Dana White, l'amico di Trump sul palco dopo la vittoria delle elezioni

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Il CEO e presidente dell'Ultimate Fighting Championship (UFC) ha parlato con il tycoon in Florida, proprio mentre il candidato repubblicano trionfava alle elezioni del 2024. "Nessuno lo merita più di lui, e nessuno lo merita più della sua famiglia. Questo è karma, signore e signori. Se lo merita" ha dichiarato

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C'è questa strana alchimia tra Dana White e Donald Trump, insieme almeno da venticinque anni. E si chiama comunione d'intenti. Lo era alla Convention repubblicana dello scorso luglio, lo è ora che il suo amico è nuovamente Presidente USA. E dopo il trionfo dice: "Nessuno lo merita più di lui, e nessuno lo merita più della sua famiglia. Questo è ciò che accade quando la macchina (dei media ndr) ti insegue. Lui continua ad andare avanti, non si arrende. È l’uomo più resistente e lavoratore che abbia mai incontrato nella vita. La sua famiglia è composta da persone incredibili. Questo è il karma, signore e signori, se lo merita, loro lo meritano come famiglia". 

Ma chi è Dana White?

Presidente dell’UFC (Ultimate Fighting Championship), organizzazione di arti marziali miste (acronimo in inglese MMA), White inizia come fattorino d’hotel, ex istruttore di pugilato poi manager. Oggi in molti lo vedono perfetto come Press Secretary, anche grazie al rapporto strettissimo che intrattiene con Trump. La stima di White per Trump è emersa anche in occasione della sparatoria in Pennsylvania del luglio scorso. Lo stesso - come anche gli atleti dell'UFC vicini ai valori conservatori-  ha commentrato: "Un tipo tosto, un vero combattente, ci sono i tipi duri e quelli che non lo sono. Io li riconosco quando ne vedo uno". 

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Un'amicizia più che ventennale

Nel 2001 l'irlandese-americano amico di Trump aveva abbandonato gli studi universitari e si era trasformato in istruttore di boxe. Era passato dall'essere il manager di due campioni di arti marziali miste (MMA) a diventare presidente dell'UFC. In quel periodo le MMA stavano attraversando un periodo di declino dopo che l'allora senatore statunitense John McCain le aveva etichettate come "combattimenti di galli umani" e aveva guidato una campagna per vietare l'UFC.  Ma dopo che il New Jersey legalizzò lo sport , Trump invitò l'amico White a combattere  al Trump Taj Mahal. L'ormai chiuso casinò e hotel di Atlantic City ospitò gli eventi MMA UFC 31 e UFC 32, con Trump presente al primo e sino all'ultimo incontro. 

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Dana White, l'amico di Donald Trump - ©IPA/Fotogramma

Un personaggio controverso

Trump ha definito White "una persona speciale, un imprenditore eccezionale, un amico leale". Certamente un personaggio non convenzionale:  odia i media tradizionali e predilige Youtube e TikTok, rifugge le interviste, quando è  coinvolto in uno scandalo (ha schiaffeggiato sua moglie davanti a un nightclub) chiede scusa. Ed è fedelissimo a Trump. In un'intervista del 2018 dichiarò: "Nessuno all’inizio ci prendeva seriamente tranne Donald Trump, non potrei mai dire niente di negativo su Trump perché lui c’era quando gli altri non c’erano". Altri lo dipingono come un uomo che pagava poco i combattenti e poco si curava della loro salute, ma c'è chi replica che fa ricchi i suoi vincitori.

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Trump: "White un ragazzo incredibile"

Durante un'intervista al podcast Bussin' With The Boys , Trump ha espresso la sua ammirazione per White, spiegando che nessun altro potrebbe gestire l'UFC come lui. "Non c'è nessuno come lui", ha detto Trump, sottolineando che mentre la maggior parte delle persone sono sostituibili, White si distingue come insostituibile. Secondo Trump, la leadership di White ha costruito un impero del valore di miliardi e il suo acume negli affari non ha eguali. Lodi anche alla coerenza di White: "Non è mai cambiato, è solo un ragazzo incredibile che capisce davvero il suo lavoro". Cortesia ricambiata da White sino all'ultima presenza condivisa sul carro della vittoria, uno dei momenti dei festeggiamenti più iconici della giornata. E ora sono in molti a ipotizzare che proprio White potrebbe rivelarsi un addetto stampa della Casa Bianca non convenzionale, ma al tempo stesso decisamente appropriato.

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