
La Jihad islamica ha pubblicato un video di Arbel Yehoud, l'israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre 2023. Hamas consegna la lista degli ostaggi a Israele: vivi 25 su 33. L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele. Sabato verranno liberati altri 3 ostaggi, come previsto. Libano: 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'Idf da quando sono iniziati i violenti scontri ieri
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Leader Hezbollah: "L'Idf ha violato 1.350 volte il cessate il fuoco"
Le Forze di Difesa israeliane hanno violato in 1.350 occasioni il cessate il fuoco concordato due mesi fa e che avrebbe dovuto vedere domenica scorsa la conclusione del ritiro delle forze dell'Idf dal sud del Libano, poi rimandata al 18 febbraio. A dichiararlo è stato il leader di Hezbollah Naim Qasem: "Noi siamo decisi a rispettare l'accordo, mentre Israele lo ha violato 1.350 volte", ha denunciato Qasem in un discorso.
"L'aggressore ha chiesto di porre fine alla sua aggressione a determinate condizioni e noi abbiamo accettato perché non volevamo la guerra e non abbiamo deciso di iniziarla. Abbiamo accettato l'accordo di cessate il fuoco perché lo Stato ha deciso di proteggere i suoi confini e di espellere Israele", ha aggiunto Qasem, che ha esortato la leadership libanese ad ‘adempiere ai suoi doveri e a mettere alla prova la sua capacità a livello politico’.
Tuttavia, pur incoraggiando la nuova leadership politica libanese a farsi avanti, Qasem ha affermato che, alla luce delle “violazioni dell'accordo” da parte di Israele, il Libano "ha bisogno della resistenza" di Hezbollah.
Gaza, lunga marcia degli sfollati verso nord della Striscia

Ben Gvir: "Migrazione volontaria unica soluzione per Gaza"
Imporre una "migrazione volontaria" alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza è "l'unica soluzione" per porre fine al conflitto nell'enclave. Lo ha sottolineato il leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit ed ex ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Ben Gvir.
"Incoraggiare la migrazione è l'unico modo per raggiungere una soluzione per tutto il resto e per raggiungere la tranquillità per lo Stato di Israele e i residenti di Gaza. Invito il mondo arabo a raggiungere un accordo su cosa fare con i residenti di Gaza e per lasciarli tornare nei loro Paesi", ha detto l'ex ministro, che si è dimesso dal governo Netanyahu in polemica per l'accordo sul cessate il fuoco.
Secondo quanto riferito dal Times of Israel, Ben Gvir ha anche espresso la speranza che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "possa realizzare la sua proposta e trasferire parte della popolazione di Gaza in Giordania ed Egitto, temporaneamente o permanentemente".
Turchia accoglierà detenuti palestinesi scarcerati in cambio di ostaggi
La Turchia è disposta ad accogliere i detenuti palestinesi che saranno scarcerati dalle prigioni israeliane in cambio degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente del Qatar Alaraby. La loro destinazione originaria era Gerusalemme Est, ricorda il Jerusalem Post.
Leader Hezbollah: "Cessate il fuoco è una vittoria"
"Il nemico israeliano non è stato in grado di seminare discordia tra le diverse confessioni in Libano" e "noi abbiamo accettato, con lo Stato libanese, il cessate il fuoco. Questa è stata una vittoria". Lo ha affermato il leader di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso trasmesso in tv dai media libanesi.
"C'era un piano israeliano per eliminare Hezbollah, ma siamo tornati con forza", ha detto Qassem, sottolineando che "Israele si è comportato come un criminale di guerra ed è riuscito a recuperare i suoi prigionieri solo con un accordo con la resistenza palestinese (Hamas, ndr)".
Delegazione Hamas al Cairo per attuazione accordo
Una delegazione di Hamas è arrivata nella capitale egiziana Il Cairo per discutere l'attuazione dell'accordo con Israele sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo fa sapere Hamas in una nota.
Unicef: "350 camion d'aiuti a Gaza in una settimana"
L'Unicef ha accelerato la distribuzione di forniture e servizi ai bambini della Striscia di Gaza, con oltre 350 camion entrati nella prima settimana del cessate il fuoco. I camion, pieni di acqua, kit igienici, trattamenti contro la malnutrizione, vestiti pesanti, teloni e altri aiuti umanitari fondamentali, sono entrati dai valichi sia a nord che a sud della Striscia di Gaza e sono stati distribuiti con i partner alle famiglie che ne hanno bisogno. "I nostri team stanno lavorando 24 ore su 24 per aumentare l'assistenza umanitaria, di cui c'è un disperato bisogno, soprattutto nelle aree non raggiunte prima del cessate il fuoco a causa di problemi operativi o restrizioni - ha detto la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell -. Le squadre dell'Unicef continuano a incontrare bambini in condizioni di disperato bisogno. Il cessate il fuoco ha dato un po' di sollievo, ma le famiglie stanno tornando in aree completamente distrutte. Le cicatrici fisiche ed emotive sono profonde". L'Unicef punta a consegnare 50 camion al giorno in questa prima fase del cessate il fuoco e ha centinaia di pallet con aiuti pre posizionati ai confini della Striscia di Gaza, e altri sono in arrivo, dando priorità agli aiuti che le comunità locali e i partner umanitari hanno identificato come più urgenti. servizi igienico-sanitari e la nutrizione, si sta intensificando sul campo. "Questo cessate il fuoco offre una finestra di ripresa iniziale che speriamo apra la strada a una pace a lungo termine - ha concluso Russell -.È fondamentale che il rinnovato flusso di aiuti sia sostenuto e che agli operatori umanitari sia garantito un accesso sicuro e senza ostacoli per contribuire a soddisfare l'enorme livello di bisogno".
