Guerra Israele Medio Oriente, Idf: Ondata di raid in sud Libano, colpiti 6 villaggi
L'Idf ha annunciato il lancio di un'ondata di attacchi, colpendo sei villaggi nel sud del Libano. Ci sarebbero 9 morti. Israele: "Risposta dura all'attacco di Hezbollah su Idf". L'Unrwa ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Oltre 40 palestinesi uccisi in un attacco aereo israeliano nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia
Idf: "Ondata di raid nel sud del Libano, colpiti 6 villaggi"
L'Idf ha annunciato di aver lanciato un'ondata di attacchi, colpendo sei villaggi nel sud del Libano, in risposta al tiro di mortai da parte di Hezbollah durante il pomeriggio. Secondo i media libanesi, ci sarebbero feriti nelle zone prese di mira dall'Idf.
Trump: "Su ostaggi solo parole, prezzo pesante senza rilascio prima del 20 gennaio"
''Solo parole e nessuna azione'' è stata realmente condotta per liberare gli ostaggi trattenuti da oltre un anno nella Striscia di Gaza. Ma ''se gli ostaggi non saranno liberati prima del 20 gennaio'', quando il presidente eletto Donald Trump assumerà ufficialmente l'incarico, ''in Medioriente ci sarà un prezzo pesante da pagare''. Lo scrive lo stesso Trump su Truth social, affermando che ''tutti parlano degli ostaggi che vengono tenuti in modo così violento, disumano e contro la volontà del mondo intero in Medio Oriente. Ma sono solo parole e nessuna azione!''.
Ma ''il 20 gennaio 2025, data in cui assumerò con orgoglio la carica di Presidente degli Stati Uniti'', ''coloro che sono al comando e hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità dovranno pagare l'inferno''. Insomma, ''i responsabili saranno colpiti più duramente di chiunque altro nella lunga e leggendaria Storia degli Stati Uniti d'America. Liberate gli ostaggi ora!''.
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Questore Roma: "Dopo 7 ottobre pulsioni preoccupanti odio giovani in piazza"
"Il vero problema è che tra gli effetti del 7 ottobre, in cui tanti ragazzi sono morti, c’è che sta generando pulsioni preoccupanti di odio nei tanti ragazzi che vanno in piazza. Purtroppo nelle manifestazioni che stiamo gestendo in maniera molto frequente la libertà di pensiero viene sostituita dalla legittimazione dell’uso della violenza. E questo è da un punto di vista storico davvero inaccettabile”. Lo ha detto il questore di Roma Roberto Massucci nel corso della tavola rotonda sull’antisemitismo, nella sala della Regina alla Camera, dopo la proiezione del documentario di Claudia Conte ‘La Voce di Israele-Un anno dopo la strage’.
Usa: "La tregua in Libano regge nonostante i razzi" (2)
Il cessate il fuoco regge", ha detto Miller dopo che il Libano ha accusato Israele di aver rotto la tregua, e Israele a sua volta ha accusato il gruppo militante libanese Hezbollah di una "violazione grave". "Quando riceviamo segnalazioni di potenziali violazioni, abbiamo un meccanismo con il governo francese per esaminarle, determinare se sono effettivamente violazioni e quindi interagire con le parti per garantire che non si ripetano".
Casa Bianca: "Hamas principale ostacolo ad accordo per rilascio ostaggi"
Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato che non ci sono novità da offrire riguardo agli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, ma insiste che l'amministrazione Biden sta continuando a lavorare sulla questione, seppur Hamas rimanga “il principale ostacolo”. Lo riporta il Times of Israel.
Kirby sostiene che Hamas dovrebbe sentirsi isolato dopo l'accordo per il cessate il fuoco in Libano, e i suoi leader dovrebbero accettare un accordo per porre fine alla guerra. Da parte sua, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che, anche in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, Israele non accetterà di porre fine alla guerra in modo permanente.
Usa: "La tregua in Libano regge nonostante i razzi"
"La tregua in Libano sta tenenedo nonostante il lancio di razzi". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa.
Haaretz: domani riunione governo nel nord Israele
Il governo di Benjamin Netanyahu si riunirà domani a mezzogiorno nel nord di Israele, teatro pochi minuti fa di un nuovo attacco di Hezbollah che ha violato il cessate il fuoco. Lo ha riferito Haaretz.
