Strage senza fine a Gaza, 17 morti nel raid su una scuola. Per la protezione civile di Hamas, in 19 giorni sono state uccise oltre 770 persone dalla nuova offensiva nel nord della Striscia. Ma ripartono i negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza. Domenica vertice dei mediatori a Doha. Parteciperanno i capi del Mossad e della Cia, con il direttore dell'intelligence egiziana e il primo ministro del Qatar
Times: "L'attacco Israele all'Iran ritardato dopo la fuga di documenti del Pentagono"
L'attacco di rappresaglia pianificato da Israele contro l'Iran è stato ritardato a causa della fuga di notizie riguardo documenti classificati del Pentagono che descrivono nel dettaglio l'operazione. Lo ha riferito il quotidiano britannico The Times, citando una fonte di intelligence a conoscenza dei preparativi di Israele. La fuga di notizie, inizialmente condivisa su un canale Telegram pro-Iran e in seguito su X, includeva dettagli sui piani di Israele di utilizzare missili balistici contro l'Iran, aiutando Teheran ad anticiparli.
Il rapporto indica che la fuga di notizie ha costretto Israele a rivedere i suoi piani e a sviluppare una strategia alternativa. "La fuga di notizie dei documenti americani ha ritardato l'attacco a causa della necessità di cambiare alcune strategie e componenti", ha detto la fonte. "Ci sarà una rappresaglia, ma ha richiesto più tempo del previsto". L'attacco pianificato sarebbe stato una risposta per l'attacco di Teheran del 1mo ottobre, che ha visto oltre 180 missili balistici lanciati contro Israele.
Israele si stava preparando a colpire le installazioni militari della Guardia Rivoluzionaria iraniana, ma aveva assicurato agli Stati Uniti che la sua risposta non avrebbe coinvolto l'infrastruttura nucleare o petrolifera dell'Iran. I documenti trapelati, classificati come "top secret" e datati 15 e 16 ottobre, sono stati verificati da funzionari statunitensi. Descrivono in dettaglio i preparativi militari israeliani, tra cui un'esercitazione di spiegamento dell'aeronautica militare su larga scala e un'esercitazione di rifornimento aereo.
Guterres: "Abbiamo bisogno di pace". VIDEO
Wafa: "Quattro persone uccise in un raid israeliano a Gaza"
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che quattro persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano "che ha preso di mira una struttura che ospita sfollati nel campo profughi di al-Maghazi". Fonti mediche hanno riferito a Wafa che almeno quattro persone sono state uccise presso l'Al-Maghazi Services Club.
Schlein: "Inaccettabile l'attacco di Israele all'Onu"
"C'è un attacco da parte di molti Paesi, a partire dal governo israeliano, contro il multilateralismo e contro le Nazioni Unite. E' un attacco inaccettabile perché l'Onu nasce esattamente come un figlio dei disastri delle guerre mondiali e anche del movimento della pace": lo ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein a margine dell'evento "Salviamo l'Onu" al Senato. "Noi dobbiamo difendere le Nazioni Unite come luogo del dialogo e della collaborazione e cooperazione tra gli Stati in contrapposizione a chi oggi pensa di riscrivere i confini e la geopolitica del mondo attraverso l'utilizzo della forza, della violenza e della forza, e noi questo non lo possiamo accettare", ha concluso.
Tajani: "La reazione di Israele oltre quello che doveva essere"
"La reazione d'Israele è stata al di là di quello che doveva essere, l'abbiamo sempre detto, come abbiamo sempre detto che era inaccettabile anche quello che accadeva con le nostre truppe Unifil". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla conferenza stampa finale del G7 Sviluppo, sottolineando che "è ora di arrivare a un cessate il fuoco sia in Libano che a Gaza". "Non si può negare il diritto all'autodifesa - ha aggiunto il titolare della Farnesina - tutto è partito da Hamas con quell'attacco che voleva impedire l'accordo con l'Arabia Saudita e isolare Israele nel mondo".
Macron a Netanyahu: "Non si difende la civiltà con la barbarie"
"Si parla molto di guerra di civiltà. Non sono sicuro che si difenda una civiltà seminando noi stessi la barbarie". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza per il Libano a Parigi, riferendosi alle parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu che rivendica di difendere la civiltà giudaico-cristiana nelle guerra a Gaza e in Libano. "Israele sa per esperienza che i suoi successi militari non sono necessariamente una vittoria in Libano", ha proseguito Macron. "Esigiamo da Hezbollah che cessi gli attacchi indiscriminati" contro Israele, ha inoltre affermato.
