Dopo tredici anni di attesa i due stati sono diventati membri a pieno titolo dell'area di libera circolazione Schengen
La Romania e la Bulgaria sono diventate membri a pieno titolo dell'area Schengen (la zona di libera circolazione che coinvolge la maggior parte dei paesi dell’Unione) ponendo fine a oltre 13 anni di attesa. L'espansione dell'area senza frontiere a 29 membri arriva dopo che i due Paesi dell'Europa orientale sono stati parzialmente inclusi nella zona Schengen a marzo, eliminando i controlli di frontiera nei porti e negli aeroporti. Le due nazioni diventano così membri a pieno titolo dell'area di libera circolazione che consente a più di 400 milioni di persone di spostarsi liberamente senza sottoporsi ai controlli di frontiera.
Iter complicato
Il percorso politico per arrivare a questo risultato è stato molto complicato, per via dell’opposizione di alcuni paesi. Bulgaria e Romania fanno parte dell’Unione Europea dal primo gennaio del 2007 e avevano completato i requisiti tecnici per l’adesione all’area Schengen nel 2011, ma per entrarci hanno dovuto aspettare tredici anni. L’ingresso dei due paesi nell’area era stato inizialmente bloccato dal veto dell’Austria per il timore che attraverso i loro confini – in particolare quello tra Turchia e Bulgaria – potesse passare un gran numero di persone migranti intenzionate a entrare in Europa.
Approfondimento
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L'area Schengen
L’area Schengen è stata creata nel 1995 in seguito alla convenzione che prende il nome dal nome del paese del Lussemburgo in cui fu firmata. E' la più grande area internazionale per la libera circolazione delle persone al mondo. Nell’area Schengen vivono circa 445 milioni di persone, di 29 paesi: 25 sono membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, a cui si aggiungono Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. I due paesi dell’Unione che non ne fanno parte sono invece l’Irlanda e Cipro