Netanyahu: da Hezbollah "grave violazione" tregua
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hezbollah di una "grave violazione" del cessate il fuoco in Libano, dopo che il gruppo filo-iraniano ha preso di mira una postazione militare israeliana. "L'attacco di Hezbollah ad Har Dov è una grave violazione del cessate il fuoco e Israele risponderà con forza. Siamo determinati a rispettare il cessate il fuoco e a rispondere a qualsiasi violazione da parte di Hezbollah, non importa quanto piccola o grave", ha affermato Netanyahum riferendosi a un'area contesa al confine tra Israele e Libano, nota a livello internazionale come Shebaa.
Pentagono, alcuni incidenti, ma tregua Libano regge
Il Pentagono afferma che, nonostante alcuni incidenti, il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sta tenendo. "In linea generale, la nostra valutazione è che, nonostante alcuni di questi incidenti a cui stiamo assistendo, il cessate il fuoco sta tenendo", ha detto ai giornalisti Patrick Ryder, portavoce del Pentagono. I suoi commenti giungono mentre Israele promette una "dura risposta" all'attacco di Hezbollah, che il gruppo libanese ha affermato di aver lanciato in risposta alle molteplici violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele.
Al Jazeera, aerei Israele bombardano il sud del Libano
Il corrispondente di Al Jazeera in Libano afferma che gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato la periferia della città di Yaroun e la zona di Burghaz, nel Libano meridionale. Secondo l'agenzia di stampa statale libanese National News Agency, Yaroun è stata attaccata e l'esercito israeliano ha effettuato attacchi anche contro le citta' di Shebaa, Beit Lif e Talloussa. L'attacco a Talloussa, ha affermato, ha causato feriti. Poco fa, l'esercito israeliano ha dichiarato che avrebbe reagito duramente ai "colpi di avvertimento" sparati oggi da Hezbollah in risposta a quelle che il gruppo ha definito le ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele.
Hamas: "33 ostaggi sono morti in attacchi Idf"
Almeno 33 dei 251 ostaggi rapiti durante gli attacchi del 7 ottobre sono morti negli attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla Striscia di Gaza. Lo ha assicurato Hamas, accusando il "criminale" primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e puntando il dito contro i bombardamenti del suo "esercito fascista" sul territorio palestinese. "Se continuano con la loro folle guerra, potrebbero perdere i loro prigionieri per sempre. Fate quello che dovete fare prima che sia troppo tardi", ha aggiunto la fazione islamista palestinese in una nota citata da 'Filastin', organo di stampa affiliato al gruppo.
Si stima che circa un centinaio di persone siano ancora trattenute da Hamas e nascoste nei tunnel sotterranei di Gaza, anche se le autorità israeliane non specificano se siano vive o morte. In questa situazione, le famiglie degli ostaggi continuano a fare pressione sul governo affinché raggiunga un accordo che includa il rilascio degli ostaggi. Proprio oggi, intanto, le Idf hanno dichiarato morto l'ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, di 21 anni.
Netanyahu: "Risponderemo con forza all'attacco di Hezbollah"
"Il lancio di Hezbollah verso il Monte Dov rappresenta una grave violazione della cessazione delle ostilità, e Israele risponderà con forza": lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una nota del suo ufficio. "Siamo determinati a continuare ad applicare il cessate il fuoco e a rispondere a ogni violazione di Hezbollah, sia leggera che grave", ha aggiunto.
Israele: "Risposta dura all'attacco di Hezbollah su Idf"
Dopo l'attacco con mortaio di Hezbollah contro una posizione delle IDF nella zona del Monte Dov questa sera, il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso una "dura risposta". "Abbiamo promesso di agire contro ogni violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah, ed è esattamente ciò che faremo", ha scritto su X.
Ex ministro Difesa Israele: "Idf non è esercito più morale, a Gaza crimini di guerra"
Dopo aver accusato Israele di condurre "una pulizia etnica" nella Striscia di Gaza, l'ex ministro della Difesa Moshe Ya’alon afferma, in un'intervista alla radio Reshet Bet, ripresa da Nbcnews, che l'attuale governo mette le vite dei militari israeliani a rischio e li espone a denunce della Corte penale Internazionale. "Parlo a nome dei comandanti che servono nel nord di Gaza, dove sono commessi crimini di guerra", ha detto l'ex capo dello Stato Maggiore durante la seconda Intifada che poi è stato ministro della Difesa del governo di Benjamin Netanyahu tra il 2013 e il 2016, anno in cui si dimise diventando da allora un acceso critico del premier.
