Un funzionario anonimo di Hamas ha dichiarato che ci sono stati notevoli progressi nei negoziati per un rilascio graduale degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco con Israele: la richiesta di Israele durante la prima fase dell'accordo prevede il rilascio di 34 ostaggi per motivi umanitari. L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che quattro civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel corso di raid aerei israeliani sulla città di Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza
Hezbollah: funerali ufficiali di Nasrallah a inizio del 2025
Il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah prevede di organizzare, "all'inizio del 2025", un funerale ufficiale su larga scala per il suo defunto leader Hassan Nasrallah, ucciso in un massiccio attacco israeliano il 27 settembre a Beirut. Lo ha annunciato, riferisce L'Orient le Jour online, un deputato dello stesso Partito di Dio, Hassan Fadlallah. Hezbollah intende allo stesso modo organizzare una cerimonia funebre in grande stile anche per il suo presunto successore di Nasrallah, Hachem Safieddine, a sua volta ucciso da Israele in un massiccio attacco aereo nella notte tra il 3 e il 4 ottobre. "È possibile, tuttavia, che le due sepolture avvengano separatamente", Hachem Safieddine potrà essere sepolto nel sud del paese, ha indicato il deputato, mentre l'ex segretario generale dovrebbe essere sepolto nella periferia sud di Beirut. Nasrallah è stato sepolto temporaneamente in un luogo segreto, nel timore che il funerale venisse preso di mira da Israele. La data esatta non è stata ancora confermata e sarà annunciata da Naim Kassem, l'attuale numero uno del partito, "una volta ultimati i preparativi".
Netanyahu di nuovo in aula per processo corruzione
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è presentato di nuovo in aula nell'ambito del processo a suo carico per corruzione. E' la quarta udienza ed è stata rinviata a oggi: il giudice ieri ha accordato lo slittamento richiesto dai legali per "circostanze eccezionali" a causa della visita del premier sul lato siriano del Monte Hermon.
Israele, centinaia di studenti manifestano per l'accordo sugli ostaggi
Centinaia di studenti in tutto Israele hanno manifestato stamane, chiedendo un accordo per liberare i 101 ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza. Circa 200 istituti hanno preso parte alla protesta, con studenti, insegnanti e genitori che hanno bloccato le strade e fatto picchetti agli incroci, chiedendo il rilascio dei rapiti. L'iniziativa coincide con il 25esimo compleanno dell'ostaggio Matan Zangauker. "Spero che (mio figlio sarà) l'ultimo ostaggio a festeggiare un compleanno in prigionia", ha commentato la madre, Einav.
Onu, a Gaza quasi un milione di persone senza riparo questo inverno
Quasi un milione di palestinesi potrebbero rimanere senza riparo per l'inverno. Lo sostiene l'Onu che riferisce come a causa dell'ingresso limitato di materiali per la costruzione dei rifugi solo 285.000 persone tra settembre e la fine di novembre 2024 hanno ottenuto un riparo. Ciò significa che almeno 945.000 abitanti di Gaza hanno urgente bisogno di una tenda per affrontare la pioggia e il freddo dell'inverno. L'Onu riferisce che fuori da Gaza, 58.000 kit di sigillatura e più di 36.000 teloni sono già stati acquistati per coprire i bisogni di circa 400.000 persone. Ma secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha), ci vorrebbero almeno due mesi per portarli a Gaza, al ritmo attuale di 10 camion a settimana. Con l'arrivo del freddo inoltre la mancanza di coperte e vestiti caldi sta colpendo "in modo sproporzionato" i bambini che vivono in tende di fortuna, molte delle quali sono state fornite dalle agenzie umanitarie nell'ultimo anno, ma sono diventate inutilizzabili a causa dell'usura e delle inondazioni che le hanno danneggiate. In molte aree gli sfollati hanno eretto precari rifugi di fortuna sulle rovine che rischiano di crollare con l'avvicinarsi dell'inverno e della stagione delle piogge. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità la mancanza di alloggi adeguati sta aggravando i già considerevoli bisogni sanitari. Tra gennaio e novembre 2024, l'Oms ha registrato più di 1,2 milioni di casi di infezioni respiratorie acute, più di 570.000 casi di diarrea acquosa acuta e quasi 115.000 casi di sindrome da ittero acuto. Infine l'Ocha ha riferito che proprio ieri tre missioni umanitarie per portare cibo e acqua in alcune parti della Striscia di Gaza settentrionale assediata sono state ancora una volta respinte dalle autorità israeliane. L'Onu ha cercato di raggiungere queste zone assediate 40 volte: 38 tentativi sono stati respinti e due sono stati ostacolati. Dunque, ribadisce l'Onu, la situazione relativa alla consegna delle missioni nel nord rimane "estremamente difficile".
