Entrata in vigore alle 3 ora italiana la tregua in Libano. "Quanto durerà dipende da cosa succederà sul terreno: se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo. In accordo con gli Stati Uniti, manteniamo una completa libertà militare", ha detto il premier israeliano Netanyahu dopo una giornata di intensi bombardamenti su Beirut. Lo stesso primo ministro ha deciso che Israele notificherà alla Cpi la sua intenzione di ricorrere in appello contro i mandati di arresto emessi per lui e l'ex ministro Gallant
Hezbollah rivendica la vittoria su Israele
Il movimento sciita libanese Hezbollah, alleato con l'Iran, ha rivendicato "la vittoria" su Israele con il cessate il fuoco.
Idf, "distrutto 70% dei droni Hezbollah, Iran perde una risorsa"
"La leadership iraniana ha perso una risorsa strategica vicino al nostro confine, e abbiamo colpito le capacità strategiche dell'organizzazione. Durante la guerra abbiamo distrutto circa il 70% delle scorte di droni". Lo ha detto Daniel Hagari, portavoce dell'esercito israeliano, ribadendo l'ordine ai residenti del Libano a non avvicinarsi all'area contrassegnata dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. Hagari ha anche descritto come Israele abbia danneggiato le infrastrutture terrestri di Hezbollah, anche in Siria. "Se rileveremo un rafforzamento interverremo", ha avvertito. Complessivamente, abbiamo colpito 360 obiettivi a Dahieh. I combattimenti dell'Idf in Libano sono stati potenti, audaci e hanno incluso attacchi che non sono stati ancora rivelati. Ci stiamo preparando per intensi combattimenti in caso di violazione" della tregua, ha aggiunto.
Nove morti a Gaza in un raid su un rifugio per sfollati
Almeno nove persone sono morte oggi in un attacco israeliano sulla città di Gaza che ha colpito in particolare un rifugio per sfollati in una scuola nel distretto di Daraja. Lo ha reso noto il ministero della sanità di Hamas nella Striscia, citato dal quotidiano libanese L'Orient le Jour online. L'agenzia palestinese Wafa riferisce dal canto suo di un bilancio di 12 morti, tra cui, tra cui bambini e donne, che avevano trovato rifugio nella scuola di Al-Tabi. L'esercito israeliano, riferisce ancora il giornale libanese, ha frattanto annunciato in un comunicato stampa di aver "eliminato a Gaza il terrorista Morad Rajoub, uno dei due responsabili di un attentato che ha provocato il ferimento di una decina di persone a Beersheba", nel sud di Israele, "nel maggio 2002".
Germania, attacco hacker a pagina Instagram Csu, opera di attivisti pro-Palestina
La pagina Instagram dell'Unione Cristiano-Sociale (Csu) tedesca è stata hackerata, pubblicando una serie di contenuti pro-palestinesi, tra cui un'immagine con lo slogan “Palestina libera” sopra un pugno chiuso. Un'altra storia mostrava un ragazzino in equilibrio su una grande sfera che reggeva la bandiera palestinese in mezzo alle macerie, con minacciosi uccelli neri in volo sopra di lui. Il sito della costola bavarese della Cdu è stato temporaneamente hackerato - ha confermato alla dpa una portavoce del gruppo parlamentare - ma ora i post sono stati rimossi e il controllo del sito è stato ripristinato. Gli ultimi post pubblicati sulla pagina Instagram della Csu prima dell'attacco hacker includevano immagini della visita in Israele del parlamentare Alexander Dobrindt, tra cui una che lo ritrae stringere la mano al premier israeliano Benjamin Netanyahu, con le rispettive bandiere nazionali sullo sfondo.
Arcivescovo Napoli: "Oggi fatico a definirla Terra Santa"
"Com'e' possibile la guerra tra popoli che riconoscono le proprie radici nel dono prezioso della fede in Cristo? Com'e' possibile la guerra in Terra Santa tra popoli che riconoscono in Abramo il loro padre, in terre che consideriamo benedette? Una terra che, per il troppo sangue versato, oggi faccio molta fatica a definire Terra Santa". Sono le domande che l'arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, rivolge alla platea della Pontificia facolta' teologica dell'Italia meridionale, riunita per celebrare l'inaugurazione del nuovo anno accademico alla presenza del presidente della Cei, Matteo Zuppi.
Idf, ancora non ritirate truppe dal Sud del Libano
Le IDF affermano di non aver ancora ritirato le proprie truppe dal Libano meridionale, poichè in base all'accordo di cessate il fuoco hanno 60 giorni di tempo per farlo. Nelle prossime settimane, riferisce il Times of Israel, l'esercito libanese assumera' gradualmente la responsabilità del Libano meridionale e verrà istituito un comitato guidato dagli americani che si occuperà dei reclami riguardanti potenziali violazioni del cessate il fuoco. Nel corso della giornata si sono verificati diversi incidenti tra la popolazione libanese, civili e membri di Hezbollah, che hanno cercato di raggiungere i villaggi di confine e le aree in cui sono ancora schierate le IDF.
