India, lo scandalo del gruppo Adani è un problema per Modi

Bufera su Gautam Adani, magnate indiano con interessi che vanno dalla finanza all'energia passando per le infrastrutture e l'estrazione mineraria, che assieme al nipote Sagar è indagato per corruzione. Adani, 62 anni, è stato raggiunto da un mandato di cattura emesso da una corte distrettuale di New York. Nell’ambito di un’indagine volta ad approfondire una possibile frode finanziaria e una vasta operazione di corruzione di funzionari pubblici indiani. “Gli inquirenti sostengono che i membri della famiglia Adani e i leader del gruppo, insieme agli ex dirigenti della società indiana di energie rinnovabili Azure Power e del fondo pensione canadese CDPQ, hanno pianificato di versare 265 milioni di dollari in tangenti a funzionari indiani per assicurarsi contratti per la produzione di energia solare”, spiega il Financial Times. Adani avrebbe presentato le attività nelle rinnovabili nel business plan sottoposto ai finanziatori americani del suo gruppo, rischiando quindi di produrre un grave danno economico e reputazionale a chi avesse deciso di fare affari con lui. Lo schianto in Borsa del gruppo Adani La capogruppo del magnate vicino al primo ministro Narendra Modi, Adani Enterprises ha bruciato in borsa un quinto del suo valore, 9 miliardi di dollari, dopo la pubblicazione della notizia. Complessivamente la perdita per le società riconducibili al miliardario del Gujarat è stata superiore ai 20 miliardi, se si somma al capitale bruciato dalla capogruppo gli 11 miliardi persi dalle altre società e i 2,6 miliardi di accordi negoziati da Adani per progetti infrastrutturali in Kenya che il presidente William Ruto ha sospeso al momento dell'incriminazione. Un totale di oltre 22,6 miliardi di dollari, 12 dei quali evaporati direttamente dal patrimonio personale di Gautam Adani, stimato intorno ai 60 miliardi da Forbes. Le accuse al magnate vicino al premier Narendra Modi gettano un'ombra anche sul governo di Nuova Delhi e sulle sue proiezioni internazionali, di cui gli appalti del gruppo Adani rappresentano una componente fondamentale. Dall'Africa al Sud-Est asiatico, infatti, ovunque Modi firmi accordi di collaborazione e investimento, le imprese di Adani arrivano a costruire floridi rapporti di business. Il Ft sottolinea che la mossa potrebbe sommarsi alle inchieste avviate in Canada per accertare un coinvolgimento del governo indiano nell'omicidio del separatista sikh Hardeep Singh Nijjar a Vancouver l'anno scorso, specie se il Dipartimento di Giustizia e la Security and Exchange Commission aprissero a ulteriori indagini sul conto del miliardario. Un grattacapo per Modi "Finora, gli Stati Uniti e l'India sono riusciti a limitare con successo le ricadute delle accuse legate al programma indiano di 'omicidio su commissione', ma le accuse contro diversi dirigenti di alto rango delle società di Adani creeranno nuove tensioni", ha dichiarato alla testata della City di Londra Milan Vaishnav, direttore del South Asia Programme presso il Carnegie Endowment for International Peace. In India Rajiv Gandhi e gli altri leader del Partito del Congresso che guida l’opposizione hanno iniziato a mettere il premier sotto pressione per i rapporti con l’oligarca più noto e discusso del Paese. Per il quale, peraltro, l’attuale crisi non è la prima: a gennaio 2023 l’impero finanziario di Adani ha perso più di 104 miliardi di dollari di valore dopo aver subito accuse di frode e manipolazione del mercato da parte di un suo ex investitore, l’hedge fund Hindenburg Research. Queste accuse non avevano mai avuto però ricadute penali tali da poter compromettere la capacità di Adani di interfacciarsi con la finanza americana. Per il sistema Modi, già colpito dall’arretramento politico della coalizione nazionalista alle elezioni politiche primaverili, il grattacapo targato Adani è destinato a tenere banco mentre ci si prepara al ritorno al potere di Donald Trump, antico alleato del premier indiano. Ma sul rinnovo del loro rapporto privilegiato, dal 20 gennaio, penderà anche l’incognita Adani.