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MO, Netanyahu: Alleati Iran hanno tentato uccidermi. Iran: Hezbollah dietro attacco

©Getty

Il premier israeliano condanna "gli alleati dell'Iran" che hanno "tentato" di assassinarlo con sua moglie. L'ufficio del premier israeliano ha confermato che l'abitazione privata è stata bersaglio oggi di attacco con drone dal Libano. L'Iran dichiara che c'è Hezbollah dietro l'attacco alla residenza del presidenteisraeliano. Hamas ha confermato in un videomessaggio la morte del suo leader. Ridda di voci sul suo successore

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Consigliere di Al Qaida: "Hamas ora rilasci gli ostaggi"

Il veterano jihadista Mustafa Hamid (alias Abu al-Walid al-Masri), suocero di Saif El-Adel, considerato il probabile leader di Al Qaida ha chiesto il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza, ritenendo che tenerli prigionieri danneggia la causa palestinese. Lo riporta Site, un'organizzazione privata americana che segue le attività degli jihadisti. Per Hamid "a causa dell'intensa attenzione prestata alla restituzione dei corpi degli ostaggi morti e di quelli ancora vivi (...), il destino dei prigionieri palestinesi viene ignorato", riporta il gruppo americano che cita un testo del consigliere jihadista. Il documento è stato messo online il giorno dopo l'annuncio della morte di Yahya Sinwar. "I loro corpi devono essere restituiti immediatamente alle loro famiglie in Israele, e questo caso deve essere chiuso e non riaperto", ha aggiunto il consigliere di Al Qaida. Parole che contrastano con l'inflessibilità mostrata da Hamas, su cui Al Qaida non ha una grande influenza. "Inoltre, la questione palestinese è scomparsa e nessuno ne parla se non attraverso la questione dei rapiti - continua il veterano - e nessuno si preoccupa dei prigionieri palestinesi, né sui media né nei negoziati né nelle manifestazioni, perché non c'è nessuno che li pianga". 

Israele lancia volantini su Gaza con immagine corpo Sinwar

Aerei israeliani hanno lanciato volantini sul sud della Striscia di Gaza che mostravano una foto del corpo del capo militare di Hamas, Yahya Sinwar, accompagnata dal messaggio "Hamas non governerà più Gaza", una delle frasi più usate dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui sul volantino, scritto in arabo e firmato dalle Idf, è scritto che "a chiunque deponga l'arma e consegni gli ostaggi sarà permesso di andarsene e vivere in pace". Il testo del volantino era tratto dal discorso pronunciato da Netanyahu giovedì dopo che Sinwar era stato ucciso dai soldati israeliani che operavano a Rafah.

Erdogan: "Genocidi a Gaza e in Libano devono cessare"

Fare pressione su Israele affinché ponga fine ai "genocidi" israeliani a Gaza e in Libano. Lo ha chiesto alla comunità internazionale il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una conferenza stampa con il cancelliere tedesco in visita Olaf Scholz. Parlando a Istanbul, il capo di Stato ha riferito di aver discusso "della guerra genocida condotta da Israele contro Gaza e di tutti gli attacchi contro il Libano. Anche la tragica situazione umanitaria in cui si trova la regione è stato uno degli argomenti".

La Turchia ha sollecitato un cessate il fuoco immediato e l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia, ha affermato Erdogan. "Noi, come comunità internazionale, dobbiamo esercitare pressione su Israele affinché tutti i genocidi a Gaza e in Libano cessino. Finché questi genocidi saranno in corso, la nostra regione non potrà raggiungere pace e stabilità", ha aggiunto. “Sono state uccise oltre 50.000 persone. Tutti coloro che hanno una coscienza devono assumersi la responsabilità di porre fine a questo approccio israeliano e continueremo a lavorare su questa strada.”

"Colpita residenza Netanyahu": Israele sempre più vulnerabile ai droni (2)

Secondo il New York Times, i tre droni oggi hanno fatto scattare le sirene d'allarme nella base militare di Glilot, poco a nord di Tel Aviv, ma non a Cesarea, luogo particolarmente sensibile. Le Idf, che una volta perso il contatto radar con il terzo drone hanno fatto alzare anche elicotteri da combattimento con capacità di abbattere aerei senza pilota, hanno chiarito che l'incidente è "sotto esame". 

L'episodio di domenica scorsa e quello più recente hanno confermato i problemi di Israele nel contrastare gli attacchi con i droni, specialmente se paragonati alle percentuali di intercettamento di razzi e missili balistici anche a corto e medio raggio dei sistemi di difesa aerea Arrow, David's Sling e Iron Dome.

I droni - che sono meno costosi e più facili da reperire per gli avversari di Israele - sono più difficili da intercettare perché emettono meno calore, contengono meno metallo e volano a bassa quota e a velocità molto inferiore a razzi e missili, che sono il primo obiettivo dei sistemi di difesa.

