Ancora ospedali nella Striscia di Gaza trasformati, secondo Israele, in un centro di comando di Hamas e quindi entrati nel mirino dell'esercito. Dopo aver arrestato centinaia di persone all'ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia, nelle ultime ore l'Idf ha prima colpito l'ospedale al-Ahli a Gaza City e poi l'al-Wafaa, nella parte occidentale della città, provocando in quest'ultimo caso la morte di almeno sette persone e il ferimento di diverse altre. In Siria 11 morti in un raid israeliano vicino Damasco
Ong, 11 morti in un raid israeliano vicino Damasco
Undici persone sono morte - la maggior parte delle quali civili - a seguito di una potente esplosione di un deposito di armi dell'ex regime vicino alla città industriale di Adra, a nordest di Damasco. Lo riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani aggiungendo che "si ritiene che l'esplosione sia stata causata da un nuovo attacco aereo israeliano sul territorio siriano come parte degli sforzi di Israele per distruggere l'intera scorta di armi detenuta dall'ex regime" di Assad.
Idf, lanciati 5 razzi verso Sderot, 2 intercettati
Cinque razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza settentrionale verso la città meridionale di Sderot. Lo rende noto l'Idf che aggiunge che due sono stati intercettati, mentre gli altri tre hanno apparentemente colpito aree aperte. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti o danni gravi, riporta Times of israel.
"Food for Gaza", nuova distribuzione aiuti italiani
Continua la distribuzione di alimentari e medicinali alla popolazione palestinese con l'iniziativa del governo italiano "Food for Gaza". Il 27 e il 28 dicembre sono state fornite alla popolazione di Gaza, a cura di Rahma Worldwide, 19 tonnellate di aiuti alimentari italiani, donati da aziende aderenti a Coldiretti e Confagricoltura. Gli aiuti sono arrivati in aereo ad Amman. Il ministro Antonio Tajani ha ringraziato chi partecipa al progetto della Farnesina assieme alle organizzazioni della società civile italiana: "L'Italia vuole essere protagonista di solidarietà, per alleviare le sofferenze di chi soffre per questa guerra. Continueremo con la nostra assistenza alla popolazione civile mentre invitiamo le parti a raggiungere un accordo che permetta di liberare gli ostaggi ad aiutare massicciamente chi è stato colpito in questi mesi dalle operazioni militari", ha detto il ministro.
Idf a Unifil: evitate di pattugliare la zona di Taybe
L'esercito israeliano ha informato la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) "che la sicurezza delle forze di pace non può essere garantita nelle vicinanze di Taybe e che le pattuglie dovrebbero evitare questa zona". Lo riferiscono diversi media libanesi cintando Kandice Ardiel, vicedirettrice dell'ufficio stampa dell'Unifil. "La sicurezza delle forze di pace è una priorità assoluta e non faremo nulla che possa esporle a rischi inutili", ha sottolineato Ardiel, che ha, d'altro canto, ricordato all'esercito israeliano che, ai sensi della risoluzione 1701, è necessario garantire la sicurezza e la libertà di movimento dei soldati delle Nazioni Unite in tutta l'area delle operazioni nel sud del Libano. A Taybe, l'Unifil ha una base.
Siria, Al Jolani: "Elezioni forse tra quattro anni"
Potrebbero essere necessari fino a quattro anni per il regolare svolgimento di elezioni in Siria. Lo ha detto il leader de facto, al Jolani, nome di battaglia di Ahmed al-Sharaa, in un'intervista ad Al Arabiya. E' la prima volta che il leader islamista parla di un possibile calendario per le elezioni dalla caduta del regime di Bashar al-Assad. La stesura di una nuova costituzione potrebbe richiedere fino a tre anni, ha detto al Jolani, e circa un anno prima che i siriani vedano cambiamenti drastici. Al Jolani ha assicurato che il suo gruppo, Hayat Tahrir al Sham, sarà sciolta per dare vita a una tavolo permanente di dialogo nazionale. Al Jolani ha anche cercato di rassicurare Mosca sulle intenzioni del suo governo: la Siria, ha detto, ha interessi strategici con la Russia e che le relazioni tra i due Paesi dovrebbero servire interessi comuni. Ha anche detto di sperare che la prossima amministrazione Trump revochi le sanzioni imposte a Damasco.
Colpito l'ospedale Al Wafaa a Gaza, almeno 7 morti
Almeno sette persone sono rimaste uccise questa mattina quando Israele ha colpito l'ospedale al-Wafaa nella parte occidentale di Gaza City, dopo aver attaccato l'ospedale Ahli, nella stessa zona. Lo scrive Al Jazeera online citando la Protezione civile di Gaza
Ministero Salute: a Gaza 30 morti in 24 ore
Nella Striscia di Gaza almeno 30 persone sono state uccise in 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.514. Il bilancio aggiornato è stato diffuso dal ministero della Salute nella Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas. Il ministero ha anche affermato che almeno 108.189 persone sono state ferite in più di 14 mesi di guerra tra Israele e Hamas, innescata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.