A Gaza il bilancio della guerra è arrivato a 47.317 morti
Il ministero della Sanità del governo di Hamas ha dichiarato che la guerra nella Striscia di Gaza ha provocato 47.317 vittime, un bilancio di morti che è aumentato nonostante il cessate il fuoco dopo la scoperta di nuovi corpi sotto le macerie. Nelle ultime 24 ore sono stati portati negli ospedali del territorio palestinese 11 corpi, nove dei quali sono stati scoperti dopo l'inizio della tregua, il 19 gennaio. Gli altri due corpi erano di persone morte di recente, ha aggiunto il ministero senza specificare la causa del decesso. La guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese ha causato anche 111.494 feriti.
Delegazione Hamas al Cairo per discutere fine guerra a Gaza (2)
A guidare la delegazione di Hamas arrivata al Cairo è Muhammad Darwish, capo del Consiglio della Shura del gruppo. Previsto un incontro con la leadership egiziana e con i detenuti di Hamas rilasciati sabato dalle carceri di Israele in cambio della liberazione delle 4 soldatesse in ostaggio e trasferiti in Egitto.
Della delegazione di Hamas fanno parte anche Khaled Mashaal, Khalil al-Haya, Zaher Jabarin, Nizar Udallah, Muhammad Nasr e Razi Hamad.
Netanyahu: "Combattere l'antisemitismo ovunque, anche nella Cpi"
"In occasione della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto, invito tutte le nazioni civili a contrastare l'antisemitismo ovunque si manifesti: nei campus universitari, nelle strade delle città o nei forum internazionali come la Cpi". Lo scrive su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu che in occasione del Giorno della Memoria attacca la corte dell'Aja che ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, accusandolo di crimini di guerra. "Fondata all'ombra dell'Olocausto, la Cpi si è disonorata con attacchi antisemiti contro Israele. Hamas sono i nuovi nazisti e noi siamo impegnati a sconfiggerli una volta per tutte", ha scritto il leader israeliano. "Lo Stato ebraico sarà sempre un rifugio sicuro per gli ebrei di tutto il mondo".
Delegazione Hamas al Cairo per discutere fine guerra a Gaza
Una delegazione di Hamas è arrivata oggi al Cairo per discutere l'applicazione dell'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di come possa portare alla fine della guerra. Lo ha dichiarato Hamas in una nota.
Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO
L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE IMMAGINI
Kallas: "Spostare palestinesi? Ue per soluzione a due Stati"
"Penso che il popolo palestinese abbia sofferto, sofferto molto e sia gli israeliani che i palestinesi meritano davvero la pace in questo momento. Abbiamo il cessate il fuoco in atto, ma richiede anche che vengano intrapresi i prossimi passi in modo che la pace sia permanente, che ci sia stabilità e pace nella regione e che, dal nostro punto di vista, richieda la soluzione dei due stati e che i due stati siano più eguali. Ed è per questo che l'Unione europea sta supportando anche l'Autorità nazionale palestinese per gli aiuti umanitari per Gaza, in modo che tutti i servizi siano forniti alle persone bisognose sul posto. Questo è il nostro approccio". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri, rispondendo a una domanda sulla proposta del presidente americano, Donald Trump, di trasferire i palestinesi in Egitto e in Giordania.
Idf conferma: "Ucciso un capo di Hamas in Cisgiordania"
L'Idf conferma di aver effettuato un attacco con droni nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, uccidendo il capo locale di Hamas mentre estendeva le sue operazioni in Cisgiordania. In una dichiarazione congiunta Idf e Shin Bet - sottolineano i media israeliani - affermano di aver colpito Ihab Abu Atwi, ucciso nell'attacco insieme ad un altro esponente palestinese. Secondo l'Idf, Abu Atwi è stato coinvolto in numerosi attacchi contro gli israeliani, tra cui un attentato contro un'auto nel luglio 2024 in cui sono rimaste ferite tre persone. Nella dichiarazione si afferma che ingenti forze sono entrate in città, ampliando l'operazione iniziata la settimana scorsa a Jenin mentre l'Idf ha pubblicato un video dell'attacco con i droni.
Gaza, sono 300 i camion di aiuti provenienti dall'Egitto
E' salito a 300, tra cui 14 cisterne di carburante, il numero di camion carichi di aiuti umanitari destinati ad entrare a Gaza attraverso i valichi di Nitzana e Kerem Shalom in provenienza dall'Egitto. Lo riferisce l'ufficio stampa del governo egiziano con un messaggio diffuso al Cairo.