Blinken: "Abbiamo diverse opzioni per la fine della guerra a Gaza"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno valutando "diverse opzioni" per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas, in corso da poco più di un anno nella Striscia di Gaza. "Stiamo valutando diverse opzioni", ha dichiarato ai giornalisti durante una visita in Qatar. "Non abbiamo ancora stabilito se Hamas (sia) pronto a impegnarsi, ma il prossimo passo è quello di riunire i negoziatori. Ne sapremo certamente di più nei prossimi giorni", ha spiegato.
Grandi (Unhcr): "In Libano rischio enormi da esodi popolazioni"
"Siamo ad un bivio. Un'ulteriore espansione del conflitto comporta pericoli inimmaginabili. Amplierà anche l'impatto umanitario ben oltre la capacità delle agenzie di aiuti e aprirà la porta a movimenti di popolazioni difficili da gestire". Lo ha detto l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, intervenendo alla conferenza internazionale sul sostegno alla popolazione e alla sovranità del Libano, in corso a Parigi.
Mikati: "Cessate il fuoco e attuazione della risoluzione 1701"
"La cosa più importante oggi è il cessate il fuoco e poi l'attuazione della risoluzione internazionale 1701", che prevede che solo i Caschi Blu e l'esercito libanese siano dispiegati nel sud del Libano al confine con Israele". A dichiararlo da Parigi, dove il presidente francese Emmanuel Macron ha riunito i partner in una conferenza internazionale per raccogliere aiuti e sostegno per il Libano, è stato oggi il premier libanese Najib Mikati. Qualsiasi futuro Presidente della Repubblica libanese dovrà attuare gli accordi che stabiliscono che "le armi devono essere nelle mani dell'esercito libanese e dello Stato libanese".
Emmanuel Macron ha intanto annunciato l'intenzione di sbloccare 100 milioni di Euro: "Nell'immediato è un aiuto massiccio che bisogna dare alla popolazione libanese, che si tratti delle centinaia di migliaia di persone sfollate a causa della guerra o delle comunità che le accolgono". La conferenza punta a raccogliere 400 milioni di dollari, la Germania ha annunciato di voler sbloccare 96 milioni di dollari. Gli aiuti garantiti dalla Francia dovranno consentire di "accogliere le famiglie, nutrire i bambini, curare i feriti e continuare ad assicurare la scolarizzazione degli alunni", ha precisato il presidente francese.
Macron ha ricordato anche l'importanza di un cessate il fuoco immediato. "La guerra deve finire al più presto", ha dichiarato il presidente, precisando che l'obiettivo è affermare la sovranità del Libano, quindi permettere ai libanesi di riprendere il mano il loro destino".
Qatar: "Ripresi i contatti con Hamas dopo la morte di Sinwar"
I mediatori per Gaza hanno "ripreso i contatti" con Hamas dopo l'uccisione del suo leader Yahya Sinwar. Lo ha detto il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. L'emirato è uno dei mediatori chiave insieme a Usa ed Egitto.
Blinken: "135 milioni dagli Usa ai palestinesi"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato altri 135 milioni di dollari di aiuti ai palestinesi. "Oggi annunciamo altri 135 milioni di dollari per l'assistenza umanitaria, l'igiene dell'acqua e la salute dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, oltre che nella regione", ha annunciato Blinken in Qatar, aggiungendo che il totale degli Stati Uniti ammonta a 1,2 miliardi di dollari da quando l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato la guerra.
Blinken: "Dopo la morte di Sinwar cogliere il momento e negoziare"
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato da Doha a "cogliere il momento" dopo la morte del leader di Hamas Yahya Sinwar e ha detto che i negoziatori "si incontreranno nei prossimi giorni" per discutere di una tregua nella Striscia di Gaza e del rilascio degli ostaggi. Ha inoltre indicato che durante i colloqui svoltisi nel corso del suo undicesimo tour in Medio Oriente, dopo lo scoppio della guerra nella Striscia più di un anno fa, aveva anche discusso la stesura di "un piano per ciò che verrà dopo, in modo che Israele possa ritirarsi da Gaza e Hamas non possa ricostituirsi".
Idf: "A Nuseirat colpito centro di comando di Hamas"
L'Idf afferma di aver effettuato l'attacco aereo in una ex scuola a Nuseirat contro un gruppo di agenti di Hamas che operavano. Secondo l'esercito, Hamas stava utilizzando la "Scuola dei Martiri" di Nuseirat per pianificare e realizzare attacchi contro le truppe dell'Idf e Israele. Intanto i servizi di soccorso gestiti da Hamas segnalano almeno 17 morti e 42 feriti nell'attacco all'ex scuola che era usata come rifugio per gli sfollati.