Siria: Ong, 300 arresti tra sostenitori ex regime Assad
In Siria quasi 300 persone legate all'ex regime del dittatore Bashar al-Assad sono state arrestate in pochi giorni dalle forze di sicurezza delle nuove autorità. Lo ha riferito Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per Diritti umani (Osdh), in merito alle operazioni di sicurezza contro le "milizie" di al-Assad, attuate negli ultimi giorni.
Senza fornire cifre, l'agenzia ufficiale Sana ha riferito, giovedì e sabato, di "arresti" contro "membri delle milizie di Assad", nella provincia di Hama o in quella di Latakia, sulla costa occidentale, dove un'operazione ha permesso il sequestro di "armi e munizioni". Le forze di sicurezza del nuovo potere insediato dai ribelli islamici hanno lanciato quattro giorni fa una vasta operazione contro le "milizie" dell'ex dittatore. "In meno di una settimana, quasi 300 persone sono state arrestate, a Damasco e nei suoi sobborghi, nelle regioni di Homs, Hama, Tartous, Latakia e persino Deir Ezzor", ha detto l'Osdh. Tra gli arrestati ci sono "informatori degli ex servizi di sicurezza del regime, uomini armati fedeli al regime e filo-iraniani, soldati e ufficiali di basso grado, che hanno dimostrato di aver commesso omicidi e atti di tortura", ha precisato Abdel Rahmane. "La campagna e' ancora in corso, ma nessuna personalita' di rilievo e' stata arrestata", ha ancora detto, a eccezione del generale Mohammed Kanjo Hassan, capo della giustizia militare sotto al-Assad che, secondo gli attivisti, ha condannato migliaia di condanne a morte dopo rapidi processi contro i detenuti del carcere di Saydnaya.
Israele, violenze fisiche e sessuali su ostaggi a Gaza
Gli ostaggi rilasciati da Gaza hanno subito violenze fisiche e sessuali. A riferirlo in un rapporto trasmesso alle Nazioni Unite è il ministero della Sanità israeliano, stilato sulla base di testimonianze di ostaggi rilasciati lo scorso anno dalla Striscia di Gaza, compresi bambini. Gli ex ostaggi hanno raccontato di essere stati bruciati, picchiati, privati di acqua e cibo o abusati sessualmente dai loro rapitori. Lo studio dovrà essere consegnato questa settimana ad Alice Jill Edwards, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, ha annunciato il ministero della Sanità israeliano in una dichiarazione odierna. "L'Onu conosce i fatti. Ha l'obbligo morale di fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che gli ostaggi ritornino a casa immediatamente", ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog. "Uno degli ostaggi rilasciati afferma di aver subito abusi sessuali da parte di un terrorista di Hamas sotto la minaccia di una pistola", si legge nel rapporto. "Alcune donne hanno testimoniato di essere state legate ai letti mentre i loro rapitori guardavano." Israele ha gia' pubblicato rapporti e testimonianze sulle condizioni di prigionia degli ostaggi, alcuni dei quali denunciano abusi sessuali, che il movimento islamico palestinese Hamas ha sistematicamente respinto. "Gli orrori subiti dagli ostaggi rivelano al mondo la brutalità del nemico che Israele deve affrontare", ha commentato il ministro della Sanità israeliano, Uriel Busso, invitando la comunità internazionale a "aumentare la pressione su Hamas" per il rilascio degli ostaggi ancora detenuti.
Wafa, quinto bimbo morto per il gelo a Gaza, grave gemello
Un neonato è morto questa mattina a Gaza a causa del freddo e delle temperature in calo, segnando il quinto decesso in simili circostanze in meno di una settimana. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Il neonato, identificato come Jumaa Al-Batran, aveva solo un mese e un fratellino gemello, Ali, le cui condizioni sono peggiorate a causa del gelo. I due vivevano in una tenda a Deir al-Balah, nella parte centrale di Gaza. Secondo fonti mediche, le temperature gelide hanno causato la morte di altri 4 neonati negli ultimi giorni, di età compresa tra 4 e 21 giorni.
