Il ministro della Scienza iraniano ha definito "immorale" la pubblicazione dei video, riferisce Isna, e ha affermato che la ragazza "soffre di problemi psichici" ed è stata "un'ottima idea" trasferirla in ospedale e "non in un centro di detenzione". L'ambasciata a Parigi ha dichiarato che Daryaei è stata "trasferita in un centro di cura specializzato"
"Non ha osservato l'obbligo sul velo e ha infranto la legge". Lo ha affermato il ministro iraniano della Scienza, Hossein Simai Saraf, parlando di Ahoo Daryaei, la studentessa che si è parzialmente spogliata nel cortile dell'Università Azad di Teheran durante il fine settimana, dopo essere stata molestata dagli agenti per non aver osservato il codice di abbigliamento islamico. Saraf ha definito "immorale" la pubblicazione dei video, riferisce Isna, e ha affermato che la ragazza "soffre di problemi psichici" ed è stata "un'ottima idea" trasferirla in ospedale e "non in un centro di detenzione". "Questa quantità di nudità non accettabile in alcun Paese", ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, parlando della studentessa.
Ambasciata a Parigi: "La studentessa è in un centro di cura specializzato"
Ahoo Daryaei è stata "trasferita in un centro di cura specializzato". A riferirlo in una nota è l'ambasciata della Repubblica islamica dell'Iran a Parigi. "La studentessa in questione soffre di fragilità psichica ed è stata trasferita in ambulanza dai servizi di emergenza sociale a un centro di assistenza specializzato", si legge nel comunicato, in cui si afferma che si tratta di un caso "di ordine privato". Il video che circolava sui social mostrava la studentessa presa con violenza da agenti in borghese e portata via in un luogo sconosciuto. Nel frattempo, la portavoce del governo Fatemeh Mohajerani ieri aveva detto alla stampa che non è stato aperto alcun fascicolo giudiziario perché l'amministrazione considera l'incidente un problema sociale e non di sicurezza.
I dettagli su Ahoo Daryaei
Secondo l'attivista iraniana Masih Alinejad, che in un post su X ha rivelato alcuni dettagli sulla studentessa, "il suo nome ufficiale è Mahla, ma i suoi amici e le persone care la chiamano Ahoo. La conosciamo come una donna incredibilmente coraggiosa che non ha mai accettato la coercizione", ha scritto l'attivista citando una fonte vicina alla ragazza. Stando a un'altra fonte citata da Alinejad, Daryaei sarebbe madre di due bambini piccoli. "Un caro amico ha detto che le autorità hanno disabilitato l'account Instagram di Ahoo, dove ha condiviso molti video e foto di sé e dei suoi figli, che dimostravano chiaramente che non era solo mentalmente sana, ma anche una donna vivace e coraggiosa, piena di gioia e vitalità", riferisce l'attivista.
"Ahoo, oltre a essere eccezionalmente intelligente e a raggiungere i voti più alti, era ben nota tra i suoi amici e compagni di classe per il suo coraggio e la sua determinazione nell'opporsi all'oppressione. Ha difeso i suoi diritti più volte, sia a scuola che all'università, affrontando molestatori e bulli", si legge ancora nel tweet che cita le parole di una fonte. Secondo la ricostruzione di Alinejad, Daryaei è stata trasferita "in circostanze preoccupanti" all'Iran Psychiatric Hospital. Secondo una fonte ascoltata dall'attivista, le autorità starebbero "spingendo" la ragazza "sull'orlo della follia tramite pillole e iniezioni sconosciute".