Guerra Israele, Netanyahu incriminato da Cpi. Crosetto: in Italia dovremo arrestarlo
La Corte penale internazionale ha emesso mandati d'arresto per il premier israeliano e l'ex ministro della Difesa per "crimini contro l'umanità e crimini di guerra". La Casa Bianca "rifiuta categoricamente" i mandati, sono "vincolanti" e per tanto tutti i membri della Ue devono garantirne l'applicazione secondo l'Alto rappresentate europeo per la politica estera, Borrell. Sono almeno 79 i combattenti filoiraniani uccisi in raid aerei attribuiti a Israele che hanno colpito ieri la città di Palmira, in Siria
Netanyahu: decisione Cpi non m'impedirà di continuare a difendere Israele
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, su cui pende un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale, ha dichiarato che nessuna decisione esterna gli impedirà di “continuare a difendere” il suo Paese “in qualsiasi modo”. “Nessuna scandalosa decisione anti-israeliana impedirà a noi, e soprattutto a me, di continuare a difendere il nostro Paese in qualsiasi modo - ha detto Netanyahu in un video messaggio ai suoi concittadini - Non cederemo alle pressioni.
Crosetto: 'Sentenza Cpi sbagliata, ma dovremmo applicarla'
"Io ritengo che la sentenza della Corte penale internazionale sia sbagliata" ma se Benyamin Netanyahu e Yoav Gallant "venissero in Italia dovremmo arrestarli perché noi rispettiamo il diritto internazionale". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la puntata di Porta a Porta in onda stasera su Raiuno. "Penso che hanno fatto una sentenza che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa con chi ha organizzato e guidato l'attentato che ha massacrato e rapito persone in Israele - sottolinea -. Cioè quello per cui è partita la guerra. Sono due cose completamente diverse".
Fidan, sentenza della CPI "speranza per la giustizia"
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha definito "una speranza di giustizia" il mandato d'arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. "Questa decisione è un passo fondamentale per portare dinanzi a un tribunale i responsabili di crimini di guerra, i colpevoli del genocidio dei palestinesi. Il mandato di arresto è una fonte di speranza per la giustizia. Il nostro impegno per giungere a una condanna è una nostra responsabilità non solo nei confronti dei palestinesi, ma anche di tutti i popoli oppressi e nei confronti delle prossime generazioni", ha detto Fidan questa sera.
Procuratore Cpi: "Paesi membri eseguano mandati d'arresto"
"Faccio appello a tutti gli Stati Parte" della Corte penale internazionale "affinché rispettino il loro impegno nei confronti dello Statuto di Roma ottemperando ai mandati di arresto" nei confronti di Benyamin Netanyahu, Yoav Gallant e il leader di Hamas Deif. Lo ha detto in una nota il procuratore capo della Cpi, Karim Khan. "Contiamo sulla loro cooperazione in questa situazione", ha aggiunto.
La Lega: "Mandati di arresto Cpi assurdi e filo-islamici"
"Richiesta assurda, una sentenza politica filo-islamica, che allontana una pace necessaria". Così fonti della Lega commentando i mandati di arresto per il premier israeliano Netanyahu e l'ex ministro Gallant.
L'inviato Usa in Israele ha incontrato il ministro della Difesa e il capo dell'Idf
Il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, e il capo di Stato Maggiore delle forze israeliane (Idf), Herzi Halevi, hanno incontrato a Tel Aviv l'inviato Usa, Amos Hochstein, impegnato in una missione nella regione per cercare di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco tra Israele e gli Hezbollah libanesi. Lo riferiscono i media israeliani.
Anp: "La decisione della Cpi su Netanyahu e Gallant segno di speranza"
"Lo Stato di Palestina accoglie con favore la decisione della CPI", relativa ai mandati per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, ritenendo che ciò rappresenti un "segno di speranza e di fiducia nel diritto internazionale e nelle sue istituzioni". E' quanto si legge in una nota dell'Autorità nazionale palestinese diffuso dall'agenzia di stampa nazionale Wafa. Il comunicato non menziona il mandato di arresto annunciato simultaneamente dalla Cpi contro Mohammed Deif, capo del braccio armato di Hamas.
