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Usa, agenzia di onoranze funebri del Colorado ha nascosto 190 cadaveri

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©Getty

Cemento asciutto al posto delle ceneri e registri di cremazione falsi: Jon e Carie Hallford della "Return to Natural Funeral Home" sono stati accusati di 15 reati federali e si sono dichiarati colpevoli di frode telematica. Dal 2019 accatastavano in un edificio nella cittadina di Penrose i corpi dei defunti, ingannando i loro famigliari

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Occultare 190 cadaveri in decomposizione e spedire ceneri finte ai famigliari delle vittime. Dopo essere stati accusati di 15 reati federali, i due proprietari di un’agenzia di onoranze funebri del Colorado si sono dichiarati colpevoli di frode telematica per aver ingannato i propri clienti. Dal 2019 mandavano loro falsi registri di cremazione dei corpi dei cari scomparsi, che intanto venivano nascosti in decomposizione in un edificio nella cittadina di Penrose.

Più di 200 capi d'imputazione

Una Gmc Yukon e un'Infiniti, il finanziamento di interventi di lipolaser, viaggi in California, Florida e Las Vegas, 31.000 dollari in criptovaluta e articoli di lusso in negozi come Gucci. Sono solo alcune delle spese in cui Jon e Carie Hallford, della Return to Nature Funeral Home, avrebbero impiegato i 900mila dollari ottenuti tra fondi di soccorso per la pandemia e pagamenti dei clienti. Oltre alle truffe nei confronti dei famigliari delle vittime, i due sono accusati di frode ai danni del governo degli Stati Uniti. Più di 200 capi d’imputazione, tra cui abuso di cadavere e falsificazione, sono pendenti alla corte statale del Colorado.

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Cemento asciutto al posto delle ceneri

È stata un’indagine dell’Associated Press a scoprire che all’interno di alcuni dei sacchi mandati ai cari dei defunti non c’erano le ceneri, ma cemento asciutto. Secondo i documenti del tribunale, inoltre, gli Hallford avrebbero nascosto alcuni cadaveri già nel 2019, a volte accatastandoli uno sopra l'altro e in due casi seppellendo il corpo sbagliato. 

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L'accordo di patteggiamento deve ancora essere approvato dal giudice e stabilisce che dai procuratori non saranno richiesti più di 15 anni di reclusione. Jon Hallford è rappresentato dall'ufficio dei difensori pubblici federali, ma non intende rilasciare dichiarazioni. Le telefonate e le e-mail all'avvocato di Carie Hallford, invece, non hanno ricevuto risposta nell’ambito federale, mentre il suo avvocato nel caso statale, Michael Stuzynski, ha rifiutato di parlare della vicenda. “Topi e vermi hanno mangiato la faccia a mio figlio", ha detto Crystina Page, madre di una delle vittime intervenuta durante l’udienza in tribunale di giovedì. Per lei l’accordo di patteggiamento può servire per ottenere parzialmente giustizia, ma “sfiora solo la superficie delle atrocità che hanno commesso”. A causa di questa storia, i legislatori del Colorado hanno deciso di modificare le normative statali sulle pompe funebri, richiedendo ispezioni di routine delle strutture e licenze per il ruolo. 

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