Messaggio anche a Israele: 'Su Gaza manca volontà di accordo'. Tel Aviv avrebbe chiesto alle forze Unifil di limitare i propri movimenti nelle aree a sud del fiume Litani, nonché in altre località del Libano meridionale vulnerabili ad attacchi militari. Il governo olandese sta indagando per verificare se siano stati ignorati i segnali d'allarme provenienti da Israele su possibili attacchi ai tifosi del Maccabi Tel Aviv. Vietate le manifestazioni per tre giorni
Wilders attacca: 'Nessun arresto durante i pogrom di Amsterdam'
"Sono senza parole. La polizia di Amsterdam ha appena confermato che nessuno è stato arrestato durante la caccia all'ebreo islamico ad Amsterdam giovedì sera. Tutti gli arresti sono stati effettuati prima e durante la partita di calcio e non durante il pogrom". Lo scrive su X Geert Wilders, leader dei sovranisti del Pvv e principale azionista della coalizione di governo.
Beirut, 11 morti in raid israeliano nel sud del Libano
E' di 11 morti il bilancio di un nuovo raid israeliano nel sud del Libano. Lo hanno denunciato le autorità di Beirut.
Media: previsti nuovi arresti per violenze su tifosi israeliani ad Amsterdam
I procuratori olandesi prevedono altri arresti per la “violenza d'odio antisemita” subita dai tifosi del Maccabi Tel Aviv in occasione della partita con l'Ajax ad Amsterdam. Lo rende noto il Guardian. Secondo i pubblici ministeri, 40 sospetti sono stati multati per aver disturbato l'ordine pubblico e quattro sono ancora in stato di fermo.
Israele: 'Finita ondata violenza ad Amsterdam, ma restare cauti'
Le agenzie della sicurezza israeliane stimano che "l'ondata di violenza seguita alla partita di giovedì sera ad Amsterdam sia terminata. Pertanto, agli israeliani non viene impedito di passeggiare per la città". Tuttavia viene raccomandato di "prendere maggiori precauzioni durante il soggiorno nei Paesi Bassi, oltre a prestare attenzione ad eventi insoliti alla luce della sensibilità che esiste ad Amsterdam in seguito agli eventi". La sicurezza nazionale israeliana raccomanda infine a tutti gli israeliani che "viaggiano all'estero di aderire alle varie regole precauzionali pubblicate sul sito web dell'Agenzia per la sicurezza nazionale e di controllare gli avvisi di viaggio prima di acquistare i biglietti all'estero".
Anp condanna: 'L'attacco alla bandiera palestinese ad Amsterdam'
Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato "gli slogan anti-arabi degli israeliani e l'attacco alla bandiera palestinese ad Amsterdam" prima della partita di giovedì sera. Alcuni video postati sui social e rilanciati dai media olandesi hanno mostrato le immagini di alcuni ultrà israeliani che intonano cori anti-Palestina.
Ong: raid israeliani in Siria, morti 4 combattenti filo-iraniani
Quattro combattenti filo-iraniani sono tra le cinque persone uccise negli attacchi israeliani notturni nel nord e nel nord-ovest della Siria. Lo ha reso noto oggi l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Quattro combattenti siriani filo-iraniani sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani contro un centro di ricerca scientifica vicino a Safira, a est di Aleppo", ha precisato l'osservatorio che ha sede in Gran Bretagna, aggiungendo che altri due raid, condotti più a ovest contro Saraqeb, nella provincia di Idlib, hanno ucciso una quinta persona. Gli attacchi hanno preso di mira due quartier generali delle forze del regime siriano frequentati da membri del gruppo Hezbollah sostenuto dall'Iran.
Scontri Amsterdam, premier Olanda non va a Baku per Cop29
Il premier olandese Dick Schoof ha annunciato oggi di aver annullato la sua presenza alla Cop29 che si aprirà lunedì a Baku, per gestire le conseguenze delle violenze di giovedì sera contro i tifosi israeliani ad Amsterdam. In un post su X, Schooh ha scritto: "Non sarà in Azerbaigian la prossima settimana per la conferenza sul clima delle Nazioni Unite Cop29. Resterò in Olanda a causa dell'impatto sociale degli eventi di giovedì notte ad Amsterdam". Il premier olandese, che ha detto di provare "vergogna" per la 'caccia all'ebreo', è stato criticato per non aver lasciato ieri il vertice informale europeo di Budapest per gestire l'emergenza. Schoof ha poi anticipato che lunedì si terrà una riunione del consiglio dei ministri sul tema e "martedì parlerò con varie organizzazioni ebraiche e non solo sulla lotta contro l'antisemitismo".
