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Moldavia, proiezioni voto su referendum adesione Ue: "no" avanti con 58%

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©Ansa

Oltre alle cruciali presidenziali, con la leader in carica europeista Maia Sandu in testa secondo i primi dati (con il 34%), i moldavi si sono espressi per fissare nella Costituzione il percorso dello Stato verso l'Unione europea. In gioco c'è il posizionamento geopolitico del Paese e il suo futuro

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Seggi chiusi in Moldavia per le presidenziali e il voto al referendum sull'Ue. Secondo la Commissione elettorale nazionale, l'affluenza ha raggiunto il 51,4% e non ci sono dubbi sul raggiungimento del quorum - di un terzo - necessario. E, stando ai dati di 456 sezioni su 2.219 scrutinate, il No è in testa con il 58,1%, contro il 41,9% del Sì. Un rovesciamento rispetto al 55% per il Sì previsto dai sondaggi della vigilia. Mentre per le presidenziali, dalle primissime proiezioni sembra esserci una vittoria amara per Sandu, che guida con il 34,1%: dovrà giocarsela al ballottaggio con il socialista filorusso Alexandr Stoianoglo, ma se i dati fossero confermati otterrebbe un risultato inferiore rispetto al sondaggio Cbs-Axa che la vedeva al 35,8%.

Il duplice voto

Gli elettori della Moldavia hanno iniziato a votare questa mattina dalle 7 (le 6 in Italia) e sono stati chiamati ad approvare in un voto altamente simbolico la modifica della Costituzione con l'indicazione dell'adesione all'Ue come obiettivo strategico. Si è votato anche per le presidenziali: undici i candidati, con favorita l'uscente Sandu. Nel 2020 determinante per la sua elezione è stata l'alta affluenza dei tanti moldavi all'estero.

I candidati e i sondaggi

Sandu è stata da subito la grande favorita. I principali sfidanti sono Alexandr Stoianoglo, ex procuratore sostenuto dal Partito Socialista (filorusso), e Renato Usatii, ex sindaco di una cittadina al nord del Paese, Balti. Se alle presidenziali nessuno degli undici candidati avrà più del 50%, il 3 novembre si terrà il ballottaggio. Un risultato inferiore al previsto (nei sondaggi Sandu è al 35,8%) potrebbe indebolire il partito di centrodestra della presidente alle Parlamentari del prossimo anno. Quanto al referendum per modificare la Costituzione in vista dell'adesione all'Ue, secondo un sondaggio Cbs-Axa il 55,1% dei moldavi è favorevole. Non è vincolante, ma perderlo minerebbe il prestigio di Sandu. L'opposizione ha criticato la consultazione come una trovata per rafforzarne la campagna elettorale e qualcuno dei candidati ha invitato a boicottarlo.

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Il timore di ingerenze russe

Come detto, sulle elezioni grava il timore di un'ingerenza russa. La polizia moldava, in una nota diffusa nel pomeriggio, ha fatto sapere di aver identificato 34 incidenti elettorali per compromettere l'esito delle elezioni: sette casi di fotografie alle schede, due di danneggiamenti delle schede, tre di corruzione degli elettori, tre di manifestazioni elettorali non autorizzate, due di trasporto organizzato degli elettori, un episodio di molte persone presenti in cabina elettorale e altri incidenti di diversi tipi, come la presenza di persone ubriache ai seggi o episodi di violenza. Nelle scorse settimane la polizia ha effettuato centinaia di arresti dopo aver scoperto un massiccio piano di compravendita di voti, avvertendo che fino a un quarto dei voti espressi potrebbe essere stato influenzato dal denaro russo. Secondo il capo della polizia, nel mese di settembre Mosca ha cercato di comprare il “no” al referendum sull'Ue di oltre 130mila elettori moldavi, grazie a Ilan Shor, oligarca moldavo filo-russo, fuggito dal Paese dopo il furto nel 2014 da tre banche moldave di un miliardo di dollari (il 12% del Pil). “Il nostro Paese è a un bivio... Un gruppo di ladri sta cercando di ingannare le persone, promettere loro denaro, fornire loro informazioni false", ha detto il primo ministro Dorin Recean, esortando i moldavi "a essere vigili". Sandu, che ha battuto un presidente in carica sostenuto da Mosca nel 2020, ha tagliato i legami con la Russia e ha chiesto l'adesione della Moldavia all'Ue in seguito all'invasione russa dell'Ucraina nel 2022. La presidente ha ripetutamente lanciato l'allarme sui tentativi russi di interferire nel voto: un'affermazione che Mosca ha respinto.

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