Guerra Israele e Siria, albero di Natale incendiato ad Hama, proteste dei cristiani

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Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco e in altre località siriane per protestare contro l'incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale. "Pretendiamo i diritti dei cristiani", hanno urlato i manifestanti nella capitale, diretti verso la sede del Patriarcato ortodosso. Il leader de facto della Siria, Al Jolani, ha raggiunto un accordo con gli ex capi delle fazioni ribelli per sciogliere tutti i gruppi e consolidarli sotto il Ministero della Difesa

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Zelensky: "L'Ucraina vuole sviluppare rapporti con la Siria"

"Ho incaricato il nostro Ministero degli Affari Esteri di lavorare più attivamente per stabilire tutti i contatti necessari con i rappresentanti del popolo siriano e per correggere gli errori di Assad nei confronti dell'Ucraina e dell'intera Europa": lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform, aggiungendo che "Kiev sosterrà la sicurezza alimentare della Siria". "Questo è il nostro vantaggio morale: l'Ucraina aiuta molti Paesi a garantire la normalità della vita, in particolare attraverso la sicurezza alimentare. Abbiamo bisogno che questa regione, come qualsiasi altra regione del mondo, sia stabile e pacifica", ha affermato Zelensky. Dopo la recente caduta del regime di Bashar al Assad, il 21 dicembre, "con un'operazione riuscita del Servizio di Sicurezza dello Stato e del Ministero degli Affari Esteri" di Kiev, "31 cittadini ucraini e tre cittadini siriani imparentati con cittadini ucraini, sono stati evacuati dalla Siria attraverso il Libano", scrive Ukrinform. 

Onu, saccheggiato convoglio a Gaza: persi 23 camion su 66

L'Onu ha riferito che 23 camion di aiuti, che viaggiavano in un convoglio di 66, sono stati saccheggiati e persi. Secondo quanto riferito dalla vice portavoce del segretario generale Onu, Stephanie Tremblay, citata da Al Jazeera, il convoglio del Wfp è partito domenica scorsa dal valico di Kerem Shalom attraverso il corridoio di Filadelfia recentemente approvato. I primi 35 camion sono arrivati al magazzino senza perdite ma il resto del convoglio è stato ritardato dalle truppe israeliane. La notizia del convoglio in movimento si è diffusa e sono stati attaccati e saccheggiati lungo il percorso. Dei 66 camion, 43 sono riusciti ad arrivare a destinazione mentre 23 sono andati persi a causa dei saccheggi, ha affermato Tremblay. L'organizzazione umanitaria International Medical Corps ha fatto sapere che "dei 150 pallet che stava trasportando nel convoglio, 111 sono stati saccheggiati, mentre 39 sono arrivati a destinazione indisturbati".

Siria, Turchia: "Oltre 25mila tornati in patria dopo la fine di Assad"

Oltre 25 mila siriani sono tornati in patria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad all'inizio di dicembre. Lo ha riferito la Turchia, che ha accolto tre milioni di profughi siriani negli oltre dieci anni di guerra civile nel Paese vicino. 

Assad

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Iran: "Pronti a respingere la pressione degli Usa, ma anche al dialogo"

L'Iran è pronto allo stesso momento al dialogo con gli Stati Uniti come a respingerne la pressione, ha dichiarato Kamal Kharrazi, principale consigliere della Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei. Intervistato dalla Tv libanese Al Mayadeen, Kharrazi ha detto che "Teheran determinerà le proprie azioni sulla base della politica che sarà adottata dall'amministrazione americana sotto Donald Trump. "L'Iran risponderà con reciprocità a qualsiasi azione" ostile, ha aggiunto. Domenica il consigliere alla Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, aveva consigliato alla futura amministrazione Trump di mettere in conto un accordo sul nucleare da negoziare con l'Iran, perché dopo la caduta del regime di Bashar al Assad in Siria c'è il rischio che Teheran, perdendo influenza in Medio Oriente, riveda la sua dottrina nucleare.

Pizzaballa: "A Gaza è tutto distrutto ma segno di speranza c'è"

"A Gaza è tutto distrutto, la situazione è molto grave, ma qualche segno di speranza, di vita, c'è ancora". Lo spiega il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, in un colloquio con La Stampa. Il patriarca, unico esponente straniero ad aver effettuato due visite a Gaza, glissa sulle polemiche scaturite dalle parole del Papa circa un rifiuto, poi smentito dalle autorità israeliane, del suo ingresso a Gaza. "Io alla fine sono entrato, questi sono i fatti. L'ingresso a Gaza non è mai semplice, ci sono tante questioni, di protocollo, di sicurezza e così via - racconta -. È importante restare sui fatti. Sono entrato e voglio ringraziare quelli che mi hanno aiutato. Ci sono stati dei problemi, degli ostacoli, ma ci sono state anche persone che poi hanno aiutato a risolvere e questo è quello che conta". Il Papa "è sempre stato molto chiaro. Forse non siamo abituati a un Papa che non usa molte sfumature. Ha chiesto la fine della guerra, di questa come di tutte le altre, chiedendo la liberazione degli ostaggi - prosegue -. Lo ha detto parecchie volte. E ha anche condannato in maniera chiara la reazione considerata sproporzionata. Questa guerra come tutte le guerre è molto crudele ed ha avuto e ha un impatto molto forte su tutto e su tutta la popolazione".   "È chiaro che noi come Chiesa cerchiamo di aiutare il più possibile, ma senza un cambiamento nella prospettiva politica sarà molto difficile avere un'influenza determinante sul sentimento della popolazione", conclude. 