Media: la polizia olandese non esclude nuovi arresti
Dei 63 sospettati fermati dalla polizia di Amsterdam per i disordini e le aggressioni di giovedì notte, quattro restano ancora in custodia. Lo scrive il quotidiano olandese Volkskrant, aggiungendo che la polizia non esclude che seguiranno altri arresti in seguito.
Premier Olanda a Saar: garantiremo sicurezza a comunità ebraica
Il premier olandese Dick Schoof ha annunciato su X di avere parlato oggi pomeriggio con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar. "Abbiamo parlato delle sue impressioni ed esperienze nella sua breve visita nei Paesi Bassi - ha spiegato -. Gli eventi di Amsterdam lo hanno colpito profondamente e ha condiviso con me le sue grandi preoccupazioni e il suo disgusto per il crescente antisemitismo. Gli ho detto che il governo olandese sta facendo tutto il possibile per garantire che la comunità ebraica nel nostro Paese si senta al sicuro".
Funzionario israeliano: 'Hamas via da Doha? Scelta logica'
Contattato dal Times of Israel, un funzionario israeliano ha dichiarato di aver accolto con favore la decisione del Qatar di porre fine al suo ruolo di mediazione. “C'è una logica in questo. Nel momento in cui i qatarini espellono Hamas, la mediazione non ha più alcun vantaggio e diventa superflua - ha affermato il funzionario - Hamas è un'organizzazione terroristica assassina che deve essere soppressa a livello globale, piuttosto che ricevere ospitalità di emergenza in qualsiasi Paese - ha dichiarato - E' già da un po' che Israele e gli Stati Uniti spingono affinché il Qatar espella Hamas”.
Corteo pro-Pal Milano: 'Agire contro sionismo, piazze solidarietà non bastano
"In questi giorni abbiamo visto come i nostri fratelli ad Amsterdam, in Olanda, hanno agito contro il sionismo. Questa è la solidarietà. Anche noi in Italia non possiamo rimanere solo a fare le piazze di solidarietà, dobbiamo agire nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle manifestazioni, in ogni spazio. Bisogna agire ora, non domani". Queste sono alcune delle frasi gridate dal megafono nel corso della manifestazione pro-Pal in corso a Milano.
Hamas: non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di lasciare il Qatar
Hamas "non ha ricevuto alcuna richiesta" di lasciare il Qatar. Lo ha reso noto una fonte del movimento di resistenza islamica, dopo che Doha ha fatto sapere di rinunciare al suo ruolo di mediatore nella guerra e Gaza, motivo per cui l'ufficio di Hamas nell'emirato "non serve più".
Qatar abbandona mediazione: 'Ufficio Hamas non serve più'
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e in questo quadro ha stabilito che l'ufficio di Hamas "non serve più a nessuno scopo". Lo ha reso noto una fonte diplomatica confermando quanto già emerso ieri dai media israeliani. "I qatarini hanno informato sia gli israeliani che Hamas che finché ci sarà un rifiuto di negoziare un accordo in buona fede, non potranno continuare a mediare. Di conseguenza, l'ufficio politico di Hamas non serve più al suo scopo", ha detto la fonte. L'emirato avrebbe deciso di non concedere più ospitalità al movimento palestinese su forte pressione degli Stati Uniti.
Amsterdam, 4 persone restano in stato di fermo per attacchi a tifosi israeliani
La polizia di Amsterdam sta trattenendo ancora quattro sospetti dei 62 inizialmente arrestati per gli attacchi contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv di giovedì sera. Lo ha reso noto la portavoce della polizia Marijke Stor. Uno dei quattro accusati di violenza pubblica è un 26enne identificato grazie alle riprese delle telecamere a circuito chiuso, riporta il New York Times. “Se le persone vengono rilasciate, non significa che non siano più sospettate”, ha detto Stor. “Altri arresti possono essere effettuati, naturalmente, perché l'indagine è ancora in corso”, anche se ha precisato che i pubblici ministeri non hanno ancora accusato nessuno
Iran murale studentessa in intimo davanti a consolato Milano