Libano: "Almeno 22 morti in raid israeliani nell'est"
Almeno 22 persone sono morte oggi in raid aerei israeliani che hanno colpito diverse zone della regione di Baalbek, nell'est del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, precisando che il numero più alto di vittime, almeno otto, si registra nella località di Nabha.
Conte: "Dopo mandati della Cpi sanzioni ed embargo delle armi a Israele"
"Mentre una politica vile continua a mettere la testa sotto la sabbia, la Corte penale internazionale emette i mandati di arresto per il premier israeliano Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Gallant dopo la carneficina di palestinesi a Gaza: circa 44mila vittime, la metà donne e bambini. Uno sterminio che chiama a responsabilità non solo chi ha agito ma anche chi ha fatto finta di niente o non ha fatto abbastanza per impedirlo". Lo scrive su Facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte. "Noi continueremo a chiedere, come abbiamo fatto in pochi sin dall'inizio, - aggiunge - l'embargo delle armi a Israele e forti e incisive sanzioni commerciali, economiche e diplomatiche per fermare questo scempio. Due popoli e due Stati per Israele e Palestina, basta coperture politiche e militari per la follia criminale del governo israeliano".
Il Pd: "L'Italia rispetti la CPI e si adegui alle sue decisioni"
"È partito l'attacco alla Corte Penale Internazionale, per il mandato di arresto a Netanyahu. La CPI è un'acquisizione fondamentale della giustizia internazionale, fondata sullo Statuto di Roma. L'Italia ha il dovere di rispettarla ma anche quello di adeguarsi alle sue decisioni". Così su X Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
Gallant: "La decisione della Cpi incoraggia il terrorismo"
"La decisione della Corte dell'Aja sarà ricordata per sempre: mette sullo stesso piano lo Stato di Israele e i leader assassini di Hamas e legittima così l'omicidio di bambini, lo stupro di donne e il rapimento di anziani dai loro letti. La decisione costituisce un pericoloso precedente contro il diritto all'autodifesa e alla guerra morale e incoraggia il terrorismo omicida". Lo scrive su X l'ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, destinatario di uno dei mandati di arresto spiccati oggi dalla Corte penale internazionale per la guerra a Gaza.
Amnesty: "Ora Netanyahu è ufficialmente un ricercato"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e' "ora ufficialmente un ricercato" dopo la decisione della Corte penale internazionale di giovedì di emettere mandati di arresto per il leader israeliano e il suo ex ministro della difesa. Lo ha affermato Amnesty International. "Il primo ministro Netanyahu è ora ufficialmente un ricercato", ha affermato la segretaria generale di Amnesty Agnes Callamard. "Gli stati membri della CPI e l'intera comunità internazionale non devono fermarsi davanti a nulla finchè questi individui non saranno processati dai giudici indipendenti e imparziali della CPI".
Gasparri: "Se la Cpi cerca persone da arrestare le trova tra i terroristi internazionali"
"Stimo Benjamin Netanyahu, è il capo democratico di un Paese aggredito che rischia lo sterminio. Se la Corte penale internazionale cerca persone da arrestare, le trova a Gaza, tra le file di Hezbollah in Libano o degli Houthi nello Yemen: si occupino di terroristi internazionali". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, commentando la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto a carico del primo ministro israeliano.
La Casa Bianca "rifiuta categoricamente" i mandati della Cpi
"Gli Stati Uniti rifiutano categoricamente la decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per alti funzionari israeliani", ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Rimaniamo profondamente preoccupati dall'impazienza del procuratore nel richiedere i mandati d'arresto e dai preoccupanti errori nel processo che ha portato a questa decisione", ha aggiunto, ribadendo l'opinione di Washington che "la CPI non ha alcuna giurisdizione legale in questa materia".
Milei: "La decisione della CPI ignora il diritto di Israele a difendersi"
La decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della difesa "ignora" il diritto di Israele a difendersi. Lo scrive sui social il presidente argentino, Javier Milei. L'Argentina "dichiara il suo profondo disaccordo" con la decisione, che "ignora il legittimo diritto di Israele all'autodifesa contro i continui attacchi di organizzazioni terroristiche come Hamas e Hezbollah", ha affermato Milei.