Gaza

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In Iran liberata su cauzione cantante che si esibì senza velo

La cantante iraniana Parastoo Ahmadi, arrestata con quattro membri della sua band in seguito alla diffusione di un suo concerto virtuale l'11 dicembre su YouTube, nel quale non indossava il velo islamico prescritto (hijab), è stata scarcerata dietro al pagamento di una cauzione. La musicista è stata accusata di "violazione delle norme islamiche e sociali". La cantante 27enne è apparsa nell'aula del Tribunale morale del distretto 38 di Teheran, dove le sono state formalizzate le accuse e dove si è guadagnata la libertà provvisoria, fino al processo, pagando l'equivalente in rial di 37.000 euro circa. Scarcerati dietro cauzione anche due dei musicisti della sua band. 

Al-Jazeera, colpi di artiglieria di Israele contro ospedale di Gaza

Al Jazeera riporta di colpi di artiglieria israeliana contro il terzo piano dell'ospedale Al Awda, situato nel campo profughi assediato di Jabaliya, nel nord di Gaza. Sempre l'emittente qatarina riferisce che le truppe israeliane stanno costringendo feriti e malati a lasciare l'ospedale indonesiano nella vicina Beit Lahiya, mentre continuano ad attaccare l'ospedale Kamal Adwan, nella stessa città.

Guerra Medio Oriente, Netanyahu: "Progressi nei negoziati". VIDEO

Siria, proteste a Damasco dopo l'incendio dell'albero di Natale

Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale.

"Pretendiamo i diritti dei cristiani", urlano i manifestanti mentre marciano attraverso la capitale siriana verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere Bab Sharqi.

Le proteste si verificano poco più di due settimane dopo che una coalizione armata guidata dagli islamisti ha rovesciato il governo di Bashar al-Assad, che si era presentato come il protettore delle minoranze nel paese a maggioranza sunnita.

Katz: "Israele è responsabile dell'uccisione di Haniyeh a Teheran"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato per la prima volta che Israele è responsabile dell'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran. 

Parlando a un evento in onore dei coordinatori della sicurezza di Israele, Katz ha anche lanciato un severo avvertimento agli Houthi dello Yemen: "Li colpiremo duramente, distruggeremo la loro infrastruttura strategica e decapiteremo la loro leadership, proprio come abbiamo fatto con Haniyeh, Sinwar e Nasrallah a Teheran, Gaza e Libano. Lo stesso accadrà a Hodeidah e Sanaa".

Israele estende lo stato d'emergenza a dicembre 2025

Il parlamento monocamerale israeliano (Knesset) ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza del Paese fino al 16 dicembre 2025, in conformità con le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Lo riportano i media locali. Ventinove parlamentari hanno votato a sostegno della risoluzione, mentre sette contro. Lo stato d'emergenza consente al gabinetto di emanare regolamenti che scavalcano la legislazione della Knesset. Il parlamento israeliano ha votato anche l'approvazione definitiva di un disegno di legge che aumenta il tetto del deficit del Paese al 7,7% del Pil e amplia di 9 miliardi il bilancio 2024 per coprire le spese per la difesa. 

Israele, ok della Knesset per l'aumento del bilancio 2024: più soldi per la difesa

La Knesset ha votato l'approvazione definitiva a un disegno di legge che aumenta il limite del deficit di Israele e amplia il bilancio del 2024 per coprire le spese per la difesa. Il disegno di legge è passato in seconda e terza lettura con 62 voti favorevoli e 52 contrari. La legge aumenta il limite del deficit di Israele al 7,7% del prodotto nazionale lordo, dall'attuale 6,6%. L'innalzamento consentirà al governo di aggiungere circa 33 miliardi di shekel (9 miliardi di dollari) al bilancio del 2024, con la stragrande maggioranza di quei fondi destinati alla spesa per la difesa. 

Nava cargo russa alla deriva nel Mediterraneo: "Affondata"

La nave cargo russa 'Ursa Major', inviata da Mosca per evacuare armi ed equipaggiamenti dalla Siria, ha subito un guasto al tubo del carburante del motore principale e sta andando alla deriva nel Mediterraneo al largo della Spagna. Lo riportano i siti web di monitoraggio marittimo. Secondo altre fonti non confermate l'incidente avrebbe causato un'esplosione a bordo e l'imbarcazione sarebbe già affondata, con un almeno due marinai che risultano dispersi. L'intelligence militare ucraina Hur parla da parte sua di una nave mercantile russa 'Sparta' inviata in Siria che si trovava alla deriva vicino alla costa del Portogallo. 

Wafa: "Ucciso un palestinese in raid di Israele a Tulkarem"

Un palestinese è stato ucciso in scontri con le truppe israeliane durante un raid nella città di Tulkarem in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che la vittima si chiama Fathi Saeed Awda Salem. Secondo i resoconti, sono scoppiati pesanti combattimenti quando le truppe israeliane sono entrate nel quartiere di al-Hadaida a Tulkarem durante la notte, usando bulldozer per distruggere strade, edifici e altre infrastrutture. 

Idf: "Intercettato missile lanciato dallo Yemen"

L'Idf ha reso noto che un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato prima di entrare in territorio israeliano. L'esercito ha aggiunto che sono state suonate le sirene d'allarme in tutto il centro di Israele e in alcune parti della Cisgiordania e del Negev in caso di caduta di detriti.

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO

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