“Freedom”: al Consolato dell’Iran di Milano è apparsa la studentessa in intimo, l'opera di aleXsandro Palombo per chiedere la libertà di Ahoo Daryaei l'universitaria iraniana arrestata e rinchiusa in un centro psichiatrico dalla polizia morale dopo essersi spogliata in segno di protesta contro il regime degli Ayatollah nel cortile del dipartimento di Scienza e Ricerca dell’Università Islamica Azad di Teheran. L'azione della giovane universitaria, che sui social media viene chiamata Ahoo Daryaei, era rivolta ai metodi coercitivi e violenti della Polizia morale che impone alle iraniane un rigido codice di abbigliamento entrato in vigore dopo la rivoluzione islamica del 1979 con cui si obbligano le donne ad indossare il velo e vestiti lunghi e larghi. "Ahoo Daryaei ci ha donato il suo corpo come atto d'amore universale per farne un'arma pacifica con cui sfidare il regime islamico degli Ayatollah. Il suo gesto è profondo, il suo sacrificio è dirompente, Ahoo Daryaei ci invita a diffondere il messaggio attraverso il suo corpo e a portare avanti l'urlo di libertà e di coraggio delle donne iraniane. Un monito a non voltarci dall'altra parte, a lottare insieme a loro per non essere complici e indifferenti" ha dichiarato l'artista aleXsandro Palombo. Palombo ha ritratto la studentessa nell’iconica immagine che ha fatto il giro del mondo, mentre cammina scalza e in biancheria intima, le braccia conserte e i lunghi capelli neri. Nell'opera Ahoo Daryaei indossa un reggiseno stampato con la bandiera dell’Iran e slip rosso sul quale appare la scritta “Freedom”, lo sguardo fiero e coraggioso mentre cammina lentamente davanti al Consolato dell'Iran di Milano, la forza di una donna che ha usato il suo corpo per sfidare il regime in nome della libertà. Non è la prima volta che l'arte di aleXsandro Palombo si occupa dei diritti delle donne iraniane. L'artista, in seguito alla morte di Mahsa Amini , aveva realizzato una serie di tre opere “The Cut", “The Cut 1” e "The Final Cut” con Marge Simpson che tagliava i suoi iconici capelli per celebrare Mahsa Amini e il coraggio delle donne iraniane.
Libano: 7 vittime in raid IDf su Tiro, anche 2 bambini
E' salito a sette il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani sulla città meridionale di Tiro, in Libano, di questa notte. Lo dicono le autorità sanitarie libanesi secondo quanto riportano i media israeliani. Tra le vittime anche due bambini. I soccorritori sono ancora alla ricerca dei dispersi sotto le macerie. "Gli attacchi nemici israeliani sulla città di Tiro hanno ucciso sette persone, tra cui due ragazze, e ne hanno ferite altre 46", afferma il ministero , aggiungendo che sono state trovate parti del corpo che saranno "identificate con test del DNA". Israele ha condotto attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano parallelamente alla sua offensiva terrestre nel sud del Paese.
Media Ramallah: 'Idf ha ucciso 25enne palestinese in Cisgiordania'
Le forze israeliane hanno ucciso un 25enne palestinese in un villaggio vicino alla città di Tubas, nel nord della Cisgiordania. Lo ha reso noto il Ministero della Salute a Ramallah, aggiungendo che l'esercito israeliano non ha ancora rilasciato il suo corpo. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, i soldati israeliani hanno effettuato un'incursione circondando la casa della famiglia della vittima, a cui hanno sparato per motivi ancora da chiarire. Un altro uomo è stato gravemente ferito da proiettili al petto.
Pro-Pal boicottano McDonald a Milano: 'Panino con sangue palestinesi'
'Boicot Israel, Boicot McDonald'. Alcuni manifestanti pro-Pal si sono ritrovati davanti al McDonald di largo Cairoli a Milano per effettuare un boicottaggio contro la catena accusata di distribuire pasti gratis ai soldati israeliani. Parole durissime al megafono: "Ogni volta che mangiate un panino, mangiate il sangue dei palestinesi". Tra gli slogan, alcuni incitano all'Intifada: "Un sasso qua un sasso là un sasso per la libertà", si sente.
Le sirene d'allarme suonano nel centro di Tel Aviv
Le sirene d'allarme sono state attivate nel centro di Tel Aviv, come ha constatato l'Ansa sul posto. Gli allarmi a Tel Aviv, nella zona sud, a Giaffa e nel centro sono stati attivati in seguito al sospetto di infiltrazione di droni sulla città per la prima volta dall'inizio della guerra, ha detto l'Idf. Successivamente le forze di difesa hanno parlato di una falsa identificazione. In precedenza 25 razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea e l'area della baia di Haifa.
Hamas smentisce: "Non ci hanno chiesto di lasciare Qatar"
Hamas non e' stata informata di essere sgradita a Doha, riporta l'emittente qatariota Al-Araby, citando fonti informate. Al-Araby afferma che le informazioni riportate dai media, tra cui The Times of Israel, "sono inaccurate". Il Times of Israel citava alti funzionari dell'amministrazione Biden secondo cui Doha aveva informato Hamas piu' di una settimana fa di dover chiudere il suo ufficio diplomatico nella capitale qatariota.