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Unifil, Meloni a Netanyahu: attacchi inaccettabili. Onu: possibili crimini di guerra

©Ansa

Due carri armati israeliani hanno “fatto irruzione” in una postazione dell'Unifil nel sud del Libano e 15 caschi blu sono rimasti feriti. Secondo Israele si è trattato di "un errore": un suo tank si sarebbe scontrato contro una postazione della missione di pace perché era "sotto il fuoco". Quattro morti e oltre 60 feriti da un drone lanciato da Hezbollah nel Nord di Israele. L'agenzia palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo nel nord di Gaza

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Irruzione Idf in base Unifil, feriti 15 peacekeeper**

Quindici caschi blu della missione Unifil sono rimasti feriti dopo l'irruzione di due tank israeliani in una delle loro basi. "Per la quarta volta in quattro giorni, ricordiamo all'esercito israeliano e a tutti gli attori l'obbligo di garantire la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e  l'inviolabilità delle sue postazioni”, ha dichiarato Unifil in una nota, ricostruendo che "intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell'esercito israeliano hanno distrutto il cancello principale e si sono introdotti con la forza nella postazione”, rimanendovi per ‘circa 45 minuti’.

Due ore dopo, fa sapere ancora Unifil, "sono stati sparati colpi di arma da fuoco che hanno provocato fumo" e hanno provocato “irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali in 15 peacekeeper che stanno ricevendo cure”

'Hezbollah ha ancora 30% dei suoi missili a medio raggio' ++

Nella riunione di governo che si è tenuta questa mattina, i funzionari della sicurezza israeliana hanno riferito ai ministri che Hezbollah ha ancora un arsenale composto dal 20-30% di razzi a medio raggio. Lo riporta la Tv pubblica Kan. 

Trump, 'ho parlato al telefono con Netanyahu'

Il candidato alle elezioni presidenziali americane Donald Trump ha riferito, in una intervista a Fox News, di aver parlato al telefono con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu "tipo due giorni fa".

Carri armati Idf sfondano ingresso base Unifil di Ramyah

Nuove violazioni delle postazioni e della missione Unifil da parte delle forze israeliane nelle ultime ore, denuncia la missione Onu nel sud del Libano con un post su Telegram. Intorno alle 4.30 di questa mattina, due carri armati Merkava delle Idf "hanno distrutto" l'ingresso principale della postazione Unifil di Ramyah - già presa di mira ieri - e vi sono entrati a forza. I militari della missione, che avevano avvistato le forze israeliane passare il confine con il Libano, erano nei rifugi. I carri armati hanno lasciato la postazione dopo 45 minuti, dopo che Unifil aveva inoltrato una protesta attraverso il meccanismo di collegamento. Una volta in più è stato segnalato che la presenza dell'Idf mette i 'caschi blu' in pericolo. 

Alle 6.40 i 'peacekeepers' della stessa postazione hanno osservato l'esplosione di diversi proiettili un centinaio di metri più a nord che hanno emesso fumo. Anche se i militari avevano indosso le maschere protettive, 15 di loro hanno riportato irritazione della pelle e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è arrivato alla base. I 'caschi blu' sono stati curati per questi sintomi. 

Ieri soldati dell'Idf hanno poi costretto allo stop un trasporto logistico cruciale dell'Unifil vicino a Meiss ej Jebel, impedendo il passaggio e di fanno annullando l'operazione. 

Gallant, non permetteremo ritorno Hezbollah al confine

"Anche dopo il ritiro delle truppe, non consentiremo il ritorno dei terroristi (di Hezbollah) in questi luoghi. Questa e' la cosa essenziale per mantenere la sicurezza dei residenti del nord" di Israele. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant durante una visita sul confine libanese con il comandante della 91esima divisione, il generale di brigata Shay Kalfa. "L'intera prima linea dei villaggi di Hezbollah è schierata di

fronte a noi. Ognuno di loro e' un obiettivo militare e un avamposto sotterraneo con molti tunnel e gallerie. L'Idf sta ora distruggendo un obiettivo dopo l'altro", ha affermato Gallant.

Media: 25 soldati Israele feriti in Libano, due gravi

Venticinque soldati israeliani sono rimasti feriti in due episodi separati nel Libano dal sud, colpiti da fuoco anticarro. E' quanto riportano i media israeliani, precisando che due di loro sono gravi. 

