Iran, il giornalista Kianoosh Sanjari si suicida per protesta contro il regime di Khamenei

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Aveva pubblicato un post su X in cui richiedeva il rilascio dei dissidenti politici Fatemeh Sepehri, Nasrin Shakarami, Toomaj Salehi e Arsham Rezaei. Nel caso in cui alle 19 locali non fosse apparso l'annuncio sul sito della magistratura, il reporter aveva minacciato di togliersi la vita

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“Nessuno dovrebbe essere incarcerato per aver espresso le proprie opinioni. La protesta è un diritto di ogni cittadino iraniano. La mia vita finirà dopo questo tweet ma non dimentichiamo che moriamo per amore della vita, non della morte”. Sono queste le ultime parole pubblicate sulla piattaforma X dal giornalista dissidente iraniano Kianoosh Sanjari, che ieri si è tolto la vita in segno di “protesta contro la dittatura di Khamenei” per il mancato rilascio di quattro detenuti da lui indicati.

I post su X

In un altro post aveva dato un ultimatum in cui richiedeva che l’annuncio della scarcerazione di Fatemeh Sepehri, Nasrin Shakarami, Toomaj Salehi e Arsham Rezaei fosse pubblicato entro le 19 sul sito della magistratura. Secondo i media locali, si sarebbe suicidato gettandosi dal tetto di un edificio a Teheran.

Dissidente politico

Il 42enne è stato incarcerato più volte in Iran. Nel 2008, dopo aver scontato due anni nella prigione di Evin, dove il regime degli ayatollah tiene i dissidenti politici, è fuggito dal Paese per poi stabilirsi negli Stati Uniti. Tornato in Iran nel 2016 per prendersi cura della madre anziana, è stato arrestato di nuovo e stavolta condannato a 11 anni di prigione per accuse relative a questioni di sicurezza nazionale. All'inizio del 2019, dopo aver scontato tre anni di pena, Sanjari si è ammalato e il medico della prigione ha deciso che gli doveva essere concesso un congedo medico. Di tutta risposta, le autorità di Teheran lo hanno rapidamente trasferito all'ospedale psichiatrico di Aminabad. Successivamente ha riferito di essere stato ricoverato in un altro ospedale altre due volte e di aver ricevuto scosse elettriche e iniezioni sospette, a seguito delle quali si è sentito privo di sensi e con la mascella bloccata.

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