Guerra Israele Medio Oriente, scambio di accuse su violazione tregua in Libano

Israele spara su Hezbollah nella zona vietata al sud del Libano. Protesta l'esercito libanese: “Violata la tregua”. Si lavora per ottenere la tregua anche a Gaza con Hamas. Messaggio di Netanhayu ai miliziani: "Se salta, guerra a tutto campo". La Corte penale internazionale disponibile a revocare i mandati d'arresto contro il premier israeliano e Gallant “se Israele farà un'inchiesta seria”. Continua il controesodo degli sfollati

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Media: "Netanyahu convoca riunione su sviluppi Siria e tregua Libano"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione di sicurezza per discutere degli ultimi sviluppi in Siria - dove i jihadisti sono entrati al Aleppo, travolgendo le truppe di Damasco - e del cessate il fuoco in Libano. Lo riferisce Ynet.

M.O.: capo Hezbollah Qassem, la nostra una "vittoria divina"

Qassem ha affermato che i soldati israeliani hanno subito molte perdite poichè "molti sono stati uccisi e feriti" nelle battaglie con Hezbollah. Ha affermato che i piani presentati dal capo assassinato del gruppo, Hassan Nasrallah, si sono dimostrati agili, efficaci e hanno tenuto conto di vari "sviluppi". Le forze israeliane hanno ucciso e sfollato migliaia di persone, ma non sono riuscite a ottenere successo tra la "ferma" popolazione libanese che "ha sbalordito il mondo e instillato paura nell'esercito israeliano", ha detto Qassem. Il capo di Hezbollah ha affermato di sperare che il 9 gennaio, durante la sessione parlamentare, venga eletto il Presidente del Libano

Mo: leader Hezbollah, 'ricostruiremo il Libano più bello di prima'

"Noi continueremo ad accompagnare il nostro popolo nel processo di ricostruzione e, in questa fase, nella costruzione di alloggi dignitosi. Vogliamo vedere il Libano ancora più bello di prima". Lo ha detto il leader di Hezbollah Naim Qassem, nel primo discorso pubblico dall'entrata in vigore del cessate il fuoco nel sud del Libano

Leader jihadista ai combattenti, rispettate la gente di Aleppo

 Il leader dei jihadisti siriani filo-turchi, Abu Muhammad al Jolani, a capo della coalizione Hay'at Tahrir ash Sham (Hts) che guida l'offensiva nel nord contro le forze governative siriane, ha poco fa rilasciato un comunicato rivolto ai suoi combattenti in cui li esorta a proteggere gli abitanti di Aleppo. "Ti raccomandiamo di avere misericordia e di essere gentile con la nostra gente di Aleppo", scrive Jolani secondo il profilo ufficiale social di Hts. "La tua priorità - afferma Jolani rivolgendosi ai combattenti jihadisti - sia quella di preservare le proprietà e l'incolumità della gente di Aleppo, così come di imporre la sicurezza in città" "Non abbattete alcun albero e non spaventate nessun bambino", scrive Jolani. "Calmate il nostro popolo quale che sia la sua confessione e comunità. Perché Aleppo è sempre stata il luogo di incontro di civiltà e cultura, e ha una lunga storia di diversità culturale e religiosa. E' la storia e il presente di tutti i siriani". Il comunicato si conclude però con un ammonimento agli stessi civili di Aleppo e ai militari governativi presenti ancora in città: "oggi è salvo chi entra in casa, chiude la porta e trattiene la lingua. Oggi è salvo chi dichiara la sua defezione dal regime criminale (di Damasco). E' salvo chi depone le armi e si consegna ai rivoluzionari". 

Mo: leader Hezbollah, 'non vogliamo la guerra, ma fermata grazie a nostra forza'

“La leggendaria resistenza di Hezbollah ha impressionato il mondo e minato il morale degli israeliani”. Lo ha dichiarato il leader di Hezbollah nel suo primo discorso pubblico dopo il 'cessate il fuoco' nel sud del Libano raggiunto lo scorso mercoledì.  “Non vogliamo la guerra, ma siamo riusciti a fermarla con la nostra forza e il nostro fuoco”, ha aggiunto Naim Qassem

Mo: leader Hezbollah, 'grande vittoria' contro Israele

Hezbollah ha riportato "una grande vittoria" contro Israele. Lo rivendica il leader del 'Partito di Dio', Naim Qassem, nel suo primo discorso pubblico da quando è entrato in vigore due giorni fa il cessate il fuoco nel sud del Libano. "Annuncio che siamo di fronte a una grande vittoria, che ha superato quella del luglio 2006 in termini di durata, ferocia dei combattimenti, sacrifici e sostegno straniero e americano ricevuto dal nemico - ha scandito il successore di Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano a Beirut il 27 settembre scorso - Gli abbiamo impedito di eliminare Hezbollah, gli abbiamo impedito di neutralizzare la Resistenza”.

