Guerra Ucraina Russia, l'ex ufficiale russo: "Eravamo pronti a un attacco atomico"
La rivelazione arriva da un disertore: la Russia era stata posta in stato di massima allerta nucleare nel febbraio del 2022, all'inizio della guerra con l'Ucraina. Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze ucraine hanno lanciato altri due attacchi con missili americani contro la regione russa di Kursk il 23 e il 25 novembre, usando in totale 13 missili. La Corte russa ha confermato l'arresto di un combattente Gb nel Kursk
Mosca, ripetuti raid ucraini vicino a centrale Zaporizhzhia
Le truppe ucraine hanno bombardato ripetutamente nelle ultime 24 ore l'area dove sorge la centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto afferma il ministero della Difesa russo. "Le forze armate ucraine hanno sparato cinque colpi di artiglieria ed effettuato attacchi con tre droni sull'insediamento di Energodar e il territorio adiacente alla centrale", afferma il ministero, citato dall'agenzia Ria Novosti, aggiungendo che i tre velivoli senza pilota sono stati intercettati. Secondo la stessa fonte non si registrano danni alle persone ma soltanto ad un edificio amministrativo, mentre l'attività nell'impianto continua normalmente. Energodar è la cittadina nei pressi della quale è situata la centrale di Zaporizhzhia, controllata dai russi, una cinquantina di chilometri in linea d'aria a sud-ovest dell'omonima città capoluogo della regione, che invece è sotto il controllo degli ucraini.
Kiev: "Non possiamo mantenere impegno per bonifica mine antiuomo"
L'Ucraina non sarà in grado di rispettare l'impegno assunto con la Convenzione di Ottawa di distruggere quasi sei milioni di mine antiuomo di epoca sovietica: lo ha dichiarato un funzionario del Ministero della Difesa. "Purtroppo, l'attuazione di questo obbligo non è possibile al momento" a causa dell'invasione russa, ha dichiarato Yevhenii Kivshyk, intervenendo a un vertice internazionale sulle mine antiuomo a Siem Reap, in Cambogia.
Mosca: "Rifiutiamo un congelamento del conflitto"
La Russia rifiuta categoricamente qualsiasi opzione per un congelamento del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il direttore dei Servizi segreti esteri russi (Svr), Serghei Naryshkin, parlando con la stampa dopo il vertice dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi segreti degli Stati membri della Csi. "Se parliamo di discussioni e proposte sul congelamento del conflitto, dirò che la Russia rifiuta categoricamente qualsiasi congelamento del conflitto, secondo il modello coreano, o qualsiasi altra opzione, ha detto Naryshkin, rispondendo a una domanda dell'agenzia Tass.
Peskov: "Parlare di armi nucleari a Kiev è irresponsabile"
Parlare di un trasferimento di armi nucleari a Kiev per difendersi dalla Russia è "assolutamente irresponsabile", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Questo è un ragionamento assolutamente irresponsabile da parte di gente che probabilmente ha una cattiva comprensione e idea della realtà", ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass, rispondendo a una domanda su ipotesi ventilate tra giornalisti e politici americani.
Il Cremlino: "Biden vuole continuare sulla strada dell'escalation"
Il Cremlino ha affermato che le azioni di Washington indicano l'intenzione dell'amministrazione uscente di seguire una linea di inasprimento del conflitto con la Russia. Quando i giornalisti hanno chiesto di commentare la conferma ufficiale di Washington dell'uso di missili americani a lungo raggio da parte di Kiev, il portavoce presidenziale russo, Dmitri Peskov, ha risposto: "Continuiamo a notare con preoccupazione che l'amministrazione uscente di Washington preferisce continuare sulla strada di un'ulteriore escalation". "La posizione della Federazione Russa è stata espressa in modo abbastanza chiaro dal presidente Putin e non abbiamo dubbio che sia stata ben ascoltata dai paesi dell'Occidente collettivo", ha aggiunto Peskov.
Mosca, conquistato un altro villaggio nella regione di Kharkiv
Le truppe russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore un altro villaggio nella regione ucraina di Kharkiv, quello di Kopanki. Lo riferisce il ministero della Difesa, citato dalle agenzie di Mosca.
