Un londinese su 12 è un immigrato illegale. Ma è vero?

LONDRA - Lo scorso 22 gennaio, il quotidiano conservatore Telegraph ha pubblicato in prima pagina un articolo secondo il quale “Londra è la casa di almeno 585 mila migranti illegali”. Nell’arco di poche ore, la notizia ha cominciato a rimbalzare da una testata all’altra, da un sito o un account social all’altro. Come sempre accade quando si tocca questo tema, il dibattito si accendono istantaneamente. Fortuna vuole, però, che le testate più autorevoli si muovano altrettanto velocemente per fare le dovute verifiche . Partiamo da un primo aspetto. Se il dato riportato dal Telegraph è corretto, “fino a 1 abitante su 12 della Capitale” risiede qui a spregio delle regole. Ma come si è arrivati a questo dato? L'articolo cita un rapporto, del febbraio 2023, redatto dalla società di ricerca Edge Analytics e commissionato da Thames Water, la più grande società di fornitura di acqua e servizi di trattamento delle acque reflue nel Regno Unito. Da sola serve circa 15 milioni di persone a Londra e nel sud-est dell'Inghilterra. Il documento, non disponibile online, ha prodotto stime sul numero di utenti “nascosti e transitori” dei servizi di Thames Water. Edge Analytics definisce questo gruppo come “comprendente gli immigrati irregolari” , nonché “visitatori e turisti”. Secondo quanto rilevato dal sito Full Fact, che promuove l’analisi delle notizie sulla base di dati certi, tale rapporto legherebbe la sua stima a quello di un altro studio, pubblicato dal Pew Research Center. Secondo questo centro di ricerca, il numero totale di migranti irregolari nel Regno Unito, nel 2017, era compreso tra 800.000 e 1,2 milioni. Sì, insomma, avete capito bene: lo studio oggi in questione si basa sulle risultanze di un altro studio, vecchio di otto anni. Sarebbe però altrettanto ingeneroso dire che si fonda solo su questo. Per calcolare il numero di immigrati irregolari a Londra, la ricerca di Edge Analytics ha preso in considerazione anche i dati pubblicati dallo Stato sulle National Insurance, che rappresentano il sistema di contributi previdenziali nel Regno Unito, simile all’ INPS in Italia. A ciò avrebbe sommato anche altri studi che suggeriscono che addirittura il 60% degli immigrati irregolari del Regno Unito vivrebbe a Londra. Tuttavia, evidenzia bene Full Fact, non è del tutto chiaro dal rapporto come sia stato fatto questo calcolo. Alla richiesta di spiegazioni, Edge Analytics ha semplicemente risposto di “non essere in grado di fornire ulteriori dettagli in base al contratto stipulato con Thames Water, ma ha espresso ‘preoccupazione’ per il modo in cui il Telegraph ha presentato le informazioni e i dati contenuti nel suo rapporto”. E qui sta la vera nota dolente, perché, stando alle parole appena riportate, il quotidiano sembrerebbe aver riportato una notizia, su un tema, lo ripetiamo, sempre molto delicato, non con il rigore e la serietà che sarebbero richiesti. Proprio questo gennaio l'Osservatorio sulle migrazioni dell'Università di Oxford ha pubblicato un documento dettagliato sugli immigrati “non autorizzati” o irregolari, secondo il quale essi appartengono in linea di massima a quattro categorie. In questa categoria ricadrebbero 4 sottogruppi: persone che hanno superato il periodo di validità del visto, coloro che entrano nel Regno Unito senza autorizzazione o con l'inganno, richiedenti asilo respinti che non lasciano il Paese, figli di immigrati non autorizzati che nascono sul suolo nazionale. Non tutte queste persone si sono sempre trovate nel Regno Unito in modo irregolare . Stimare il numero effettivo di appartenenti a questi gruppi è intrinsecamente difficile, poiché è facilmente presumibile che molti migranti irregolari vogliano evitare di essere scoperti dalle autorità. Lo stesso Osservatorio avverte che tutti i calcoli sulla popolazione di immigrati irregolari nel Regno Unito dovrebbero essere trattati con cautela, osservando che “tutte le cifre sono altamente incerte e hanno ampi margini di errore”. Tra tanti elementi di incertezza, va anche ricordato un altro fatto: né l'Home Office né l'Office for National Statistics – l’equivalente dell’Istat italiano - pubblicano attualmente stime sulla popolazione migrante irregolare del Regno Unito. In un rapporto del 2019, l'ONS ha dichiarato che: “Per sua natura, è estremamente difficile conoscere le dimensioni esatte della popolazione residente illegalmente e, a causa delle difficoltà nel fare stime affidabili, il governo non ha prodotto stime ufficiali dalla metà degli anni 2000”.

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