Guerra in Siria, Khamenei: "Usa e Israele dietro quanto accaduto"

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"Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele" afferma la Guida suprema dell'Iran. Il leader ribelli jihadist Al-Bashir: "Garantiremo diritti a tutti gruppi religiosi". In 48 ore 480 raid di Israele per smilitarizzare la Siria dopo la caduta di Assad. Distrutti i caccia e la flotta. "Ho autorizzato a bombardare le armi siriane affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti", ha spiegato Netanyahu

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Il leader dei ribelli siriani al Jolani: "La caduta di Assad è la salvezza della Siria"

L'Idf smentisce di essere arrivato alle porte di Damasco

"Le notizie secondo cui l'Idf è arrivato alle porte di Damasco non sono corrette, e la permanenza dell'esercito nella zona cuscinetto dipende da una decisione politica". Lo ha detto il portavoce dell'Idf in lingua araba, il colonnello Avichay Adraae, a Sky News Arabia, aggiungendo che "l'ingresso nella zona cuscinetto con la Siria sulle alture del Golan è stato fatto per garantire che gruppi armati non prendano il controllo della zona".

Erdogan: "La fine del regime apre la porta per la pace in Siria"

"Con la fine del regime Baath, in Siria sono state aperte le porte per la pace e la stabilità". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso ad Ankara trasmesso dalla tv di Stato Trt. Dopo avere difeso la scelta della Turchia di ospitare milioni di rifugiati siriani, Erdogan ha affermato che Ankara "guiderà attentamente" il loro ritorno in patria. "Non abbiamo mai lasciato soli i nostri fratelli e le nostre sorelle, sia nelle atrocità di Gaza che nella crisi siriana", ha aggiunto il leader turco, auspicando che "la nuova pagina in Siria sia di successo per i nostri fratelli e le nostre sorelle".

Siria, le immagini dal carcere di Sednaya dove venivano torturati i prigionieri

Dopo la caduta del regime, il carcere che si trova a una trentina di chilometri da Damasco - e che è stato definito da Amnesty un “mattatoio umano” - è stato aperto e i detenuti rilasciati. Migliaia di persone si sono radunate davanti alla prigione per avere notizie dei loro cari scomparsi. All’interno, le tracce di torture e impiccagioni. Trovato anche il cadavere di Mazen al-Hamada, famoso attivista siriano. LE FOTO

Udienza Papa: "Auspico stabilità per la Siria"

Report Migrantes, da Siria maggior numero rifugiati Europa

"Proprio in questi giorni è purtroppo tornata di attualità la situazione siriana. Il Report ci ricorda che già da anni la Siria, solo nel 2023 circa 183 mila richiedenti, è il principale Paese d'origine delle persone che cercano rifugio nell'Unione europea. In Italia, sono la seconda nazionalità di provenienza di chi arriva, in particolare, dalla rotta Mediterranea". Lo dice la Fondazione Migrantes, nel comunicato diffuso in occasione della presentazione dell'ottava edizione del Report sul "Il diritto d'asilo" presentato alla Pontificia Università Gregoriana.

Khamenei: "La caduta di Assad non indebolirà l'Iran"

L'indebolimento della "resistenza" anti-israeliana dopo la cacciata di Bashar al-Assad in Siria non diminuirà il potere di Teheran. Lo ha detto - ripreso dal Times of Israel - la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, aggiungendo che alcuni, "ignari del significato della resistenza, immaginano che quando la resistenza diventa debole, anche l’Iran islamico diventerà debole. L’Iran è forte e potente e diventerà ancora più potente".

Secondo Khamenei, gli obiettivi degli "invasori sono diversi. Alcuni di loro cercano di impadronirsi delle terre della Siria settentrionale o meridionale e l'America cerca di rafforzare la sua posizione nella regione".

Al-Bashir: "Garantiremo diritti a tutti gruppi religiosi"

L'alleanza guidata dagli islamisti che ha preso il potere in Siria "garantirà" i diritti di tutti i gruppi religiosi. Lo dice il capo del governo di transizione siriano, Mohammad al-Bashir, invitando i milioni di profughi fuggiti dalla guerra a tornare nel Paese. "Proprio perché siamo islamici, garantiremo i diritti di tutte le persone e di tutte le sette in Siria", ha affermato al-Bashir.