Putin in visita in Kazakhistan domani e giovedì
Domani e giovedì il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita di Stato in Kazakhistan, dove avrà colloqui con il suo omologo kazako Kassym-Jomart Tokayev e parteciperà ad una riunione dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), un'alleanza militare guidata da Mosca di cui fanno parte diverse ex repubbliche sovietiche. Il Kazakhstan regge quest'anno la presidenza di turno dello stesso Csto. Con Tokayev, riferisce il Cremlino, Putin discuterà "questioni relative all'ulteriore sviluppo delle relazioni russo-kazake di partenariato strategico e alleanza in vari campi". A conclusione della visita saranno firmati "una dichiarazione congiunta dei due capi di Stato e una serie di documenti intergovernativi, interdipartimentali e commerciali". Saranno in discussione anche "temi di attualità internazionale e regionale", aggiunge il Cremlino.
007 ucraini intercettano telefonata tra soldati nordcoreani
Ufficiali dell'intelligence ucraina hanno intercettato una conversazione tra il personale militare nordcoreano di stanza dalla Russia nella regione di Kursk. Lo sostiene il Gur, ripreso da Ukrainska Pravda. In particolare, il nordcoreano in servizio alla radio effettua un test di comunicazione e incita i soldati: "Vai via velocemente! Più veloce, più veloce, torna indietro", ha gridato il soldato in coreano.
Corte russa conferma arresto del combattente Gb nel Kursk
Una Corte della regione russa di Kursk ha confermato l'arresto di un cittadino britannico, James Scott Reece Anderson, con l'accusa di avere partecipato all'invasione del territorio russo con le truppe ucraine. La Corte, citata dall'agenzia Tass, ha adottato la misura restrittiva nei confronti di Anderson, apparso ieri in un video dopo essere stato fatto prigioniero dalle forze russe, precisando che è accusato di avere "commesso una serie di reati particolarmente seri" e di rappresentare "uno speciale pericolo pubblico".
Tajani: "Fondamentale proteggere le strutture energetiche ucraine"
"E' fondamentale dare un messaggio politico per proteggere gli impianti nucleari e i bacini minerari (in Ucraina) e credo che nella bozza" di comunicato finale "che stiamo elaborando, questi messaggi siano scritti in maniera molto chiara, anche per quanto riguarda la libertà di navigazione nel Mar Nero". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo l'ultima giornata dei lavori del G7 Esteri di Fiuggi-Anagni, al quale partecipa anche l'omologo ucraino Andrii Sybiha, che lo ha informato sulle "difficoltà delle infrastrutture energetiche" del suo Paese. "Vogliamo ribadire anche visivamente la nostra solidarietà. Per l'Italia e il G7, il sostegno a Kiev rappresenta una priorità", ha sottolineato Tajani.
Medvedev: "Armi nucleari a Kiev sarebbero un attacco alla Russia"
"La stessa minaccia di trasferire armi nucleari al regime di Kiev può essere vista come una preparazione per un conflitto nucleare con la Russia": lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che aggiunge: "L'effettivo trasferimento di tali armi può essere equiparato ad un atto di attacco compiuto contro il nostro Paese ai sensi della clausola 19 dei Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare". "Politici e giornalisti americani - scrive Medvedev - stanno discutendo seriamente sulle conseguenze del trasferimento delle armi nucleari a Kiev. Sembra che la mia triste battuta sul pazzo senile Biden, che ha deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell'umanità, si stia trasformando in una realtà spaventosa". Secondo l'ex presidente russo, l'idea di trasferire armi atomiche in un Paese "in guerra con la più grande potenza nucleare" è "così assurda da sollevare sospetti sulla presenza di una psicosi paranoide in Joe The Walking Dead e in tutti coloro che discutono sull'opportunità di un simile passo".
Ue: "L'aiuto militare attuale a Kiev è insufficiente, fare di più"
"Sappiamo che l'aiuto militare attuale rimane insufficiente per far girare la guerra in favore dell'Ucraina. Dobbiamo aumentare la nostra assistenza militare: più difese aeree, munizioni e armi a lungo raggio". Lo ha detto il Commissario alla Giustizia Didier Reynders intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Reynders ha poi sottolineato che, della prossima tranche da 1,9 miliardi di euro proveniente dagli asset immobilizzati russi, la Commissione propone di dare 1 miliardo all'industria delle difesa Ucraina.