Tajani con ministro Yemen: "Italia in prima linea per Mar Rosso"
"A margine dei Med Dialogues con il ministro yemenita Shaya Zindani per un confronto su stabilità regione Mar Rosso". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, postando una foto del loro incontro. "E' fondamentale prevenire gli attacchi degli Houthi e gli effetti dirompenti sul traffico marittimo e sul commercio internazionale - ha aggiunto -. L'Italia è in prima linea con Eunavfor Aspides", l'operazione di sicurezza marittima dell'Unione Europea per la salvaguardia della libertà di navigazione nelle Aree del Mar Rosso e del Golfo di Aden.
Arrivato in Giordania secondo volo italiano con aiuti per Gaza
E' partito oggi dalla Base Onu-Wfp (World Food Program) di Brindisi con destinazione Amman il secondo volo umanitario organizzato dall'Italia nell'ambito dell'iniziativa "Food for Gaza". Il volo ha trasferito altre 20 tonnellate di aiuti alimentari donati da Coldiretti e Confagricoltura e 20 tonnellate di aiuti sanitari donati da Croce Rossa. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. "Il governo continua a dimostrare il proprio impegno concreto rispetto alla situazione umanitaria nella Striscia", ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "L'iniziativa Food for Gaza ha il consenso sia delle autorità israeliane che di quelle palestinesi; è un impegno di cooperazione che unisce gli sforzi del Sistema Italia in raccordo con gli Organismi Internazionali (Fao, Wfp, Croce rossa internazionale e Mezzaluna Rossa e Ong) per alleviare le sofferenze della popolazione palestinese a Gaza".
Iran, "pronti ad attivare migliaia di centrifughe"
Nel tentativo di recuperare terreno in uno scacchiere mediorientale in rapida trasformazione, l'Iran sfida l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), annunciando di voler attivare "diverse migliaia di centrifughe avanzate di produzione nazionale". Un altro passo verso l'arma nucleare, in barba alla risoluzione sostenuta da Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania emessa venerdì dal Consiglio dei governatori dell'Aiea in cui si richiamava Teheran al rispetto degli accordi sul nucleare. "La risoluzione - sottolineava una nota del dipartimento di Stato venerdì scorso - risponde alla continua incapacità di Teheran di fornire all'Aiea le informazioni e la cooperazione necessarie per chiarire questioni in sospeso relative al materiale nucleare non dichiarato rilevato in diverse località dell'Iran, legalmente obbligato a cooperare pienamente con l'Aiea".
Tajani: "Atterrato a Amman aereo con 40 tonnellate aiuti Italia per Gaza"
La Farnesina in una nota ha precisato che l'aereo decollato dalla base Onu-Wfp (World Food Program) di Brindisi con destinazione Amman è il secondo volo umanitario organizzato dall’Italia nell’ambito dell’iniziativa “Food for Gaza”. Il volo ha trasferito altre 20 tonnellate di aiuti alimentari donati da Coldiretti e Confagricoltura e 20 tonnellate di aiuti sanitari donati da Croce Rossa. “Il Governo continua a dimostrare il proprio impegno concreto rispetto alla situazione umanitaria nella Striscia - ha affermato Tajani - “L’iniziativa Food for Gaza ha il consenso sia delle autorità israeliane che di quelle palestinesi; è un impegno di cooperazione che unisce gli sforzi del Sistema Italia in raccordo con gli organismi Internazionali (Fao, Wfp, Croce rossa internazionale e Mezzaluna Rossa e Ong) per alleviare le sofferenze della popolazione palestinese a Gaza”. Il primo volo umanitario risale allo scorso 17 luglio, anch’esso decollato dalla base Wfp di Brindisi e ugualmente diretto ad Amman. Gli aiuti alimentari, come avvenuto a luglio, saranno affidati in Giordania alla “Jordan Hashemite Charity Organization” (Jhco) che ne curerà il successivo ingresso a Gaza via terra.
Media, "Francia in accordo tregua, ma senza arresto Netanyahu"
"Israele ha condizionato il coinvolgimento della Francia nell'accordo di cessate il fuoco in Libano all'annuncio pubblico da parte di Parigi che non avrebbe rispettato il mandato di arresto della Corte penale internazionale dell'Aja nei confronti del primo ministro Benyamin Netanyahu se questi fosse entrato nel Paese". Lo riferiscono Haaretz e l'emittente pubblica Kan.