Cremlino: Russia condanna gli attacchi di Israele

Il Cremlino ha condannato gli attacchi di Israele contro la Siria e l'ingresso delle sue truppe nella zona cuscinetto lungo le alture del Golan, affermando di voler vedere il Paese rapidamente "stabilizzato". "Gli attacchi, le azioni sulle alture del Golan e nella zona cuscinetto difficilmente contribuiscono alla stabilizzazione della situazione nella Siria già destabilizzata", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

Qatar: "Riapriremo presto l'ambasciata in Siria"

Il Qatar riaprirà presto la sua ambasciata in Siria: lo ha affermato il ministero degli Esteri qatariota in un post su X

Cremlino, 'basi in Siria? Per noi la priorità è l'Ucraina'

L'operazione militare in Ucraina rimane per la Russia la "priorità assoluta", anche se Mosca cerca di salvaguardare le sue basi in Siria dopo la caduta del presidente Bashar al Assad. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo a una domanda se la situazione in Siria possa avere un impatto sugli sviluppi in Ucraina. "L'operazione militare militare speciale è una priorità assoluta per il nostro Paese, dobbiamo garantire gli interessi della nostra sicurezza, gli interessi del nostro popolo russo, cosa che faremo", ha detto il portavoce citato dall'agenzia Tass. 

Siria, Cremlino: vorremmo vedere rapida stabilizzazione Paese

"Noi ovviamente vorremmo vedere una rapida stabilizzazione della situazione in Siria, in un modo o nell'altro, per avere successivamente una qualche prospettiva di portare la situazione in una direzione legale". Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi alla posizione di Mosca sugli sviluppi in Siria. Lo riportano le agenzie russe.

Cremlino, 'raid Israele non aiutano stabilizzazione Siria'

Gli attacchi di Israele sulle alture del Golan e nella zona cuscinetto "difficilmente contribuiranno a stabilizzare la situazione in una Siria già destabilizzata". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

Forze curde Siria, tregua a Manbij mediata da Usa con filo-turchi

Il capo delle forze a maggioranza curda che controllano vaste regioni del nord-est della Siria ha annunciato una tregua con i gruppi filo-turchi a Manbij, un'area prevalentemente araba, dove i combattimenti hanno causato 218 morti. "Abbiamo raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Manbij con la mediazione americana", ha dichiarato Mazloum Abdi, comandante delle Forze Democratiche Siriane (Sdf) sostenute da Washington. Ha aggiunto che i combattenti del Consiglio militare di Manbij, affiliato all'Sdf, "si ritireranno dall'area il prima possibile".

Mosca, Assad è al sicuro in Russia, non aderiamo alla Cpi

Il viceministro degli esteri russo Serghei Ryabkov ha affermato a Nbc che l'ex dittatore siriano Bashar al-Assad è in Russia, "è al sicuro e questo dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria", ha affermato. Alla domanda se la Russia consegnerà Assad al processo, Ryabkov ha risposto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale".

Khamenei, 'ci sarà più violenza e morte nella regione'

"L'estensione della violenza e della morte coprirà l'intera regione più che in passato". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo avere detto che gli ultimi sviluppi in Siria, e la successiva caduta dell'ex presidente siriano Bashar Al Assad, sono frutto di un piano degli Stati Uniti e Israele. "Il fronte della resistenza è questo: più spingi, più diventa forte, più ti impegni, più diventa motivato. Più li combatti, più diventa ampio", ha aggiunto Khamenei, come riferisce Isna, durante un discorso a Teheran.

Khamenei, Usa e Israele dietro quanto accaduto in Siria

"Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele". Lo afferma la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. 

Siria: Russia conferma presenza Assad nel Paese,"E' al sicuro"

La Russia sta offrendo rifugio a Bashar al-Assad, avendo trasportato li' l'ex leader siriano "nel modo più sicuro possibile" dopo il rapido crollo del suo regime. La prima conferma di Mosca all'asilo concesso al presidente siriano è stata data alla Nbc dal vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. "E' al sicuro, e dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione cosi' straordinaria", ha detto. "Non ho idea di cosa gli stia succedendo in questo momento", ha proseguito Ryabkov, aggiungendo che "sarebbe sbagliato da parte mia elaborare cosa è successo e come e' stato risolto". Alla domanda se la Russia avrebbe consegnato Assad per un eventuale processo, Ryabkov ha detto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale". Mosca ha sostenuto la Siria sin dai primi giorni della Guerra fredda, riconoscendone l'indipendenza nel 1944, quando Damasco cercò di liberarsi dal dominio coloniale francese. L'Occidente vedeva la Siria come un satellite sovietico. Martedì il nuovo leader ad interim della Siria ha annunciato che avrebbe assunto la guida del paese come primo ministro ad interim con il sostegno degli ex ribelli che hanno rovesciato Assad. Separatamente, Ryabkov ha detto che la Russia sarebbe "sicuramente pronta a considerare" un altro scambio di prigionieri, simile allo scambio di agosto che ha coinvolto il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l'ex marine statunitense Paul Whelan. Un nuovo accordo sarebbe "un sano passo avanti, soprattutto all'inizio della prossima amministrazione", ha detto Ryabkov, aggiungendo di non voler comunque "anticipare nulla". 

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