Unifil a Israele, spiegazioni per violazioni scioccanti

L'Unifil ha chiesto spiegazioni all'esercito israeliano su queste "violazioni scioccanti", dopo che oggi pomeriggio due carro armati hanno fatto irruzione in una sua postazione a Ramyah e ieri hanno bloccato i movimenti dei caschi blu vicino a Meiss ej Jebel, negando loro il passaggio. 

Unifil, irruzione carro armati Idf in nostra postazione

Due carri armati israeliani hanno "fatto irruzione" in una postazione dell'Unifil nel Libano meridionale. E' quanto denunciato dalla stessa forza di pace dell'Onu. Nel comunicato, l'Unifil denuncia che "questa mattina presto, le forze di peacekeeping in una posizione Onu a Ramyah hanno osservato tre plotoni di soldati dell'Idf attraversare la Blue Line verso il Libano. Verso le 4.30 del mattino, mentre le forze di peacekeeping erano nei rifugi, due carri armati Merkava hanno distrutto il cancello principale e sono entrati con la forza. Hanno chiesto più volte che la base spegnesse le luci. I carri armati se ne sono andati circa 45 minuti dopo, dopo che l'Unifil ha protestato tramite il nostro meccanismo di collegamento, affermando che la presenza delle'Idf stava mettendo in pericolo le forze di peacekeeping. Verso le 6.40 del mattino, i peacekeeper nella stessa posizione hanno segnalato lo sparo di diversi colpi a 100 metri a nord,

che hanno emesso fumo. Nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui

irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo. I peacekeeper stanno ricevendo cure", si legge nella nota.

Herzog, condurre ora inchiesta statale su 7 ottobre

Un'indagine "sul fallimento e la tragedia" dell'attacco del 7 ottobre 2023 deve essere condotta senza indugi in Israele. Lo ha affermato il presidente israeliano Isaac Herzog parlando alla cerimonia commemorativa per i soldati caduti durante la guerra dello Yom Kippur sul monte Herzl a Gerusalemme.

"Il fallimento dell'intelligence, la falsa (idea di) deterrenza e la nostra flagrante arroganza ci sono costati ancora una volta un prezzo pesante e doloroso di molte vite prese", ha aggiunto, esortando ad "agire oggi, senza indugio, proprio come abbiamo

fatto 51 anni fa", con l'inchiesta statale dopo la guerra dello

Yom Kippur nel 1973, "e indagare approfonditamente (l'accaduto) in modo affidabile, intransigente e indipendente", ha proseguito il capo di Stato. "Questo processo richiedera' tempo, sarà doloroso e impegnativo, ma è nostro dovere come società e nazione che valorizza la vita". Finora, il premier Benjamin Netanyahu ha rifiutato una commissione statale sui fatti del 7 ottobre, sostenendo che bisogna prima vincere la guerra. Le forze armate hanno creato inchieste sui fatti militari, lasciando fuori le responsabilità politiche, mentre un'indagine indipendente civile è stata lanciata da familiari di vittime e ostaggi. 

Erdogan: monitoriamo Israele attraverso la nostra intelligence

"La reazione dei nostri soldati in Libano, che io sento giornalmente attraverso i comandanti del contingente è estremamente professionale: sono a conoscenza dei rischi e delle regole d'ingaggio e vivono con una certa frustrazione il fatto che le loro attività operative sono limitate dalla presenza degli israeliani in un'area sotto la responsabilità dell'Onu". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano al  programma 'In mezzora' su Rai 3. Leggi di più 

Comandante Pasdaran morto con Nasrallah, funerali in Iraq e Iran

Cerimonie funebri in Iraq e poi in Iran per il generale dei Guardiani della Rivoluzione islamica Abbas Nilforoushan, ucciso insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah il 27 settembre. Lo ha riferito l'agenzia Sepah, affiliata ai Pasdaran. Il corpo di Nilforoushan, uno dei principali comandanti della Forza Quds, è stato recuperato e cerimonie si terranno a Najaf e Karbala prima che venga trasferito in Iran. Un'ulteriore cerimonia si terrà martedì  prossimo in piazza Imam Hossein, nel centro di Teheran, prima della sepoltura prevista per giovedi' nella città di Isfahan.