Tajani vede Sybiha: "Fermo sostegno a Kiev e impegno per una pace giusta e duratura"
"Prima dei lavori del G7 dedicati all’Ucraina, ho voluto incontrare il ministro Andrii Sybiha per confermare il fermo sostegno a Kiev e il nostro impegno ad arrivare a una pace giusta e duratura. Sosteniamo la piena integrazione dell'Ucraina nell’alleanza euro-atlantica". Così in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La presidenza Ue: "Mosca ha internazionalizzato la guerra in Ucraina"
"L'Ue e i suoi Stati membri continueranno ad aiutare l'Ucraina e il suo popolo" anche alla luce "dell'internazionalizzazione del conflitto" per colpa della Russia, con la presenza delle truppe "nord coreane" nel teatro del conflitto. Lo ha detto János Bóka, ministro ungherese per l'Europa, intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo.
Lammy: "Gb non manderà truppe, incrollabile sostegno a Kiev"
La Gran Bretagna non invierà truppe in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico David Lammy in una intervista a La Repubblica, Le Monde e Die Welt. "Siamo molto chiari sul fatto che continueremo a sostenere gli ucraini con l'addestramento e l'assistenza militare, ma da tempo affermiamo che non impiegheremo truppe britanniche sul terreno. Questa è la posizione della Gran Bretagna, e al momento resta la posizione della Gran Bretagna'', ha dichiarato Lammy.
''Non ci sono piani per l'invio di truppe britanniche'' in Ucraina, quindi, ma "il sostegno del Regno Unito è incrollabile e ovviamente vogliamo mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile con l'avvicinarsi dell'inverno". Per cui, ''abbiamo addestrato decine di migliaia di soldati ucraini oltremanica e continueremo a farlo''.
''Come Regno Unito, siamo convinti di mettere l’Ucraina nella miglior posizione possibile prima che arrivi l’inverno e per il 2025. Abbiamo promesso tre miliardi di aiuti militari all’anno, per ogni anno che sarà necessario. Dobbiamo continuare così nel 2025 e lo dirò ai miei colleghi del G7'', ha aggiunto Lammy. ''Non vedo alcuna voglia di negoziare da parte di Putin'' e ''assistiamo a una ennesima escalation'', ha proseguito citando ''l'utilizzo di missili balistici iraniani o l'inquietante coinvolgimento nel conflitto di truppe nordcoreane. E' vitale che noi Alleati sosteniamo più che mai l’Ucraina in questa guerra''.
Kiev: "Nella notte record di 188 droni russi sull'Ucraina"
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa sull'Ucraina un record di 188 droni, oltre a quattro missili balistici Iskander-M: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto 76 velivoli senza pilota nemici. "Purtroppo sono stati colpiti impianti infrastrutturali critici e sono stati danneggiati edifici privati e condomii in diverse regioni a causa dei massicci attacchi dei droni - si legge in un comunicato -. Non ci sono state vittime o feriti". I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Cherkasy, Kirovohrad, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Poltava, Zhytomyr, Khmelnytsky, Vinnytsia, Chernivtsi, Ternopil, Rivne, Zaporizhzhia, Dnipro, Odessa e Mykolaiv. Altri 95 droni risultano dispersi, presumibilmente a causa delle contromisure di guerra elettronica adottate dalle difese ucraine, mentre cinque velivoli senza pilota si sono diretti verso la Bielorussia. (
Media: "Da Londra decine di altri missili Storm Shadow a Kiev"
Il governo del Regno Unito ha fornito segretamente all'Ucraina nelle scorse settimane decine di altri missili da crociera Storm Shadow, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, che cita fonti anonime a conoscenza dell'operazione. Si è trattato delle prime consegne di questi missili avvenute sotto il primo ministro Keir Starmer, che ha promesso di continuare a sostenere Kiev nella guerra contro la Russia. Secondo le fonti, Londra ha ordinato gli Storm Shadow dopo che Kiev aveva esaurito i missili a lungo raggio.
Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”.
Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? GLI SCENARI
Ucraina: "Nella notte abbattuti più di 10 droni diretti a Kiev"
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa più di 10 droni russi diretti verso la capitale Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform. "Le Forze di Difesa hanno individuato e distrutto più di una decina di droni russi che minacciavano Kiev", si legge in un comunicato. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime, feriti o danni. L'allarme aereo nella capitale è durato più di cinque ore.
Mosca, abbattuti 39 droni su territorio russo
Nella notte, le difese russe hanno intercettato e abbattuto 39 droni lanciati dall'Ucraina su regioni russe, scrive la Tass. Secondo il ministero della Difesa, 24 UAV sono stati distrutti sul territorio della regione di Rostov, 5 sul territorio della regione di Bryansk, 3 ciascuno sulle regioni di Kursk e Belgorod. Due droni sono stati abbattuti in Crimea, uno ciascuno sulle regioni di Oryol e Voronezh.