Borrell: "I mandati d'arresto emessi dalla Corte penale internazionale contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant sono vincolanti"
I mandati d'arresto emessi dalla Corte penale internazionale contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant sono "vincolanti" e per tanto tutti i membri della Ue devono garantirne l'applicazione. E' quanto dichiara l'Alto rappresentate dell'Unione Europa per la politica Estera, Josep Borrell. "Non è una decisione politica, è una decisione di un tribunale di giustizia internazionale e la decisione dei tribunali devono essere sempre rispettate e applicate", ha aggiunto il capo della diplomazia europea dalla Giordania, ricordando alla decisione della Corte è "vincolante" e tutti i Paesi della Ue, tanto più in quanto membri del Cpi, "sono vincolati ad applicare questa decisione giudiziaria". Borrell ha quindi detto che "prende atto" dell'ordine del Cpi ed ha insistito sul fatto che la "tragedia a Gaza deve concludersi" e la comunità internazionale deve fare un passo avanti per affrontare la situazione "apocalittica" nella Striscia.
Cpi: "Netanyahu e Gallant hanno privato intenzionalmente i civili a Gaza dei mezzi di sussistenza"
"Ci sono ragionevoli prove per credere che entrambi abbiano intenzionalmente e coscientemente privato la popolazione civile di Gaza dei mezzi indispensabili per la loro sopravvivenza, compreso cibo, acqua, medicine e forniture mediche, insieme a carburante e elettricità". E' quanto hanno scritto all'unanimità i tre giudici della Corte penale internazionale che hanno emesso il mandato di arresto contro il premier Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, ex ministro della Difesa.
I giudici, che hanno accolto la richiesta che era stata presentata lo scorso maggio dal procuratore capo della Corte, Karim Khan, hanno scritto inoltre di credere che vi siano ragionevoli prove che entrambi "abbiano responsabilità penale per i seguenti crimini, come co-autori per aver commesso gli atti insieme ad altri: il crimine di guerra dell'utilizzo della morte per fame come arma di guerra e i crimini contro l'umanità di omicidio, persecuzione e altri atti disumani". Infine viene considerato che "entrambi abbiano responsabilità penale come superiori civili per il crimine di guerra di aver intenzionalmente ordinato un attacco contro la popolazione civile".
Riguardo alle accuse di utilizzo della fame come arma di guerra, i giudici fanno riferimento al fatto che "le decisioni di permette o aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza sono state spesso condizionate" e non per rispettare gli obblighi di Israele rispetto alla legge umanitaria internazionale, facendo riferimento anche "alle dichiarazioni di Netanyahu che collegavano lo stop dei beni primari e umanitari agli obiettivi della guerra".
Siria: "79 i morti nel raid israeliano su Palmira, mai un attacco così massiccio"
Sono almeno 79 i combattenti filoiraniani uccisi in raid aerei attribuiti a Israele che hanno colpito ieri la città di Palmira, in Siria. Lo riferisce sul suo sito web l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo. Tra le persone uccise, ci sono 53 siriani di milizie filoiraniane e combattenti provenienti da Iraq e Libano, precisano.
Per l'Osservatorio si tratta "dell'attacco più violento di sempre da parte delle forze israeliane in Siria". Secondo le notizie riportate, sono stati tre i raid su Palmira, uno dei quali ha colpito una riunione tra leader del gruppo iracheno Al-Nujaba e degli Hezbollah libanesi.
In corso telefonate tra Saar e i ministri degli Esteri nel mondo
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar sta tenendo conversazioni telefoniche con i ministri degli Esteri di tutto il mondo e con gli ambasciatori israeliani in relazione alla decisione della Corte penale internazionale dell'Aia di emettere mandati di arresto contro il primo ministro Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri israeliano.
Tajani: "Sosteniamo la Cpi, valuteremo sull'arresto"
"Vedremo quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la corte. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico. Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare e come interpretare questa decisione e come comportarci insieme su questa vicenda". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Business forum trilaterale a Parigi, sulla decisione della Cpi di emettere mandati arresto per il premier israeliano Netanyahu e i capi di Hamas, ricordando che quella palestinese è "un'organizzazione terroristica".