"Colpita residenza Netanyahu": Israele sempre più vulnerabile ai droni

Gli attacchi con i droni sono il punto debole dei sofisticati e iper-tecnologici sistemi di difesa aerea su cui può contare Israele. Lo ha confermato il raid di stamane a Cesarea, che secondo Axios avrebbe addirittura colpito la residenza del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per la prima volta dal 7 ottobre obiettivo diretto di un'operazione volta ad eliminarlo.

Il drone, partito dal Libano con altri due velivoli senza pilota che sono stati invece intercettati, non ha provocato feriti in quanto - stando all'ufficio del primo ministro - né Netanyahu né sua moglie erano in casa al momento del raid. 

L'attacco contro la residenza di Netanyahu, precisa l'emittente Channel 12, è stato eseguito da uno 'Ziyad 107', lo stesso usato domenica scorsa per il bombardamento della base di addestramento della Brigata Golani a Regavim, nel centro di Israele, costato la vita ad almeno quattro militari, ritenuto il più grave attacco condotto da Hezbollah nello Stato ebraico da quando è iniziata la guerra.

Palestinesi d'Italia: "La morte Sinwar è il prezzo per la libertà"

"Chi giustifica l'uccisione di un bambino, una donna o un combattente è un sionista": lo ha detto Mohammad Hannoun, Presidente della associazione palestinesi in Italia, aprendo a Milano la manifestazione in solidarietà alla Palestina e contro il ddl 1660 con la richiesta di un minuto di silenzio per le vittime "del genocidio". "La morte di Sinwar e di altre 40 mila persone è il prezzo da pagare per la libertà, un prezzo che non avremmo dovuto pagare se le istituzioni si fossero schierate dalla parte giusta, quella degli oppressi" ha proseguito Hannoun, spiegando che anche se "la notizia della settimana è la morte di Sinwar", "ogni vita stroncata ha lo stesso valore" e "perde chi vanta l'uccisione di un leader". Diverse le centinaia le persone scese in piazza nel 54esimo sabato milanese a sostegno della Palestina. Il corteo partito da porta Venezia è diretto in viale Monza e non in San Babila come inizialmente previsto. Un cambio di percorso, è stato spiegato, concordato tra organizzatori e la Digos. 

Pezeshkian martedì in Russia per vertice Brics, vedrà Putin e Xi

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, volerà martedì a Kazan, in Russia, dove fino al 24 ottobre si terrà il summit dei Brics. Lo riferiscono i media della Repubblica islamica, precisando che, oltre ad intervenire al vertice, Pezeshkian avrà a margine una serie di incontri con suoi omologhi tra cui quelli con il presidente russo, Vladimir Putin, ed il leader cinese, Xi Jinping.

Media, medici rifiutano evacuazione ospedali nord di Gaza

Residenti e medici hanno affermato che le forze israeliane hanno rafforzato l'assedio di Jabalya, il più grande degli otto campi profughi storici di Gaza, che è stato circondato inviando anche carri armati nelle vicine città di Beit Hanoun e Beit Lahiya e impartendo ordini di evacuazione ai residenti. Lo riporta il Guardian.   Le autorità sanitarie hanno affermato di aver rifiutato l'ordine dell'esercito israeliano di evacuare l'ospedale o di lasciare i pazienti, molti dei quali in condizioni critiche, senza cure. "L'occupazione israeliana sta intensificando i suoi attacchi al sistema sanitario nella Striscia di Gaza settentrionale, assediando e prendendo di mira direttamente l'ospedale indonesiano, l'ospedale Kamal Adwan e l'ospedale Al-Awda nelle ultime ore e insistendo nel metterli fuori servizio", ha affermato il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas.

Unrwa, 20.000 persone sono fuggite venerdì da Jabalya

Unwra, la più grande agenzia umanitaria delle Nazioni Unite a Gaza, afferma che venerdì 20.000 persone sono fuggite da Jabalya. "Le persone hanno perso tutto. Hanno bisogno di tutto, compresi cibo, acqua, coperte e materassi: il fondamento del fondamento", afferma il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini in un post su X.   Lazzarini segnala inoltre una grave carenza di carburante e di forniture mediche negli ospedali rimasti nella zona. 

Parente leader al Qaeda: "Rilasciare ostaggi, loro prigionia non serve causa Palestina"

Un parente del presunto leader di Al Qaeda ha chiesto il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza, sostenendo che la loro prigionia non serve la causa palestinese. Lo rivela Site, sito che monitora le attività dei jihadisti, secondo cui il 'veterano' Mustafa Hamid (alias Abou al-Walid al-Masri), suocero di Saif El-Adel, considerato come il capo dell'organizzazione terroristica, ha sottolineato che "in ragione dell'attenzione intensa sulla restituzione dei corpi degli ostaggi morti e di quelli ancora in vita, si ignora la sorte dei prigionieri palestinesi".