Blinken: "Prevedo nei prossimi giorni incontro negoziatori"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, oggi a Doha, si aspetta che i negoziatori della tregua di Gaza si incontrino "nei prossimi giorni". "Abbiamo parlato delle opzioni per capitalizzare questo momento e dei prossimi passi per far avanzare il processo, e prevedo che i nostri negoziatori si riuniranno nei prossimi giorni", ha dichiarato Blinken ai giornalisti dopo i colloqui con il Qatar, mediatore chiave.
Hamas: "Nel nord di Gaza 770 uccisi da Israele in 19 giorni"
La protezione civile di Hamas afferma che in 19 giorni sono state uccise oltre 770 persone dalla nuova offensiva militare israeliana nel nord di Gaza. "Ci sono più di 770 morti dall'inizio dell'operazione militare e ci sono ancora morti sotto le macerie (degli edifici presi di mira dai raid) e nelle strade", ha detto all'Afp il portavoce dell'organizzazione, Mahmoud Bassal.
Borrell: "Cessate il fuoco e sostegno all'esercito libanese"
"Abbiamo presentato oggi sette punti" per il Libano. "Il primo punto è il cessate il fuoco. Senza un cessate il fuoco, niente funzionera'". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo alla Conferenza di Parigi per il Libano. "In secondo luogo, i partiti libanesi, la leadership politica libanese, devono assumersi le proprie responsabilità e devono eleggere un presidente. Se non eleggono un presidente per far funzionare il paese, non si risolverà nulla, quindi in terzo luogo, rafforzare la presenza di Unifil e condannare gli attacchi", ha aggiunto. "Quarto: l'esercito libanese deve essere rinforzato e schierarsi nel sud. Abbiamo ascoltato il piano dell'esercito libanese per aumentare di 6000 il numero delle sue truppe, ma dobbiamo fornire loro supporto. Noi, l'Unione Europea, daremo quest'anno 20 milioni, l'anno prossimo 40 milioni all'esercito libanese e, dal punto di vista del supporto umanitario, quasi 80 milioni di euro saranno donati solo per il supporto umanitario, ma l'esercito libanese ha bisogno di molto supporto", ha aggiunto. Il quinto punto è "un piano di sostegno economico quando verrà eletto il presidente".
Guerra Medio Oriente, Blinken in Qatar. Libano in fiamme. VIDEO
Drone Israele colpisce auto su autostrada Beirut: 2 morti
Un drone israeliano ha colpito un'auto che viaggiava su un'autostrada a Est di Beirut uccidendo due persone: lo si legge nell'agenzia di stampa libanese, Ani. L'auto si trovava sulla strada per Kahaleh, che porta a Damasco, fa sapere Ani. L'attacco sull'autostrada in una località cristiana, lontana dalle roccaforti di Hezbollah, avviene il giorno dopo una serie di violenti raid israeliani sulla periferia sud di Beirut, che hanno provocato la distruzione totale di 6 edifici residenziali. Israele ha detto che in questo caso l'obiettivo erano i depositi e le fabbriche di armi di Hezbollah. Gli attacchi su questa zona sono stati 17 in tutto: uno dei più intensi bombardamenti dell'area da quando è cominciata la guerra aperta fra Israele e Hezbollah: i primi attacchi in Libano risalgono al 23 settembre, poco più di un mese fa.
Ue: vertice Brics è stato fallito tentativo Putin di uscire da isolamento
Il vertice dei Brics a Kazan, in Russia, è stato solo "un tentativo da parte di Vladimir Putin di abusare della presidenza di turno in questa organizzazione per cercare di eludere o emergere dall'isolamento internazionale", un tentativo peraltro "fallito". Lo dice il portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Se guardiamo la dichiarazione - continua - non c'è una posizione unitaria riguardo alla guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l'Ucraina, ma c'è un riferimento alle posizioni nazionali dei singoli Paesi. Il riferimento alle posizioni nazionali dei singoli membri in questa dichiarazione dimostra che il tentativo della Russia di ottenere qualsiasi sostegno all'interno di questo formato è fallito ancora una volta. E' un'altra prova e un ulteriore esempio dell'isolamento internazionale della Russia riguardo alla sua guerra illegale di aggressione contro il popolo ucraino".
Media, 16 morti per raid a scuola in campo Nuseirat a Gaza
Sedici persone sono state uccise e 32 sono rimaste ferite in un attacco israeliano contro una scuola nel campo profughi di Nuseirat a Gaza: lo riportano i media internazionali. Secondo l'ospedale Al Awda, citato da Sky News, tra le vittime ci sono anche bambini. La scuola Al-Shuhada stava dando rifugio a palestinesi sfollati.