Claudia Sheinbaum e il tycoon hanno avuto una conversazione su migrazione e sicurezza: "Ribadiamo che la posizione non è quella di chiudere i confini ma di costruire un ponte fra i governi e i popoli", ha replicato la presidente. Trump si affida al generale in pensione Keith Kellogg per una svolta nel conflitto fra Kiev e Mosca
La presidente del Messico Claudia Sheinbaum ieri ha reso noto di aver parlato con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di migrazione e sicurezza, due questioni che Trump aveva sollevato come ragioni per minacciare tariffe di importazione più elevate. "Ho avuto un'eccellente conversazione con il presidente Donald Trump. Abbiamo discusso della strategia del Messico in merito al fenomeno della migrazione", ha affermato Sheinbaum su X. "Ho avuto una bellissima chiamata con la nuova presidente del Messico, Claudia Sheinbaum Pardo", ha spiegato Trump. "Si è detta d'accordo a bloccare la migrazione dal Messico agli Stati Uniti. Abbiamo anche parlato di cosa può essere fatto per fermare il flusso di droghe negli Stati Uniti. Una conversazione produttiva", ha scritto il tycoon sul suo social Truth, sottolineando che il "Messico fermerà" chi vuole andare al "nostro confine con effetto immediato. Questo contribuirà notevolmente a fermare l'invasione illegale degli Usa. Grazie".
La replica della presidente: "Nessun piano di chiudere il confine"
Dal canto suo la presidente del Messico, Sheinbaum Pardo, replica a Trump e precisa che invece non c'è alcun piano di chiudere il confine con gli Stati Uniti. Il presidente eletto ha riferito su Truth di aver parlato con Sheinbaum e che la presidente si è detta d'accordo a fermare la migrazione, "effettivamente chiudendo il confine" con gli Stati Uniti. "Nella conversazione con Trump ho spiegato la strategia del Messico per affrontare il fenomeno della migrazione rispettando i diritti umani. Ribadiamo che la posizione del Messico non è quella di chiudere i confini ma di costruire un ponte fra i governi e i popoli", ha detto Sheinbaum.
Trump nomina il generale Kellogg inviato su Russia e Ucraina
Nel frattempo Donald Trump ha nominato il generale in pensione Keith Kellogg assistente del presidente e inviato speciale per la Russia e l'Ucraina, per giungere a una svolta nel conflitto. Lo annuncia lo stesso presidente eletto su Truth. "Insieme renderemo il mondo di nuovo sicuro", ha detto Trump annunciando la sua scelta. Ex consigliere alla sicurezza di Mike Pence durante i primi quattro anni alla Casa Bianca del tycoon, Kellogg è membro dell'America First Policy Institute, uno dei gruppi che si è formato quando Trump ha lasciato l'incarico per contribuire a spianare la strada alla prossima amministrazione repubblicana. "Per mettere fine alla guerra fra Russia e Ucraina servirà una forte leadership dell'America First", ha scritto Kellogg lo scorso aprile in un documento di ricerca in cui chiedeva agli Stati Uniti di utilizzare gli aiuti militari a Kiev come leva per promuovere i colloqui di pace con il Cremlino.
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La cena tra Trump e Zuckerberg
Intanto ieri Mark Zuckerberg ha avuto un incontro con Trump a Mar-a-Lago. L'amministratore delegato di Meta non ha appoggiato il presidente eletto ma ha lodato la reazione di Trump il suo primo tentato assassinio, quando con il volto insanguinato ha alzato il braccio "E' una delle cose più toste che abbia mai visto in vita mia", aveva detto Zuckerberg nei mesi scorsi. I due hanno parlato della futura amministrazione e l'amministratore delegato di Meta è "grato" per l'invito a cena ricevuto, ha detto un portavoce di Meta."E' un momento importante per il futuro dell'innovazione americana. Mark è grato per l'invito a unirsi a cena con il presidente Trump e l'opportunità di incontrare i componenti della sua squadra" e parlare "dell'amministrazione".