Ma com'è andata, in numeri, la presidenza Biden?

È ancora troppo presto per esprimere un giudizio sull’eredità politica della presidenza di Joe Biden. L’ex presidente è stato il fautore di importanti leggi come l'American Rescue Plan – la manovra espansiva per fare fronte alla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 – e di investimenti nelle infrastrutture e nel settore manifatturiero americano, oltre ad aver rafforzato la NATO con il supporto ai suoi alleati. Ma la sua amministrazione è anche incappata in diversi ostacoli, tra cui il caotico ritiro dall'Afghanistan, l'inflazione e i problemi legati all’aumento dell’immigrazione. Il crescente malcontento pubblico provocato soprattutto da questi ultimi due ha molto probabilmente condannato i democratici alla sconfitta alle presidenziali dello scorso novembre. L’approvazione per l’operato di Biden, inizialmente alta , è infatti progressivamente calata fino a toccare un tasso di approvazione del 37% nel dicembre 2024. Oltre ai problemi di cui sopra, il calo di popolarità di Biden si deve a una serie di errori di comunicazione, ai segni evidenti della sua età avanzata e alle crisi come le guerre in Ucraina e Gaza. Ma se effettivamente è troppo presto per tracciare un bilancio politico sui risultati della sua presidenza, vediamo come sono andati, negli ultimi quattro anni, alcuni indicatori già oggi facilmente quantificabili, ovvero quelli relativi al quadro economico. I dati positivi Biden lascia nelle mani di Trump un'economia in ottima forma: il mercato del lavoro ha registrato una crescita storica, i dati sulla produzione industriale sono positivi e l'inflazione è stata fermata senza provocare una recessione. Risultati ancora più notevoli se si considera che Biden ha iniziato il suo mandato durante la crisi della pandemia da Covid-19. Tra febbraio 2021 e dicembre 2024, l’economia statunitense ha creato 16,6 milioni di posti di lavoro, registrando 48 mesi consecutivi di crescita occupazionale, il secondo periodo più lungo della storia dal 1939 a oggi. L'occupazione – che durante la pandemia era stata colpita duramente – ha superato i livelli pre-pandemici già nel giugno 2022 e da allora si sono aggiunti altri 7,6 milioni di posti di lavoro, per una media di quasi 240.000 nuovi posti al mese . Nel gennaio 2023 il tasso di disoccupazione ha toccato quota 3,4%, il minimo storico da 54 anni a questa parte: quando Biden era entrato in carica, lo stesso tasso era al 6,8%. Ciò che sorprende maggiormente, tuttavia, è la stabilità di questo dato: durante il mandato di Biden, il tasso di disoccupazione è stato al di sotto del 4% per 27 mesi, una striscia positiva che non si registrava da metà degli anni ‘60. La crescita ha riguardato anche l’economia nel suo complesso: Cnn riporta che il prodotto interno lordo reale degli Stati Uniti è cresciuto a un tasso annualizzato del 3,1% nel terzo trimestre dello scorso anno. Un’espansione sospinta dalla forte spesa per i consumi, che non è calata anche a fronte dell’elevata inflazione e tassi di interesse alti. Questo anche perché i salari sono cresciuti più velocemente dell'inflazione per 19 mesi consecutivi. Questi risultati si devono soprattutto all’iniziativa legislativa di Biden, che ha puntato molto sugli investimenti nelle infrastrutture e sul rafforzamento della produzione interna in settori strategici come quello dei semiconduttori e delle tecnologie green. Le leggi in questione, che mirano ad avere un effetto di medio-lungo termine sull’economia americana, sono l’American Rescue Plan , il Bipartisan Infrastructure Law , il CHIPS and Science Act e l’Inflation Reduction Act . In totale, l'amministrazione Biden ha speso più di 4.000 miliardi di dollari in investimenti, spese e crediti d’imposta, che oltre agli effetti positivi di cui sopra, ne hanno provocato anche alcuni negativi, tra i quali l’aumento del debito pubblico e un deficit della bilancia commerciale più ampio rispetto a quattro anni fa. Gli altri dati negativi Dal punto di vista economico, l’aumento dell’inflazione è stata forse la conseguenza più negativa della pandemia da Covid-19. Rispetto al febbraio 2021, il primo mese della presidenza Biden, i prezzi dei beni e servizi acquistati comunemente dagli americani sono aumentati del 20,5%; nello stesso periodo, il costo della spesa al supermercato è aumentato ancora di più: +22,6%. Per contrastare l’inflazione, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse fino al 5,5%, un tasso che non si registrava da 23 anni a questa parte. La pandemia, l’inflazione e i tassi di interesse hanno aggravato un problema che già esisteva prima dell’entrata in carica di Biden: il costo delle case. Nel terzo trimestre del 2024 il prezzo mediano di una casa indipendente era di 420.400 dollari, il 18% più alto rispetto al primo trimestre del 2021. Aumenti così vertiginosi che nonostante gli altri risultati economici positivi hanno condannato Biden e la sua successora Kamala Harris alla sconfitta elettorale dello scorso novembre.

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