Erdogan a Macron: "Bene la riapertura dell'ambasciata in Siria"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, "ha espresso la sua soddisfazione per la decisione della Francia di riaprire la sua ambasciata in Siria", durante una conversazione telefonica con l'omologo francese, Emmanuel Macron. Il leader turco "ha aggiunto che sono stati avviati i lavori per il ritorno dei rifugiati siriani (dalla Turchia) nel loro Paese e che la comunità internazionale dovrebbe collaborare per facilitare condizioni sostenibili che consentano ai siriani di vivere lì e di lavorare per la ricostruzione" della Siria, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 45.097
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.097, di cui 38 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 107.244, secondo la stessa fonte.
Meloni: "Rimuovere le sanzioni alla Siria può avvicinare"
"Avrete letto che l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, apre alla rimozione delle sanzioni verso la Siria, un altro strumento che può essere utilizzato per avvicinare. Ma è ovvio che ci muoviamo in una situazione che a nessuno di è chiarissima". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, rispondendo al senatore di Iv Matteo Renzi.
Siria, inviato Onu: "Elezioni libere e giuste dopo la transizione"
L'inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto "elezioni libere e giuste" e assistenza umanitaria per la Siria, esprimendo la speranza di una soluzione politica nel nord-est, dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. Rivolgendosi ai giornalisti a Damasco, Pedersen ha espresso la speranza di "elezioni libere e giuste dopo un periodo di transizione", chiedendo anche "assistenza umanitaria immediata" per il Paese dilaniato dalla guerra e affermando che "speriamo di vedere una soluzione politica" nel nord-est controllato dai curdi.
Malpensa, fermato iraniano: forniva parti droni a terroristi. VIDEO
Idf dirama avviso di evacuazione per civili nel centro di Gaza
Le Idf hanno diramato un avviso di evacuazione per diversi quartieri di Bureij, nel centro di Gaza, in seguito al lancio di razzi dalla zona contro le truppe israeliane che operano nella Striscia. "Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando razzi da questa zona che è stata più volte allertata in passato", afferma il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf, pubblicando una mappa delle zone che devono essere evacuate. I civili della zona sono invitati a trasferirsi nella zona umanitaria designata da Israele, che si trova nelle vicinanze.
Bbc, Facebook ha limitato le notizie da Gaza dall'ottobre 2023
Secondo una ricerca della Bbc, Facebook ha fortemente limitato la capacità delle agenzie di stampa palestinesi di raggiungere un pubblico durante la guerra tra Israele e Gaza. In un'analisi completa dei dati di Facebook, Bbc ha scoperto che le redazioni nei territori palestinesi (a Gaza e in Cisgiordania) hanno subito un forte calo del coinvolgimento del pubblico dall'ottobre 2023. La Bbc ha anche visionato documenti trapelati che dimostrano che Instagram, un'altra piattaforma di proprietà di Meta, ha aumentato la moderazione dei commenti degli utenti palestinesi dopo ottobre 2023. Meta, il proprietario di Facebook, afferma che qualsiasi insinuazione secondo cui avrebbe deliberatamente soppresso determinate voci è "inequivocabilmente falsa".
Onu, conservare prove crimini di guerra governo Assad
La caduta del regime a Damasco ha riacceso le speranze che i responsabili della guerra civile siriana siano chiamati a rispondere dei crimini commessi: lo ha detto il capo dell'organo investigativo delle Nazioni Unite (l''International, Impartial and Independent Mechanism - Syria'), Robert Petit, aggiungendo che è pronto a lavorare con le nuove autorità per analizzare le potenziali prove relative ai crimini di guerra. Il rappresentante Onu ha detto di aver scritto alle autorità de facto per esprimere la sua volontà di lavorare con Damasco e visitare la Siria per raccogliere "prove che potrebbero coinvolgere alti funzionari del precedente governo". Dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad, gli investigatori dell'Onu - che da anni raccolgono prove sulle atrocità commesse in Siria - sperano che la nuova situazione permetta loro di accedere a questa vasta "scena del crimine". "Ora c'è la possibilità di accedere alle prove dei crimini commessi dai più alti livelli del regime", ha affermato Petit. Il funzionario si è anche detto sicuro che le autorità di transizione siano consapevoli della necessità "di conservare le prove di un governo che per 14 anni ha usato tutti gli aspetti dell'apparato per commettere crimini". In particolare gli sforzi delle agenzie Onu sono mirati a documentare il destino delle persone scomparse in Siria che le Nazioni Unite stima siano più di 130.000.