In un'altra intervista con Channel 12, Ya'alon ha affermato di "non dire più che l'Idf è l'esercito più morale del mondo" a causa "delle interferenze dei politici, che stanno corrompendo le forze armate. Non è più l'esercito più morale per me è difficile dirlo", ha aggiunto il generale a riposo secondo quanto riporta Times of Israel.
Oggi è arrivata una dichiarazione dell'Idf che rigetta le accuse di Ya'alon: "le forze armate israeliane agiscono in accordo con la legge internazionale e ordina evacuazioni della popolazione, in accordo con le esigenze operative e in modo temporaneo, per la sua protezione. L'Ifd rigetta le gravi accuse di pulizia etnica nella Striscia di Gaza - continua la dichiarazione - che mettono a rischio i suoi militari". L'ex ministro in diverse interviste ha ribadito di considerate "accurato" parlare di pulizia etnica, affermando che "non ci sono altre parole" da usare dal momento che ministri del governo parlano di come "la Striscia debba essere ripulita dagli arabi".
Hezbollah rivendica primo attacco da inizio tregua
Il gruppo militante libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una posizione israeliana, la prima volta che dall'entrata in vigore della tregua la scorsa settimana. In un comunicato, il gruppo sostenuto dall'Iran ha affermato di aver preso di mira una posizione israeliana nelle "colline occupate di Kfar Shouba", che il Libano rivendica come parte del suo territorio.
Idf: Hezbollah ha lanciato due razzi dal Libano in Israele
Due razzi sono stati lanciati da Hezbollah verso postazioni militari israeliane al confine con il Libano, nella zona del Monte Dov. Lo riferisce lo stesso esercito israeliano. E' il primo lancio di razzi dal Libano da quando, mercoledì scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Al momento non ci sono notizie di feriti. I razzi sono esplosi in aree aperte.
Francia a Israele: rispettare il cessate il fuoco in Libano
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, nel corso di un colloquio telefonico con l'omologo israeliano, Gideon Saar, ha ''insistito sulla necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano'' e ha ''sottolineato gli sforzi dispiegati in questo senso dalla Francia, in legame col partner Usa": nel corso della conversazione, si precisa in una nota diffusa dal Quai d'Orsay, Barrot ha inoltre sottolineato che ''l'accordo sul cessate il fuoco con il Libano deve aprire la via ad un cessate il fuoco immediato a Gaza, alla liberazione di tutti gli ostaggi nonché l'ingresso massiccio di aiuti umanitari".
Tajani: "L'Italia disponibile per l'intesa sugli aiuti a Gaza"
L'obiettivo dell'odierna conferenza del Cairo sulla Striscia è "quello di trovare un modo per sostenere la popolazione civile a Gaza con un accordo internazionale" e "l'Italia ha dato la sua massima disponibilità": lo ha detto a giornalisti il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine del consesso nella capitale egiziana. "Abbiamo già fatto, stiamo facendo. C'è un progetto, che si chiama Food for Gaza, apprezzato da tutti", ha aggiunto il ministro riferendo che alla conferenza è stato "ribadito l'interesse per la nostra azione anche" da parte del "primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese Mohamed Mustafa".
Ben-Gvir: "Insediamento ebraico a Gaza? Non sarebbe cattiva idea"
"Sono assolutamente" a favore dell'occupazione del territorio a Gaza e per "incoraggiare l'emigrazione. Possiamo e dobbiamo farlo. Centinaia di migliaia di persone vogliono andarsene da lì". Lo ha detto in un'intervista radiofonica il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir.
Alla domanda se lui e la sua famiglia si trasferirebbero in un insediamento ebraico a Gaza, Ben-Gvir ha risposto: "È sicuramente una possibilità. Quando hanno evacuato Gush Katif, mia moglie e io abbiamo lasciato Hebron, ci siamo trasferiti a Gush Katif, abbiamo preso parte alla lotta lì, finché non sono stato arrestato. Non è certamente una cattiva idea. "Dobbiamo occupare il territorio, incoraggiare l'emigrazione. Queste sono soluzioni che possono consentire una realtà diversa a Gaza".