Libano: "Idf usa il cessate il fuoco per avanzare nel sud"

Le forze di occupazione israeliane usano il cessate il fuoco con Hezbollah in vigore da mercoledì per avanzare in alcune località del sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferisce il ministero dell'informazione secondo cui carri armati israeliani si sono attestati su alcune posizioni nella zona di Markaba e Kafr Kila dove non erano riusciti a penetrare durante l'offensiva militare terrestre cominciata il 1 ottobre scorso e durata fino al 27 novembre. 

Abu Mazen: "Non vedo l'ora di incontrare il Papa"

Il 12 e 13 dicembre il presidente palestinese Mahmoud Abbas si recherà in Italia per incontrare papa Francesco, il presidente Sergio Mattarella, e il capo del governo Giorgia Meloni. "Non vedo l'ora di incontrare il Papa. Per me è un amico - ripete Abu Mazen più volte nel corso del lungo colloquio col quotidiano Avvenire -. Non posso scordare quell'evento storico che ha promosso in Vaticano quando ha chiamato, per la prima volta nella storia insieme, noi, i musulmani, gli ebrei e i cristiani a piantare nei suoi giardini un albero di ulivo per la pace. Accogliamo ogni giorno il suo invito a pregare l'unico nostro Dio per lui".

Israele, raid aereo contro Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha reso noto di aver individuato "attività terroristiche e movimenti di un lanciarazzi portatile di Hezbollah nel Libano meridionale" e di aver "sventato la minaccia" con un attacco aereo. "L'Idf" - aggiunge l'esercito su Telegram - "è schierata nel Libano meridionale e farà rispettare attivamente le violazioni dell'accordo di cessate il fuoco".

Abu Mazen: "Spero che Netanyahu sia presto arrestato"

"Mi auguro che in esecuzione del mandato della Corte penale internazionale Benjamin Netanyahu venga presto arrestato e si possa rapidamente riprendere un percorso di pace. Non siamo solo noi ad augurarcelo ma anche tanti cittadini israeliani stufi del loro governo estremista e desiderosi di vivere in pace". In un'intervista in esclusiva ad Avvenire, che il giornale pubblicherà nella sua versione integrale, il presidente palestinese Mahmoud Abbas affronta i temi caldi in Medio Oriente e lancia alla Comunità internazionale una serie di proposte per affrontare la Guerra a Gaza e superare le tensioni nell'area. È la prima intervista concessa da "Abu Mazen" dopo il 7 ottobre 2023.

Hezbollah, atteso primo discorso Qassem da inizio tregua

Il leader di Hezbollah, Naim Qassem, terrà oggi un discorso, il primo dall'entrata in vigore del cessate il fuoco con Israele mercoledì, Lo annuncia un comunicato stampa della stessa
Hezbollah. Qassem è succeduto a Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco israeliano il 27 settembre.

I ribelli jihadisti: "Siamo entrati ad Aleppo"

I ribelli armati siriani affermano di essere entrati ad Aleppo, la seconda città più grande del Paese, per la prima volta da quando le forze governative l'hanno riconquistata nel 2016. Lo riporta la Cnn. "Le nostre forze hanno iniziato a entrare nella città di Aleppo", si legge in una dichiarazione della coalizione ribelle di recente formazione, il 'Comando delle operazioni militari'. In precedenza i ribelli avevano dichiarato di aver preso il controllo del Centro di ricerca scientifica militare del governo siriano alla periferia di Aleppo dopo "intensi scontri con le forze del regime e le milizie iraniane".

Raid russi-siriani su Idlib, roccaforte jihadisti in Siria

Gli aerei russi e siriani hanno effettuato intensi raid sulla città di Idlib e sulla sua regione, l'ultima roccaforte dei jihadisti e dei ribelli nel nord-ovest della Siria, ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Gli aerei russi e siriani hanno effettuato 23 raid sulla regione di Idlib", ha dichiarato l'osservatorio. Questi raid arrivano mentre i jihadisti e i loro alleati, che controllano Idlib, hanno lanciato una vasta offensiva contro le aree tenute dal regime siriano, arrivando fino alle porte di Aleppo, la principale città del nord.