Il Papa: "Preghiamo per la pace, la guerra è una sconfitta"
"Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la gente che soffre per la guerra, la Palestina, Israele, e tutti coloro che stanno soffrendo, Ucraina, Myanmar. Non dimentichiamo di pregare per la pace, perché finiscano le guerre". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale. "Chiediamo al Principe della Pace, il Signore, che ci dia questa grazia: la pace nel mondo", "non dimentichiamo: la guerra sempre è una sconfitta, sempre", ha sottolineato Papa Francesco.
Wafa: raid aerei israeliani a nord di Gaza, 4 morti
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che quattro civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti oggi nel corso di raid aerei israeliani sulla città di Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza. Fonti locali hanno riferito che un jet israeliano ha bombardato una casa della zona, mentre un altro ha preso di mira le aree orientali del quartiere di Zeitoun, a sud-est di Gaza City. L'esercito allo stesso tempo - prosegue la Wafa - ha bombardato con l'artiglieria la parte orientale della città di Khuzaa e il quartiere di Al-Janina, a est della città di Rafah.
Riapre ai camion il valico con la Giordania
Dopo la ripresa dei collegamenti aerei tra Damasco e Aleppo in Siria, riprende l'intenso commercio tra Siria e Giordania dopo la sospensione seguita al dissolvimento dopo 54 anni del regime siriano di Bashar al Assad. Il ministro dell'industria giordano, Yarob Qadat, citato dai media di Damasco, ha annunciato oggi la riapertura del valico Jaber-Nassib tra i due paesi per i veicoli commerciali. Tramite questo valico passano merci non solo dalla Siria ma anche dal vicino Libano e dalla Turchia dirette in Giordania, Arabia Saudita e in tutta la Penisola araba.
Centinaia di studenti in piazza in Israele per chiedere tregua
Centinaia di studenti in tutto Israele hanno manifestato stamattina, chiedendo un accordo per liberare i 100 ostaggi trattenuti a Gaza, nell'ambito di un'iniziativa nazionale organizzata da studenti provenienti da tutto il Paese. Lo scrive Haartez. Gli alunni di circa 200 scuole hanno bloccato le strade e protestatoo agli incroci, con studenti, insegnanti e genitori che chiedono il rilascio degli ostaggi. Gli eventi coincidono con il 25° compleanno dell'ostaggio israeliano Matan Zangauker. Sua madre, Einav, ha detto: "Spero che mio figlio sia l'ultimo ostaggio a festeggiare un compleanno in prigionia".
Media: colloqui per accordo in fase cruciale
Sono in una fase "cruciale" i negoziati per un accordo che porti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e alla liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese da oltre un anno. A scriverlo è il quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, che cita fonti secondo cui "l'accordo sarò concluso una volta definiti gli ultimi dettagli, in particolare quelli relativi ai nomi degli ostaggi in vita e dei detenuti palestinesi". Stando alle fonti, "c'è una possibilità di arrivare presto all'intesa".
Nell'articolo rilanciato anche dai media israeliani, il giornale scrive che nella prima fase dell'accordo sarebbe prevista la liberazione di 30 ostaggi da parte di Hamas, in cambio della scarcerazione da parte di Israele di un numero imprecisato di detenuti palestinesi, decine di quali sono stati condannati all'ergastolo.
Von der Leyen: "Immagini prigioni vero volto regime Assad"
"La caduta di Bashar al-Assad è una liberazione per il popolo siriano. Abbiamo tutti visto le strazianti immagini provenienti dalle prigioni di Assad, dove tanti innocenti sono stati detenuti, torturati e uccisi. Innocenti come la giovane ragazza che ha trascorso quattordici anni in prigione per un post sui social media. O i bambini nati in prigione, che non avevano mai visto la luce del giorno. Assad aveva costruito un intero sistema di prigioni sotterranee. Questo era il vero volto del regime. Ed è per questo che così tanti siriani sono sopraffatti dalla gioia. Per la prima volta da decenni, la speranza è tornata in Siria". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
Media, colloqui per accordo in fase cruciale
Sono in una fase "cruciale" i negoziati per un accordo che porti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e alla liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese da oltre un anno. A scriverlo è il quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, che cita fonti secondo cui "l'accordo sarò concluso una volta definiti gli ultimi dettagli, in particolare quelli relativi ai nomi degli ostaggi in vita e dei detenuti palestinesi". Stando alle fonti, "c'è una possibilità di arrivare presto all'intesa".
Nell'articolo rilanciato anche dai media israeliani, il giornale scrive che nella prima fase dell'accordo sarebbe prevista la liberazione di 30 ostaggi da parte di Hamas, in cambio della scarcerazione da parte di Israele di un numero imprecisato di detenuti palestinesi, decine di quali sono stati condannati all'ergastolo.
Media, riaperto l'aeroporto di Damasco
Il primo aereo da Damasco è decollato oggi alla volta di Aleppo dalla caduta del presidente Bashar al-Assad: lo ha constato l'agenzia di stampa Afp.