Siria, proteste per video con attacco a santuario alawita. Le autorità: “Immagini vecchie”

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In diverse città è scoppiato il malcontento dopo che sui social si è diffuso un filmato che mostrerebbe un attacco a un luogo sacro della minoranza alawita ad Aleppo. Si registrano disordini a Tartous, Jableh, Latakia, Homs e Banias. Un manifestante alawita è stato ucciso a Homs dalle forze sicurezza. Secondo il Ministero dell'Interno il video sarebbe “vecchio" e "risale al momento della liberazione" della città da parte dei ribelli all'inizio di questo mese: ripubblicarlo ha contribuito a "fomentare conflitti"

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Diverse manifestazioni sono scoppiate in Siria dopo che sui social si è diffuso un video che mostrerebbe un attacco a un santuario della minoranza alawita ad Aleppo, anche se le autorità siriane negano che si tratti di immagini recenti. Anzi: il video sarebbe “vecchio e risale al momento della liberazione" della città da parte dei ribelli all'inizio di questo mese, ha affermato una dichiarazione del Ministero degli Interni, aggiungendo che l'attacco è stato opera di "gruppi sconosciuti" e che "ripubblicare" il video ha contribuito a "fomentare conflitti" (MEDIO ORIENTE, GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Un manifestante è stato ucciso a Homs, nella Siria centrale, dopo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco per disperdere i siriani alawiti che protestavano. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani: “Un manifestante è stato ucciso e altri cinque feriti dopo che le forze di sicurezza a Homs hanno aperto il fuoco per disperdere i manifestanti", ha detto Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osdh, che ha sede a Coventry, in Gran Bretagna.

Coprifuoco a Homs

Le immagini hanno creato un effetto a cascata che ha portato la minoranza alawita - la stessa da cui proviene l'ormai ex presiedente Bashar al-Assad - a scendere in strada per protestare in varie parti del Paese. Tre testimoni sentiti dall'AFP hanno parlato di manifestazioni nelle città costiere di Tartous, Jableh e Latakia, nella Siria occidentale, dove è molto radicata la comunità alawita. Confermati raduni simili anche a Banias e Homs, dove la polizia ha dichiarato il coprifuoco dalle 18:00 (ora locale).

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