Financial Times, "dagli Usa bombe a Israele per 680 milioni di dollari"
Joe Biden ha approvato in via provvisoria una vendita di armi a Israele per un valore di 680 milioni di dollari, una nuova spedizione di armi di precisione che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha citato come una delle ragioni per sostenere il cessate il fuoco con Hezbollah, lo scrive il Financial Times. Funzionari statunitensi hanno recentemente informato il Congresso sul piano di fornire a Israele ulteriori kit di munizioni da attacco diretto congiunto, note come Jdams, nonchè bombe di piccolo diametro.
Israele fa appello contro decisione Cpi su Netanyahu
Israele ha notificato mercoledì alla Corte penale internazionale (CPI) la sua intenzione di ricorrere in appello contro i mandati di arresto contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra. Lo ha annuncianto ufficialmente l'ufficio del premier. In attesa di una decisione nel merito, Israele ha anche chiesto alla Corte penale internazionale di sospendere l'esecuzione di questi due mandati di arresto.
Israele, muore a 88 anni il boia che giustiziò Eichmann
E' morto oggi a 88 anni in Israele Shlomo Nagar, l'Uomo che eseguì l'impiccagione di Adolf Eichmann dopo la condanna a morte per la sua responsabilità nell'organizzazione dell'Olocausto. Nagar era membro del servizio penitenziario e aveva il compito di sorvegliare Eichmann, che era stato arrestato in Argentina e processato in Israele. Eichmann è l'unico responsabile dell'Olocausto giustiziato dallo Stato di Israele. Nagar descrisse l'esecuzione raccontando il suono agghiacciante che uscì dalla bocca di Eichmann al momento dell'impiccagione. "Sentii come se l'angelo della morte stesse venendo a prendere anche me", disse Nagar.
Netanyahu: "Israele rifiuta autorità Cpi, mandati illegittimi"
"Lo Stato di Israele rifiuta l'autorità della Corte Penale internazionale e la legittimità degli ordini di arresto emessi contro il primo ministro e l'ex ministro della Difesa". Lo scrive in una nota l'ufficio di Benyamin Netanyahu spiegando che Israele ha oggi inviato alla Cpi una comunicazione riguardante l'intenzione di presentare appello contro gli ordini di arresto, chiedendo anche una sospensione dell'esecuzione degli stessi". "Nel caso in cui la Corte rifiuti l'appello, ciò dimostrerà ulteriormente agli amici di Israele negli Usa e nel mondo quanto la Cpi sia parziale nei confronti di Israele", dice la nota.
Netanyahu farà ricorso a Cpi contro il mandato d'arresto
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso che Israele notificherà alla Corte penale internazionale dell'Aja (Cpi) la sua intenzione di ricorrere in appello contro i mandati di arresto emessi per lui e l'ex ministro della Difesa Yoav Galant. Netanyahu ha preso la decisione all'ultimo minuto, dato che il termine ultimo per il ricorso scade oggi a mezzanotte. Lo riferisce Ynet.
Idf, ok a riapertura scuole nel Golan
Il Comando del fronte interno delle forze israeliane (Idf) ha dato la sua autorizzazione ad aprire le scuole nel Golan dopo l'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco con il Libano. Le scuole erano state chiuse per motivi di sicurezza dopo il lancio di razzi e missili da parte di Hezbollah contro il nord di Israele.
Unifil: bene tregua, coopereremo per farla funzionare
L'Unifil ha accolto "con favore l'annuncio della cessazione delle ostilità e il rinnovato impegno verso la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza come percorso verso la pace". E' quanto si legge in una nota della missione Onu nel sud del Libano, che ha ribadito la sua collaborazione "con tutti i partner rilevanti per far funzionare la cessazione delle ostilità". "Continueremo a svolgere i compiti che ci sono stati assegnati e abbiamo già iniziato ad adattare le nostre operazioni alla nuova situazione", ha aggiunto Unifil, esortando "tutti gli
attori ad attuare pienamente la risoluzione 1701 sia nella lettera che nello spirito".
Netanyahu: "Residenti non possono tornare nel sud Libano"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dato istruzioni all'Idf di non consentire alla popolazione di entrare nell'area dei villaggi vicino al confine nel sud del Libano, in conformità con la prima fase di attuazione del piano di cessate il fuoco. Lo riferisce l'ufficio del premier. "L'Idf ha arrestato quattro agenti di Hezbollah, tra cui un comandante locale, che erano entrati nell'area vietata, e continuerà ad agire duramente contro qualsiasi violazione" dell'accordo, afferma la nota.
Esercito Libano, cominciamo dispiegamento a sud Litani
L'esercito libanese ha annunciato che le sue truppe hanno iniziato a dispiegarsi a sud del fiume Litani, in conformità con l'accordo di cessate il fuoco raggiunto con Israele e in coordinamento con le forze Unifil. Secondo le forze armate di Beirut, varie unita' saranno posizionate in siti designati per ristabilire l'autorità dello Stato nell'area.