Esteri-Difesa: "Entro fine mese invio 7 carabinieri per missione Eubam-Rafah" (2)
Il Covi sta già predisponendo tutte le misure necessarie per assicurare la piena operatività del contingente e il successo della missione. La partecipazione italiana a questa iniziativa riflette il costante impegno del nostro Paese nella promozione della stabilità e della solidarietà internazionale, in linea con i valori fondamentali dell’Unione Europea e del diritto umanitario.
Esteri-Difesa: "Entro fine mese invio 7 carabinieri per missione Eubam-Rafah"
Il Consiglio affari esteri dell’Unione Europea ha annunciato oggi la riattivazione, approvata dal Comitato Politico e di Sicurezza, della missione Eubam-Rafah, conosciuta come European Union Border Assistance Mission, presso il valico di Rafah. La missione è stata avviata su richiesta di Israele e dell’Autorità Palestinese, con il pieno sostegno dell’Egitto.
La decisione di procedere al ridispiegamento della missione civile Eubam-Rafah rappresenta una misura concreta per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’obiettivo primario è di coordinare e facilitare il transito giornaliero fino a 300 feriti e malati, garantendo assistenza e protezione a persone vulnerabili in un contesto di emergenza umanitaria, si legge in una nota congiunta della Farnesina e del ministero della Difesa.
La riattivazione di Eubam-Rafah è stata fortemente sostenuta dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che, grazie al lavoro congiunto dei rispettivi Dicasteri, hanno disposto l’invio di un contingente di personale dei Carabinieri entro la fine di gennaio. Questo personale sarà integrato nella Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor), a supporto della missione. L’Italia parteciperà con 7 Carabinieri, dispiegati all’interno della missione Eubam, che si aggiungeranno ai 2 italiani già presenti nella missione, e si farà inoltre carico del trasporto in teatro dell’intero contingente della Forza di Gendarmeria europea attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa (Covi), che coordinerà il trasferimento e il dispiegamento nell’area di militari della Guardia Civil spagnola e di gendarmi francesi, che si uniranno alla forza internazionale.
Palestinesi verso nord Gaza sotto scanner in cerca di armi
Centinaia di migliaia di palestinesi sfollati in viaggio per tornare a nord della Striscia di Gaza hanno attraversato posti di blocco in una zona centrale dell'enclave dove alcuni scanner controllano se ci sono armi nascoste in auto e veicoli. Secondo testimoni citati da Reuters online, i controlli sono eseguiti da contractor egiziani con l'aiuto di una società di sicurezza privata statunitense, anche se non ci sono state segnalazioni di cittadini statunitensi sul posto. I posti di blocco sembrano essere gestiti da personale di sicurezza egiziano. I membri del team di ispezione indossano giacche nere con la scritta "Comitato egiziano-qatariota". Ai checkpoint è presente anche personale di sicurezza egiziano armato e in uniforme, in piedi, lontano dall'area di controllo principale. Quando i veicoli si avvicinano, tutti i passeggeri scendono, lasciando solo l'autista dell'auto che passa in un punto di ispezione dove viene controllata da uno scanner in cerca di armi ed esplosivi. L'intero processo per ogni veicolo dura pochi minuti, secondo i testimoni. Lungo le strade su entrambi i lati del posto di blocco, nel cosiddetto corridoio di Netzarim, la polizia di Hamas mantiene l'ordine, mentre unità di genieri dotate di cani antidroga controllano la strada alla ricerca di ordigni inesplosi. Secondo l'accordo di cessate il fuoco, solo le persone disarmate potranno tornare a nord, e l'esercito israeliano ha avvertito i cittadini di Gaza di non portare armi con sé e di non avvicinarsi alle truppe israeliane.
Tajani: "La missione Eubam a Rafah è di grande importanza"
La missione Eubam a Rafah "secondo me è di grande importanza, anche simbolica: c'è una presenza europea nel momento in cui c'è il cessate il fuoco per verificare il passaggio in quel valico e ci saranno i carabinieri italiani e a breve inizierà la missione. Mi auguro che possa, come probabile, esserci anche una presenza della polizia dell'Anp, che guarda caso è anche formata dai nostri Carabinieri". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Affari Esteri dei 27. Il ripristino della missione è "un passo avanti", ha ribadito Tajani, che sull'inizio delle attività ha spiegato che sarà "questione di qualche giorno".
Media: "Controllo armi su abitanti che rientrano a Gaza"
I palestinesi che rientrano nelle loro case nel nord di Gaza vengono sottoposti a controlli al loro ingresso nella zona per verificare la presenza di armi. Lo hanno riferito dei testimoni. I posti di blocco nel cosiddetto Corridoio Netzarim, una striscia di terra al centro di Gaza occupata da Israele dall'inizio dell'attuale conflitto, sono gestiti da appaltatori egiziani con l'aiuto di una societa' di sicurezza privata statunitense, scrive il Guardian. I passeggeri sono fatti scendere ai veicoli che attraversano il corridoio e indirizzati verso un punto di controllo drive-in. Successivamente, uno scanner controlla ogni veicolo per individuare eventuali armi o esplosivi: l'intera procedura dura solo pochi minuti.