziati, quindi “è prematuro discutere di soluzioni” come l’eventuale invio di forze militari in Ucraina per svolgere una funzione di peacekeepers successivamente ad un cessate il fuoco. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista all’emittente giapponese Nhk.
Wang: "Rapporti Cina-Russia non soggetti a cambiamenti" (2)
"La logica storica dell'amicizia Cina-Russia non cambierà e la sua forza motrice interna non diminuirà" ha aggiunto Wang, secondo cui i due Paesi "hanno trovato un percorso di "non alleanza, non scontro e non presa di mira di terze parti" nello sviluppo delle loro relazioni. "Si tratta di uno sforzo pionieristico nel forgiare un nuovo modello di relazioni tra grandi Paesi e ha dato un bell'esempio per le relazioni tra Paesi confinanti". Una relazione Cina-Russia "matura, resiliente e stabile è una costante in un mondo turbolento piuttosto che una variabile nei giochi geopolitici", ha proseguito il capo della diplomazia cinese.
Wang: "Rapporti Cina-Russia non soggetti a cambiamenti"
A prescindere dalle evoluzioni degli scenari internazionali, "le relazioni solide tra Cina e Russia" e il loro "ampio e strategico coordinamento non è destinato a cambiare". Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi rispondendo, nel corso di una conferenza stampa a margine dei lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, a una domanda sui possibili effetti per i legami tra Pechino e Mosca con il dialogo ripartito tra Usa e Russia. La relazione con Mosca "è un nuovo paradigma per i rapporti tra grandi potenze e Paesi vicini", ha aggiunto Wang.
Wang, Cina sostiene tutti sforzi per pace
Il ministro degli esteri cinese ha chiesto negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, avvertendo che "il conflitto non ha vincitori e la pace non ha vinti". "La Cina accoglie e sostiene tutti gli sforzi dedicati alla pace", ha detto Wang Yi in una conferenza stampa a Pechino.
Ucraina, massicci raid russi su infrastrutture energia: 2 feriti
Almeno due persone - un adulto e un bambino - sono rimaste ferite in seguito ai massicci raid russi contro le infrastrutture del gas e dell'energia in tutta l'Ucraina. Lo ha reso noto il ministro dell'Energia Herman Halushchenko, secondo cui nell'attacco è stato colpito anche un edificio residenziale nella regione di Poltava. Il ministro, secondo quanto riferisce Kyiv Independent, non ha precisato quali infrastrutture sono state colpite e danneggiate nei nuovi raid russi.
Wang, in Ucraina pace giusta e duratura accettata da tutti (2)
La Cina "ha chiesto una soluzione politica attraverso il dialogo e i negoziati sin dal primo giorno della crisi ucraina e ha lavorato attivamente per la pace e ha spinto per i colloqui", ha replicato Wang a una domanda sull'avvio di negoziati diretti tra Stati Uniti e Russia per porre fine alla guerra in Ucraina con il presidente Usa Donald Trump che ha dichiarato di accogliere con favore l'assistenza della Cina in questo processo. La posizione di Pechino "è sempre stata obiettiva e imparziale, la nostra voce è sempre stata calma ed equilibrata. La Cina accoglie e sostiene tutti gli sforzi per la pace. Nessuno vince in un conflitto, ma tutti guadagnano nella pace. Il tavolo delle trattative è dove finisce il conflitto e inizia la pace. Avere un accordo di pace equo e duraturo che sia vincolante e accettato da tutte le parti interessate è un prezioso punto comune e tutte le parti dovrebbero impegnarsi congiuntamente per ottenerlo", ha affermato Wang.
Wang, in Ucraina pace giusta e duratura accettata da tutti
Per risolvere la "crisi in Ucraina" è necessario raggiungere "una pace giusta e duratura accettabile da tutte le parti". E' l'appello lanciato dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ricordando che Pechino, "dall'inizio della crisi, ha sollecitato una soluzione attraverso il dialogo e i negoziati. A tre anni dallo scoppio della crisi tutte le parti dovrebbero trarre la lezione che la sicurezza di ognuno debba essere neutrale e non a danno di alcuni Paesi. Deve essere sostenibile e trattare tutte le parti in modo paritario".
Mattarella: "Presto per parlare di forze italiane in Ucraina, pace sia giusta e duratura"
In una intervista all'emittente giapponese NHK, rispondendo ad una domanda sull'eventuale invio di truppe italiane di peace-keeping in Ucraina, il Capo dello Stato sottolinea come non siano ancora iniziati "negoziati di pace" tali da poter pensare di affrontare un discorso simile. Poi auspica una pace giusta e duratura. Il presidente della Repubblica fa un cenno anche alla questione dell'economia globale, con un riferimento chiaro ai dazi: "Un mondo chiuso è invivibile". LEGGI L'ARTICOLO
Von der Leyen: "Migliore garanzia per Kiev è suo esercito"
"La migliore garanzia di sicurezza dell'Ucraina è l'esercito ucraino e ora lo strumento da 150 miliardi darà un contributo al suo sostegno perché una sua quota andrà all'Ucraina". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue. Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha poi aggiunto che grazie alla deroga al Patto di stabilità le capitali avranno più spazio fiscale per gli aiuti militari e da alcuni Stati membri arrivano promesse aggiuntive per 15 miliardi di euro.
Ucraina, massicci raid russi su infrastrutture energetiche (2)
"Diverse regioni sono nuovamente sottoposte" a raid, scrive su Facebook il ministro dell'Energia ucraino Guerman Galouchtchenko aggiungendo che "si stanno prendendo tutte le misure necessarie per stabilizzare le forniture". "La Russia sta cercando di danneggiare la popolazione ucraina bombardando gli impianti di produzione di energia e gas, senza abbandonare il suo obiettivo di privarci di elettricità e calore e di causare il danno maggiore ai cittadini comuni", sottolinea il ministro. Quattro persone sono rimaste ferite stanotte nella città orientale di Kharkiv a causa di un attacco alle "infrastrutture civili", scrive su Telegram il sindaco Igor Terekhov.