Idf ai sindaci del nord Israele: "Iniziate ricostruzione"

Il capo del Comando Settentrionale dell'Idf, Ori Gordin, ha detto ai sindaci delle comunità sfollate del nord di Israele che si può iniziare a ricostruire le città danneggiate dagli attacchi di Hezbollah negli ultimi 14 mesi. "Le forze sono schierate nel sud del Libano e siamo impegnati in una determinata applicazione dell'accordo", ha detto Gordin - citato dal Times of Israel - ai leader delle comunità di confine. Il ritorno degli sfollati dal nord del Paese è uno degli obiettivi dichiarati della guerra di Israele in Libano.

Borrell: Amal Jadou nuova delegata palestinese presso l'Ue

"È stato un piacere incontrare sua eccellenza la Dott.ssa Amal Jadou, nuova delegata palestinese presso l'Ue, e ricevere copia della lettera di missione del Presidente Abbas: l'Ue è sempre stata una forte sostenitrice della creazione dello Stato palestinese e della costruzione delle sue istituzioni". Lo scrive su X l'alto rappresentante Josep Borrell, oggi al suo ultimo giorno d'incarico.

Spari contro bus israeliano Cisgiordania, Hamas rivendica

Almeno otto persone sono rimaste ferite in seguito a una sparatoria  contro un autobus israeliano che viaggiava vicino all'insediamento di  Ariel, nel nord della Cisgiordania, ha fatto sapere Magen David Adom  (Mda), l'equivalente israeliano della Croce Rossa. Il braccio armato del movimento islamista palestinese Hamas, le  Brigate Ezzedine al-Qassam, ha rivendicato l'attacco, definendolo una  "imboscata contro soldati e coloni su un autobus". L'attacco è avvenuto a  un incrocio vicino alla città, ha riferito in un comunicato l'esercito  israeliano, aggiungendo che "un terrorista è stato neutralizzato sul  posto". Le Brigate Ezzedine al-Qassam hanno affermato che uno dei loro  combattenti è morto da “martire”. Durante l'attacco, quattro persone  sono rimaste ferite da proiettili, tre delle quali gravemente, e altre  quattro leggermente ferite da schegge di vetro, secondo la Mda. Un portavoce dei servizi di emergenza ha riferito che i feriti più gravi sono stati portati in ospedale.

Iran: 'Al fianco di Damasco contro il terrorismo'

L'Iran conferma il sostegno al leader siriano Bashar al-Assad mentre prosegue l'offensiva nel nordovest della Siria lanciata mercoledì da fazioni armate. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha "ribadito l'impegno dell'Iran a sostenere il governo siriano, il Paese e le forze militari nella lotta contro il terrorismo e per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione", riporta l'agenzia iraniana Tasnim che riferisce di un colloquio telefonico tra Araqchi e il collega siriano Bassam al-Sabbagh incentrato sugli ultimi sviluppi in Siria e in Medio Oriente.

Media: 30 morti in attacchi israeliani a Gaza nella notte

Gli attacchi militari israeliani hanno ucciso almeno 30 palestinesi durante la notte nella Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali nel campo di Nuseirat al centro dell'enclave. Lo riferiscono i medici nella Striscia citati da Reuters online, dopo che alcuni carri armati israeliani si sono ritirati da un'area dove c'è stata un'operazione. I medici hanno detto di aver recuperato 19 corpi di palestinesi uccisi nelle aree settentrionali di Nuseirat, mentre gli altri sono stati uccisi nel nord e nel sud della Striscia.

Siria, media: jihadisti hanno raggiunto centro di Aleppo**

Jihadisti e gruppi armati alleati contro il regime di Bashar al-Assad hanno raggiunto il centro di Aleppo, nel nordovest della Siria, dopo intensi combattimenti con l'esercito di Damasco. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu citando proprie fonti. Anche l'emittente al-Jazeera ha confermato l'avanzata dei miliziani. Sui social media sono state diffuse le immagini dell'ingresso degli insorti nel centro della città. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha precisato che ''dopo aver fatto esplodere due autobomba'', i jihadisti sono ''entrati in alcuni quartieri di Aleppo'', ovvero ''Al-Hamdaniya e nuova Aleppo''.



Iran: ribadito continuo sostegno Siria dopo offensiva jihadista

L'Iran ha ribadito il suo fermo sostegno all'alleato Siria, dove i  jihadisti stanno conducendo una grande offensiva nel nord-ovest del  Paese, secondo una dichiarazione diplomatica iraniana. Il ministro degli  Esteri iraniano Abbas Araghchi ha “sottolineato il continuo sostegno  dell'Iran al governo, alla nazione e all'esercito siriani nella loro  lotta contro il terrorismo”, durante una telefonata con il suo omologo  siriano, Bassam al-Sabbagh.

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