A Natale il neopresidente eletto Donald Trump aveva manifestato il suo interesse per il Canada, come già nel 2019, e la Groenlandia. "Diventando il 51° Stato degli USA, le tasse canadesi verrebbero tagliate di oltre il 60% e il volume d'affari delle attività raddoppierebbe immediatamente"
A meno di due settimane dalla cerimonia di insediamento, e dopo l’uscita di scena del premier canadese justin Trudeau, Donald Trump continua a "corteggiare" il Canada. “Molte persone in Canada vorrebbero essere il 51° stato. Gli Stati Uniti non possono più sopportare l'enorme disavanzo commerciale e i sussidi di cui il Canada ha bisogno per rimanere a galla. Justin Trudeau lo ha capito e si è dimesso”, scrive Trump sul social network Truth commentando l'annuncio delle dimissioni del premier canadese. Trump delinea esplicitamente i vantaggi che il Canada avrebbe se si unisse agli Stati Uniti “Non ci sarebbero dazi, le tasse scenderebbero e sarebbero completamente sicuri dalle minacce delle navi russe e cinesi che, costantemente, li circondano. Insieme”, conclude, che grande nazione saremmo”. Secondo il neopresidente eletto, le tasse per i cittadini canadesi sono decisamente troppo alte ma, diventando il 51° Stato degli USA, verrebbero tagliate di oltre il 60%. Il volume d'affari delle attività, inoltre, raddoppierebbe immediatamente.
La Groenlandia
Uno degli altri obiettivi di Donald Trump riguardo la politica estera è l’isola della Groenlandia, considerata fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti. Proprio per questo motivo, il figlio maggiore del presidente, ha intenzione di visitare il territorio autonomo appartenente alla Danimarca: “Abbiamo preso atto della visita prevista in Groenlandia di Donald Trump jr. e dal momento che non è una visita ufficiale americana, non abbiamo altri commenti da fare”, è la posizione del ministero degli Esteri danese. Prima di Natale, Trump aveva affermato: “Per l'obiettivo della libertà e della sicurezza nazionale nel mondo, gli Stati Uniti ritengono che la proprietà ed il controllo della Groenlandia sono un'assoluta necessità”. L’isola dell’Artico non sembra entusiasta delle intenzioni del presidente, tant’è che comunica di “non essere in vendita”, come già affermato nel 2019, quando lo stesso Trump aveva fatto analoghe dichiarazioni. Non è chiaro quando sia prevista la visita di Trump jr: si sa che il premier della Groenlandia era atteso mercoledì a Copenaghen da re Frederik X, ma ha rinviato il viaggio per ragioni di agenda. Ci furono già altri tentativi da parte degli Stati Uniti di acquisire il territorio nei decenni passati: la Groenlandia, infatti, è ricca di giacimenti di oro, argento, rame e uranio, oltre a potenziali riserve petrolifere nella piattaforma offshore. Ma anche Russia e Cina hanno messo gli occhi sulle risorse dell'isola che si trova in una posizione strategica.