
Introduzione
Il presidente americano Donald Trump è stato protagonista del primo intervento al congresso Usa del suo secondo mandato, tenendo tra l’altro il discorso più lungo di sempre mai ascoltato ad una sessione congiunta del Congresso da parte di un presidente: ben un'ora e 40 minuti. Superando quanto fatto dal presidente democratico Bill Clinton nel suo discorso sullo stato dell'Unione nel 2000 aveva parlato per 89 minuti. Tra i diversi temi toccati dal tycoon, la guerra in Ucraina, i dazi ma anche le mosse americane rispetto a Panama e alla Groenlandia. Ecco cosa sta succedendo negli Usa proprio in ambito di politica estera
Quello che devi sapere
Trump: "Riprenderemo il Canale di Panama"
- "Ci riprenderemo il Canale di Panama". Questo il messaggio, chiaro e forte, che ha ribadito Trump al Congresso, ricordando tra l’altro che la costruzione dell'opera è avvenuto al costo di "migliaia di vite americane". "Lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo", ha sottolineato poi il tycoon che ha citato l'accordo raggiunto proprio in queste ore da BlackRock per acquistare due dei maggiori porti del Canale da CK Hutchinson, società che ha base ad Hong Kong
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Un accordo "tra società private"
- In questo senso il governo panamense ha spiegato che la vendita da parte di questa società al consorzio americano Blackrock di due porti sul canale di Panama, rappresenta un accordo "tra società private". Si tratta, è stato spiegato, “di una transazione globale, tra aziende private, motivata da interessi comuni", ha fatto chiarezza il governo in una nota. Riferendo anche che l'attuale audit rivolto a Hutchison Ports Ppc (conosciuta come Panama Ports Company), la società che ha gestito i due porti finora, ha “necessità di continuare"
L'operazione sul Canale di Panama
- L'operazione, in definitiva, rappresenta una conquista per lo stesso Trump, che da diverse settimane ormai fa riferimenti proprio al canale di Panama. La svolta adesso sembra essere arrivata per il tycoon, che tramite Blackrock, ha dunque raggiunto un accordo dal valore di 22,8 miliardi di dollari con il colosso che fa capo alla famiglia Li, una delle più ricche dell'intera Asia. Per i porti di Balboa e Cristobal sono arrivate alcune offerte di recente, ma alle fine è stata scelta quella “americana”. Ck Hutchinson operava sui due scali dal 1997, sin da quando Panama gli aveva garantito una concessione pari a 25 anni, rinnovata poi nel 2021. Negli ultimi giorni i vertici di BlackRock hanno informato Trump ed il segretario di stato Marco Rubio sui dettagli relativi all'accordo, ricevendo l’ok a procedere. Proprio Rubio, qualche settimana fa, aveva parlato al presidente di Panama, Josè Raul Mulino, esortandolo a ridurre l'influenza cinese sul canale o prepararsi ad affrontare eventuali “ritorsioni” da parte degli Usa

La campagna del tycoon
- L'intesa, come detto, può considerarsi una vittoria per Trump, che ha fomentato una campagna contro l'attuale gestione del Canale di Panama fin dal giorno del suo insediamento come nuovo presidente americano. E che adesso può iniziare a sistemare i primi pezzi del puzzle. Gli Stati Uniti avevano costruito il canale agli inizi del 1990 e Washington aveva concesso il controllo a Panama nel 1999, in seguito ad un trattato firmato dall'ex presidente Jimmy Carter nel 1997. Una decisione, aveva tuonato Trump, considerata del tutto "folle"
Le mire sulla Groenlandia
- Sempre sul fronte estero, il tycoon ha confermato l'intenzione di volersi riprendere la Groenlandia "in un modo o nell'altro", pur dicendo di voler rispettare il diritto della popolazione locale di determinare il suo futuro. "Penso che ce la faremo in un modo o nell'altro. Ce la faremo", ha sottolineato sicuro Trump nel suo discorso sullo stato dell'Unione, facendo anche riferimento alla possibilità di utilizzare la forza militare o la coercizione economica qualora ce ne fosse bisogno. Scelta che comunque appare in netto contrasto con l’idea di rispettare la scelta dei groenlandesi. "Sosteniamo fermamente il vostro diritto di determinare il vostro futuro. E se lo scegliete, vi diamo il benvenuto negli Stati Uniti d'America", ha aggiunto Trump, sostenendo che l'isola, ora danese, "sarà più sicura e prospera" con gli Usa.

Il piano di difesa danese
- Intanto, di recente, proprio il governo danese ha annunciato che sarà pronto a spendere 14,6 miliardi di corone, cioè circa due miliardi di euro, con l’obiettivo preciso di rafforzare la sicurezza nell'Artico, considerata un'area strategica per la sua vicinanza alla Russia e agli Stati Uniti, oltre che nel Nord Atlantico
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L'idea di Trump
- Trump, a fine 2024, aveva parlato di “una necessità assoluta” riferendosi al fatto che gli Stati Uniti possano controllare la Groenlandia. "Per ragioni di sicurezza nazionale e libertà in tutto il mondo, gli Stati uniti d'America ritengono che il possesso e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta" aveva scritto il tycoon su Truth. E dopo quelle parole era arrivata la replica della Danimarca, che ha espresso la speranza che il tycoon stesse scherzando definendo l'ipotesi “assurda”. Il primo ministro groenlandese Mute Egede aveva precisato che “la Groenlandia è nostra. Non siamo in vendita e non lo saremo mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà”.
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Il futuro della Groenlandia
- Un'ulteriore precisazione dopo le parole di Trump al Congresso è arrivata da parte del ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen. "Non accadrà", ha detto alla televisione pubblica danese DR, rispondendo alle dichiarazioni del presidente americano sull'annessione del territorio autonomo danese agli Stati Uniti. "La direzione che la Groenlandia vuole prendere, sarà scelta dai groenlandesi", ha affermato Poulsen confermando però che Trump ha menzionato il suo "rispetto per la popolazione groenlandese e i suoi desideri"