Raid Idf su ospedale Ahli e Gaza, colpito il sud Libano
Nelle ultime ore, l'esercito israeliano ha continuato a lanciare attacchi aerei mortali in tutta la Striscia di Gaza, uccidendo almeno tre persone nella parte settentrionale di Gaza City. E' stato colpito dall'artigleria anche l'ospedale arabo al-Ahli, l'unico di Gaza City. Un attacco israeliano a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, ha ucciso una coppia nella loro casa, provocando un incendio e ferendone diverse altre. Una persona è stata uccisa in un attacco di droni israeliani a Nuseirat, nella parte centrale di Gaza e attacchi vengono segnalati anche a Jabalia, nel nord della Striscia. Intanto diversi gruppi umanitari internazionali chiedono a Israele di rilasciare immediatamente il dottor Hussam Abu Safia, direttore di Kamal Adwan, arrestato durante l'attacco lanciato venerdi' e concluso ieri, con la cattura di 240 persone definite "terroristi" dagli israeliani. Nel contempo, i bombardamenti proseguono anche nel Libano meridionale, come riferito dalla National News Agency (Nna), colpendo citta' e villaggi, in violazione di un cessate il fuoco concordato con Hezbollah il mese scorso. I raid israeliani hanno comportato anche una "violenta operazione di bombardamento" su aree tra le città di Markaba e Rab Thalathine nel distretto di Marjayoun, ha riferito la Nna. Le truppe di terra israeliane hanno invaso Qantara e Taybeh e hanno bruciato diverse case sul posto, ha aggiunto la stessa fonte, citando l'esercito libanese. L'agenzia Anadolu afferma che le forze israeliane hanno violato l'accordo di cessate il fuoco piu' di 300 volte da quando è entrato in vigore un mese fa. Secondo fonti d'informazione concordanti, i leader israeliani stanno valutando la possibilità di mantenere l'occupazione militare delle aree oltre la scadenza del cessate il fuoco, di 60 giorni.
Ufficio Netanyahu: accordo limitato con Hamas è "bugia"
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto un rapporto dei media secondo cui il suo governo e Hamas avrebbero potuto concordare un accordo di tregua "limitato", come gesto di buona volontà prima dell'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Un rapporto del canale israeliano 12 aveva affermato che entrambe le parti erano interessate a un accordo piu' ristretto, in tempo per l'insediamento di Trump il 20 gennaio, senza fornire ulteriori dettagli. L'ufficio di Netanyahu ha definito il rapporto "una bugia completa". Anche il quotidiano Times of Israel ha citato un diplomatico arabo di alto rango non identificato che ha negato il rapporto. Dopo che i colloqui su un accordo a Gaza sono ripresi all'inizio di questo mese, il governo israeliano e Hamas si sono scambiati la colpa questa settimana per la mancanza di una svolta.
Media, 'continuano i raid israeliani sul Libano meridionale'
Raid israeliani sono stati segnalati ieri sera sulle città e sui villaggi del Libano meridionale, in violazione di un cessate il fuoco concordato con Hezbollah il mese scorso. Lo afferma la National News Agency (Nna) del Libano. Gli attacchi includevano una "violenta operazione di bombardamento" sulle aree tra le città di Markaba e Rab Thalathine nel distretto di Marjayoun, ha riferito la Nna. Le truppe di terra israeliane hanno anche invaso Qantara e Taybeh e hanno bruciato diverse case lì, secondo l'esercito libanese. L'agenzia Anadolu afferma che le forze israeliane hanno violato l'accordo di cessate il fuoco più di 300 volte da quando è entrato in vigore un mese fa.
Macron preme per aiuti umanitari massicci a Gaza
Il presidente francese Emmanuel Macron insiste sulla "necessita' urgente" di "aiuti umanitari massicci" a Gaza, dove la popolazione sta affrontando una "situazione catastrofica" e "perdite umane intollerabili". Lo ha rifesce l'Eliseo in un comunicato stampa. E' "più urgente che mai, dopo quindici mesi di conflitto, garantire il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, stabilire un cessate il fuoco permanente e consentire agli aiuti umanitari di raggiungere i gazesi in modo massiccio", ha dichiarato Macron durante le conversazioni telefoniche con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi sabato e con il re giordano Abdullah II venerdi'. Ieri Israele ha dichiarato di aver preso di mira un centro di comando palestinese di Hamas in un ospedale chiave nel nord della Striscia di Gaza e ha confermato l'arresto del direttore dell'ospedale. L'ospedale Kamal Adwan era l'ultimo ospedale importante ancora in funzione nel nord del territorio palestinese, devastato da oltre un anno di guerra tra Israele e il movimento islamista Hamas.
Wafa, 36 palestinesi uccisi oggi nei raid israeliani su Gaza
Almeno 36 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani su Gaza di ieri, la maggior parte dei quali nelle zone settentrionali della Striscia. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche di Gaza. Secondo l'agenzia, diversi palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti questa sera nei raid israeliani su Gaza City e Khan Younis.