Premier Libano condanna richiesta Netanyahu ritiro Unifil

Il primo ministro libanese; Najib Mikati, ha condannato la richiesta del leader israeliano Benjamin Netanyahu al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di ritirare le forze Unifil dal sud del Libano dove si sono intensificati i combattimenti tra le truppe dell'Idf e miliziani di Hezbollah. Il Libano "condanna la posizione di Netanyahu e l'aggressione israeliana contro le forze di peacekeeping dell'Unifil", ha affermato Mikati. "L'avvertimento che Netanyahu ha rivolto a Guterres chiedendo il ritiro dell'Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell'approccio del nemico di non rispettare le norme internazionali", ha aggiunto. 

Meloni sente Netanyahu, inaccettabili attacchi a Unifil

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale". Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che la premier "ha sottolineato l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita". Meloni, riferisce la nota, "ha rinnovato l'impegno dell'Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".

Teheran, vogliamo la pace ma siamo preparati per la guerra

"Siamo pienamente preparati ad affrontare una situazione di guerra. Non abbiamo paura della guerra, ma non la vogliamo, vogliamo la pace e lavoreremo per una pace giusta a Gaza e in Libano". Lo ha detto ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa con il collega iracheno a Baghdad. Allo stesso modo il ministro iracheno Fuad Hussein ha detto "la continuazione della guerra e la sua espansione verso la Repubblica islamica e lo sfruttamento (da parte di Israele) dello spazio aereo iracheno come corridoio sono completamente inaccettabili e vengono respinti". 

Erdogan: monitoriamo Israele attraverso la nostra intelligence

"Diremo apertamente al mondo i crimini commessi da Israele sionista. Al momento, stiamo monitorando ogni passo che Israele ha compiuto o potrebbe compiere nei confronti della Turchia... Leggi di più

Netanyahu, leader Ue dovrebbero criticare Hezbollah, non Israele

I leader europei dovrebbero criticare Hezbollah, non Israele, per aver utilizzato l'Unifil come "scudo umano": è quanto affermato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio rivolto al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Lo Stato ebraico "si rammarica per il danno" arrecato ai peacekeeper e sta facendo tutto il possibile per impedire che ciò accada, ha aggiunto il capo di governo, sostenendo che "il modo semplice e ovvio per garantire ciò è semplicemente portarli fuori dalla zona di pericolo". 

Idf: da mezzanotte 100 i razzi lanciati da Hezbollah

Dalla mezzanotte di ieri Hezbollah ha lanciato almeno 100 razzi contro Israele, denunciano le Idf. Una trentina hanno preso come obiettivo la città di Karmiel, nel nord del Paese.

Ministro Salute Gaza: 42.227 i palestinesi uccisi, 98.464 i feriti

Almeno 42.227 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dall'inizio della guerra il sette ottobre dello scorso anno e altri 94.464 sono rimasti uccisi, ha reso noto il ministero della salute della Striscia di Gaza, in un nuovo aggiornamento delle vittime. 

Iran, non abbiamo linee rosse in difesa nostri interessi

L'Iran non ha limiti quando si tratta di difendere il suo popolo e i suoi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi in un post su X. "Sebbene abbiamo compiuto enormi sforzi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi". Israele ha avvertito che risponderà all'attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica due settimane fa e secondo funzionari americani l'obiettivo saranno strutture militari ma non il programma nucleare, anche quello nella lista dei potenziali target 

Idf ordina evacuazione altri 21 villaggi nel sud Libano

L'esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di altri 21 villaggi nel sud del Libano di evacuare a nord del fiume Awali. Il portavoce militare Avichay Adraee ha citato in un messaggio su X "Markaba, Rab al-Talatheen, Taloussa, Taybeh, Qantara, Deir Suryan, Faroun, al-Qusayr, Haris, Tibnine, Kafra, Deir Natar, Rashkananiyeh, Sidqin  Ramadiyeh, Qana, Hanouiyeh, Aitait, Maysat, Himiri, Bastita". "Per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente le vostre case e spostarvi immediatamente a nord del fiume Awali. Chiunque si trovi vicino ai membri di Hezbollah, alle sue strutture o alle sue armi mette in pericolo la propria vita", ha aggiunto.

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