Ue, a novembre arriva l’Ees: le nuove regole per i viaggi dei cittadini stranieri
MondoIntroduzione
Il debutto del nuovo European Entry/Exit System - che avrebbe dovuto essere operativo già dal 2022 - ha una data: sarà attivo dal prossimo 10 novembre, ha fatto sapere la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. Si tratta di un sistema informatico per la registrazione dei cittadini extra-Ue che viaggiano nell’Area Schengen senza aver bisogno di uno specifico visto, come ad esempio chi arriva dal Regno Unito, per brevi soggiorni, ossia "un periodo fino a 90 giorni all’interno di un periodo di 180 giorni". Ecco tutto quello che c'è da sapere
Quello che devi sapere
EES, da novembre le nuove regole per i viaggi in Ue
- Ancora poche settimane e debutterà il nuovo sistema per i viaggi in ingresso e in uscita dall’Unione europea: si chiama EES (European Entry/Exit System) e arriverà il prossimo 10 novembre, ha fatto sapere la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. Previsto dal regolamento Ue 2017/2226, sarebbe dovuto essere operativo già dal 2022. Poi è slittato più volte a causa di complicazioni alle strutture informatiche del sistema e per i ritardi accumulati per installare le barriere automatiche alle frontiere di tutti i Paesi dell’Area Schengen. Dal prossimo anno arriverà anche l'ETIAS, il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi
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A chi si applicherà l’EES e per che tipo di viaggi
- Come spiegato nel portale ufficiale, l’EES è di fatto un sistema informatico per la registrazione dei cittadini extra-Ue che viaggiano in 29 Paesi dell'Unione o dell’Area Schengen, senza avere bisogno di uno specifico visto, come ad esempio chi arriva dal Regno Unito, e per brevi soggiorni, ossia "un periodo fino a 90 giorni all’interno di un periodo di 180 giorni". L'EES non si applicherà all'ingresso a Cipro o in Irlanda. Gli Stati interessati sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera
I nuovi controlli alle frontiere
- Il sistema prevede novità sul fronte dei controlli alle frontiere, di qualsiasi tipo, dove sarà necessario fornire i propri dati personali. Gli agenti di controllo dovranno scansionare le impronte digitali o scattare una foto del viso dei viaggiatori: queste informazioni verranno poi registrate in un file digitale. Non ci sarà invece alcun timbro sul passaporto, che sia biometrico o non biometrico. Il processo di ingresso potrà essere velocizzato registrando alcuni dati in anticipo, utilizzando un sistema self-service (qualora venisse reso disponibile nel punto di attraversamento della frontiera) oppure tramite un'applicazione mobile, se messa a disposizione dal Paese di arrivo o di partenza
I dati raccolti e archiviati dall'EES
- Nello specifico, i dati raccolti, registrati e archiviati dall’EES saranno: le informazioni contenute dal documento di viaggio (come data di nascita e nome e cognome completi), la data e il luogo di ogni ingresso e di uscita, l’immagine facciale e le impronte digitali (i cosiddetti dati biometrici), l’eventuale rifiuto di ingresso. Sulla base dei dati biometrici raccolti verranno creati modelli poi archiviati in un servizio condiviso. Chi possiede un visto per brevi soggiorni avrà già le proprie informazioni archiviate nel VIS (Sistema Informativo sui Visti), che non dovranno essere nuovamente registrate nell'Ees
Per quanto tempo verranno conservati i dati personali
- Al di là di casi specifici, le registrazioni degli ingressi e delle uscite (così come dei rifiuti di ingresso) saranno conservate per 3 anni. Un giorno in più dureranno i fascicoli individuali con i dati personali. Al termine di ciascun periodo, i dati vengono automaticamente cancellati e andranno quindi raccolti nuovamente a partire da zero
I motivi del lancio dell'EES
- L'EES è stato pensato per identificare facilmente "chi supera il periodo di soggiorno consentito e fornisce dati affidabili su ingressi, uscite e rifiuti di ingresso", oltre che per combattere i casi di frode d'intentità grazie alla raccolta dei dati biometrici e l'immigrazione irregolare all'interno dei confini europei. Per questo, l'EES "promuove la condivisione di informazioni in tempo reale, garantendo che le autorità di frontiera in tutta l'UE dispongano delle informazioni corrette al momento giusto"
Nel 2025 il debutto dell'ETIAS
- L’anno prossimo - si parla della prima metà del 2025 - sarà poi richiesta l’ETIAS, nuova autorizzazione dei viaggi per i cittadini stranieri (senza visto) che intendono entrare in 30 Paesi europei (in foto). Sarà valida per un periodo di tre anni oppure fino alla scadenza del passaporto del viaggiatore, nell'eventualità in cui scada prima della stessa ETIAS. Anche in questo caso, come con l’EES, si potrà viaggiare tra gli Stati europei per soggiorni di breve durata, sempre fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni. Potrà essere richiesta online, al costo di 7 euro, ma sarà gratis per i richiedenti con meno di 18 anni o con più di 70 anni, per i familiari di cittadini Ue e per quelli di cittadini extra Ue che però hanno il diritto di muoversi liberamente all'interno dell'Unione. Avere l'ETIAS, va sottolineato, non garantirà però automaticamente l’ingresso.
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