Parità di genere in Ucraina: cosa dicono i dati dopo 3 anni di guerra

Kseniia Mishyna non ricorda quando ha mangiato o dormito per l'ultima volta con calma, ha avuto tempo per sé o per la sua famiglia. È responsabile di quattro villaggi nel distretto di Dniprovks a Bilozershchina, in Ucraina, tutti gravemente colpiti da una guerra che ormai dura da 3 anni e di cui in queste settimane si teme solo l’espansione, visti gli esiti dei negoziati. Come raccontato da UnWomen, Mishyna dirige e coordina l'evacuazione sicura dei residenti, l’approvvigionamento dei beni di prima necessità, come estintori e generatori, e supervisiona la manutenzione delle reti elettriche e del gas. Lavora senza sosta, ma non è l’unica ad aver interrotto la sua quotidianità e aver iniziato a prestare servizio per aiutare la popolazione nel contesto del conflitto. Molte sue connazionali si sono unite all’esercito: secondo il Ministero della Difesa ucraino, a gennaio 2024 quasi 67mila donne facevano parte delle forze armate ucraine, arrivando a rappresentare il 21% delle persone che hanno fatto domanda per entrare nei centri di reclutamento, secondo gli ultimi dati di febbraio 2025. Secondo l’ultimo bollettino delle Nazioni Unite, l'invasione su larga scala da parte della Russia ha costretto più di 1,8 milioni di donne a fuggire dalle loro case in Ucraina, mentre quasi 6,7 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria. Più di 3800 donne e 289 ragazze sono state uccise, anche se si ritiene che il bilancio reale sia molto più alto. In più, la violenza di genere è aumentata del 36% dal 2022, e i tassi di depressione tra le donne e le ragazze sono peggiorati. In questo contesto l’idea di produrre un indice di uguaglianza di genere, è significativa, perché dimostra che per la società civile ucraina i diritti delle donne non possono essere messi in secondo piano, nemmeno sotto le bombe. Un indice per misurare la parità di genere Il Gender Equality Index ucraino è stato prodotto con la metodologia dell’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere , che misura ogni anno i progressi e le disparità di genere tra i Paesi dell’Unione in vari settori della società. In particolare, la situazione nell’ambito del lavoro, del denaro, della diffusione della conoscenza , tempo speso in attività extralavorative, la suddivisione del potere e le condizioni di salute, a cui si è aggiunto un settimo dedicato alla violenza di genere. Questa iniziativa, che potrebbe sembrare secondaria rispetto alle esigenze più immediate del conflitto, è in realtà un tassello cruciale nel percorso di adesione dell’Ucraina all’UE e nella costruzione di una società più equa e resiliente. Secondo i primi risultati, l’Ucraina ha ottenuto un punteggio di 61,4 su 100, posizionandosi 8,8 punti sotto la media UE. Se fosse già un Paese membro, si collocherebbe al 20° posto nella classifica europea. Anche se persistono squilibri significativi, in particolare nei settori del potere e della conoscenza, il Paese ha ottenuto punteggi positivi nel dominio del "Tempo", grazie all'alta partecipazione delle donne e degli uomini in attività di volontariato e di assistenza. Milena Horiachkovska, coordinatrice dell’organizzazione Ukrainian Women’s Fund, che ha realizzato l’indice, durante la presentazione ha citato una ricerca per cui il 91% degli ucraini considera l’uguaglianza di genere parte fondamentale dei diritti umani europei. Inoltre, uomini e donne condividono opinioni simili su questo tema, segno che la parità non è vista come un concetto imposto dall’esterno, ma come un valore intrinseco alla società ucraina. Le conseguenze della guerra sulla disparità di genere La guerra ha aggravato molte disuguaglianze esistenti, esponendo le donne a rischi maggiori, tra cui perdita di reddito, aumento della povertà, violenza di genere e tratta di esseri umani. Nel 2024, meno della metà delle donne sfollate aveva un lavoro, mentre il divario retributivo tra i sessi è raddoppiato dall'inizio della guerra. Nel frattempo, l'onere delle cure non retribuite, dalla cucina alla cura dei bambini, si è intensificato con la chiusura dei centri di assistenza all'infanzia e la riduzione dei servizi. Nel 2024 le donne hanno speso in media 56 ore alla settimana per la cura dei bambini, rispetto alle 49 ore di prima della guerra. Nonostante queste difficoltà, le donne ucraine stanno guidando le risposte umanitarie e guidano la resilienza economica: le donne hanno assunto ruoli chiave come operatrici umanitarie, leader di comunità e imprenditrici. Oggi in Ucraina un'impresa su due è fondata da una donna. Le donne stanno anche entrando in settori tradizionalmente dominati dagli uomini, come la sicurezza, i trasporti e lo sminamento. “Garantire pari opportunità in questa fase del conflitto non è solo una questione di giustizia sociale, ma un elemento strategico per la ripresa e la ricostruzione del Paese”, ha detto Horiachkovska. Per Sabine Freizer Gunes, rappresentante di UN Women in Ucraina, negli ultimi anni, il Paese ha compiuto progressi significativi nell'istituzionalizzazione dell'uguaglianza di genere, perché sono state approvate diverse leggi fondamentali per rafforzare il ruolo delle donne, sono stati ratificati importanti accordi internazionali, tra cui la Convenzione di Istanbul, e il Quadro di Cooperazione sulla Prevenzione e Risposta alla CRSV, cioè la violenza sessuale legata ai conflitti. In un’intervista sul sito dell’Ukrainian Women Fund ha dichiarato: “Quando si parla di ricostruzione, molti pensano subito alle infrastrutture come ponti e scuole, ma quando si fa una valutazione dei danni e dei bisogni è fondamentale includere una sezione specifica sulla dimensione di genere”. Gunes ha sottolineato che nei primi due report sulla ricostruzione la violenza sessuale e l’impatto della guerra sulle donne sono stati trascurati, ma UN Women sta lavorando in questa direzione, e la creazione di un Gender Equality Index potrebbe portare l’Ucraina sulla buona strada da questo punto di vista.

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