Volantini Idf a Gaza: "Libero passaggio se lasciate ostaggi"

L'Idf ha lanciato volantini a Khan Younis, a sud della striscia di Gaza, promettendo il libero passaggio a chiunque deponga le armi e aiuti a riconsegnare gli ostaggi. Lo riporta la Cnn. I volantini mostrano la foto di Yahya Sinwar morto, circondato dalle macerie, con il messaggio: "Sinwar ha distrutto le vostre vite. Si è nascosto in un buco nero ed è stato eliminato mentre fuggiva in preda al panico". "Hamas - continua il volantino - non governerà più Gaza. Finalmente, avete l'opportunità per voi di essere liberati dalla sua tirannia. Chi depone le armi e ci restituisca i rapiti, gli permetteremo di andarsene e vivere in pace". 

Gaza: "5 morti in attacco israeliano a Jabalia"

Cinque persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano su un'area residenziale a Jabalia, nel nord di Gaza. Le forze israeliane - riporta al Jazeera - hanno condotto un'operazione su larga scala nel nord di Gaza, che è sotto assedio, distruggendo edifici ed effettuando numerosi arresti.

Fonti Libano: due raid israeliani contro periferia sud di Beirut

Come anticipato nell'ordine di evacuazione diramato ai cittadini della periferia sud di Beirut, gli israeliani hanno condotto due raid contro Daiyeh. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza libanese.

Hamas, 400 persone uccise a nord Gaza nelle ultime 2 settimane

I soccorritori a Gaza dicono che oltre 400 persone sono state uccise nelle ultime due settimane nei raid israeliani al nord della Striscia. 

Israele attacca Baaloul in Libano, 4 morti tra cui sindaco

I media statali libanesi hanno riferito che quattro persone, tra cui un sindaco, sono state uccise sabato in un attacco israeliano su una città nella regione orientale della Valle della Bekaa. L'attacco ha colpito un edificio residenziale nella città di Baaloul, uccidendo quattro persone, ha detto l'agenzia di stampa nazionale, aggiungendo che i morti includono Haidar Shahla, il sindaco della vicina città di Sohmor.

Manifestazione famiglie ostaggi: "Non ci sono più scuse"

I parenti degli ostaggi tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza e gli attivisti antigovernativi invitano la popolazione a unirsi alla loro manifestazione settimanale per chiedere un accordo di cessate il fuoco per la presa degli ostaggi. "Basta con le scuse!" scrive il gruppo "Kulanu Hatufim" ("Siamo tutti ostaggi") in un post su X. "Nell'ultimo anno, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha affossato un accordo decine di volte per estendere il suo governo. Sono morti troppi ostaggi, mentre altri stanno attualmente subendo gravi torture e le loro vite sono in grave pericolo. Ora che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è stato eliminato non ci sono più scuse: è tempo di un accordo!". La manifestazione iniziera' stasera alle 19 a Begin Street a Tel Aviv, ma sono previste anche proteste più piccole in tutto il Paese.


Idf ordina nuove evacuazioni per i residenti di Beirut sud

L'esercito israeliano ha invitato i residenti ad abbandonare alcune zone di Beirut sud, un avvertimento solitamente seguito da attacchi su quelle aree della capitale libanese. "Avviso urgente ai residenti del sobborgo meridionale (di Dahiyeh), in particolare quelli nel quartiere di Haret Hreik: vi trovate vicino a strutture e interessi appartenenti a Hezbollah, contro i quali l'Idf opererà nel prossimo futuro", ha scritto in arabo il portavoce militare Avichay Adraee su X. 

Ministero Salute Gaza, sale a 42.519 morti e 99.637 feriti bilancio operazioni militari

E' salito a 42.519 morti e 99.637 feriti il bilancio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza avviate dall'esercito israeliano dopo l'attacco del 7 ottobre di un anno fa. Ad aggiornare il bilancio delle vittime è stato il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.

180 razzi dal Libano contro Israele da mezzanotte, un morto e 9 feriti

E' di un morto e nove feriti il bilancio degli attacchi con razzi lanciati dal sud del Libano contro Israele. A fornirlo sono state le autorità locali, mentre le Idf hanno denunciato che da mezzanotte sono stati lanciati dagli Hezbollah 180 razzi. La vittima, un uomo sulla cinquantina, è stata registrata nei pressi della città di Acre, dove una scheggia di un razzo è finita sull'auto a bordo della quale si trovava. Un'altra persona è rimasta ferita. Gli altri feriti si contano in diverse località del nord di Israele, tra cui Haifa.

Axios, il drone su Cesarea ha colpito la casa di Netanyahu

Secondo quanto riferisce Axios, il drone lanciato da Hezbollah dal Libano ha colpito l'abitazione privata del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Cesarea. E' la prima volta, sottolinea il sito americano, che viene colpito un obiettivo direttamente legato a Netanyahu. 

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