Israele colpisce Unifil in Libano: 2 caschi blu feriti. Raid a Beirut: ci sono morti

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Unifil conferma che a essere colpite "ripetutamente" e "deliberatamente" dall'esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura: feriti due militari indonesiani. "La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto 

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Attacchi in centro Beirut: "diverse vittime"

Gli attacchi israeliani su due quartieri nel centro di Beirut hanno provocato "diversi morti e feriti" secondo al-Manar, la testata di Hezbollah citata da L'Orient Le Jour. 

Media: raid israeliano colpisce il centro di Beirut

I media statali libanesi affermano che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut.

Unifil: denunciò uso fosforo bianco da parte di Israele

L'Unifil, la missione Onu in Libano, denunciò l'uso di fosforo bianco da  parte di Israele. «Abbiamo osservato colpi di artiglieria in cui sono  state utilizzate munizioni al fosforo bianco in almeno tre occasioni: il  3 marzo vicino a Dayr Amis (Settore Ovest), il 3 aprile vicino ad Ayta  al-Sha’b (Settore Ovest) e il 6 giugno vicino ad Arab al-Luwayzah  (Settore Est)». Il Consiglio di Sicurezza Onu ricevette il 12 luglio  2024 il dettagliato report dell'Unifil di 26 pagine.

Crosetto: alcuni mezzi colpiti da proiettili Israele

“In data 10  ottobre l’avamposto è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco da  parte delle forze armate israeliane. I proiettili hanno colpito alcuni  mezzi, le taniche del carburante dislocate all’interno della base e reso  inefficienti le camere ottiche del sistema di sorveglianza  dell'installazione che è stata a lungo sorvolata anche da un drone  dell'esercito israeliano”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido  Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per fare il punto sulla  situazione in Libano dopo gli spari contro due basi italiane della  missione Unifil da parte dell’esercito israeliano. "Come sapete non c'è  stato nessun ferito tra i caschi blu italiani, i quali - ha spiegato  Crosetto - per ragioni di sicurezza si trovavano già precauzionalmente a  riparo nei bunker a causa dell'innalzamento del livello di 'Force  Protection' dovuto agli sconti in atto tra Hezbollah e le forze  israeliane".

Amnesty a Israele: fuorvianti gli ordini di evacuare Libano sud L'Ong teme spostamenti di massa

Amnesty International ha espresso preoccupazione per il fatto che gli ordini israeliani di evacuare il Libano meridionale potrebbero portare a uno "spostamento di massa" e ha denunciato come "fuorvianti" le istruzioni per quanto riguarda la periferia meridionale di Beirut, roccaforte di Hezbollah. "Gli avvertimenti israeliani nel Libano meridionale coprono vaste aree geografiche, sollevando il timore che siano stati lanciati per uno sfollamento di massa", afferma l'Ong. Amnesty teme che "la maggioranza della popolazione civile sarà costretta a spostarsi" verso sud, al confine con Israele, dove i soldati israeliani stanno intensificando le operazioni di terra, sostenute da devastanti bombardamenti aerei. Nella periferia sud della capitale, dove gli attacchi aerei sono ormai quotidiani e talvolta scuotono l'intera città, la responsabile di Amnesty, Agnès Callamard, denuncia ordini di evacuazione "inadeguati". Alcuni erano accompagnati da "mappe fuorvianti" e distribuiti troppo tardi, anche "meno di 30 minuti prima dei raid, nel cuore della notte e sui social", in un momento in cui i residenti, addormentati e non potevano vederli, ha aggiunto. Solo durante la prima settimana di ottobre, Israele ha ordinato l'evacuazione di 118 comunità nel sud del Libano, compreso il villaggio cristiano di Ain Ebel che non ha legami noti con gli Hezbollah sciiti, ha riferito Amnesty.

Crosetto: ‘Scelta se restare è dell’Onu, Italia è per far prevalere spazi di pace’

“Abbiamo preparato nel tempo piani di contingenza per qualunque accadimento possa avvenire in quell’area, abbiamo accelerato i tempi e le possibilità di intervento qualora fosse necessario. Non è una scelta nazionale ma internazionale, è una scelta Onu, su cui rifletteranno tutti i 40 paesi contributori. La mia idea e quella del governo è di cercare di far prevalere gli spazi di pace”. Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo alle domande sul possibile ritiro del nostro contingente Unifil in Libano dopo gli attacchi di ieri e oggi. 

Unifil, Lacroix informa alle 21 il Consiglio di Sicurezza Onu

Il capo del peacekeeping Onu Jean Pierre Lacroix informera' il Consiglio di Sicurezza oggi alle 21 italiane sull'attacco israeliano alle basi di Unifil nel Libano meridionale. Lo ha reso noto il portavoce dell'Onu Farhan Haq. "E' vitale per l'attivita' dei caschi blu che nessuno prenda di mira le attrezzature che permettono di svolgere il loro mandato", ha detto il portavoce definendo l'azione israeliana "una grave violazione della legge umanitaria".

Crosetto: nessun ferito tra caschi blu italiani

“Non c’è  stato alcun ferito tra i caschi blu italiani”. Lo conferma il ministro  della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per  fare il punto sulla situazione in Libano dopo gli spari contro il  quartier generale e contro due basi italiane della missione Unifil da  parte dell’esercito israeliano.

Fonti Unifil al Wp: per ora restiamo ma è dura

"Per ora restiamo ma è dura": lo ha dichiarato al Washington Post un funzionario delle Nazioni Unite, parlando a condizione di anonimato dopo che Israele ha aperto il fuoco contro 3 postazioni della missione Unifil.

Sale a 2.169 il numero delle vittime della guerra in Libano

Secondo il ministero della Salute libanese, l'ultimo bilancio delle vittime delle operazioni militari israeliane in Libano include 28 persone uccise e 113 ferite nelle ultime 24 ore e porta quindi il bilancio totale a 2.169 morti e 10.212 feriti dallo scoppio della violenza. Lo riferisce l'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web riferendo che il coordinatore del comitato di emergenza e ministro dell'ambiente Nasser Yassin ha pubblicato il 15mo rapporto di emergenza che descrive in dettaglio gli ultimi attacchi aerei israeliani e la crisi umanitaria in corso nel paese. Secondo tale rapporto, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 61 attacchi aerei, portando il numero totale di attacchi israeliani dall'inizio della guerra a 9.531. Finora sono stati aperti 1.023 centri per ospitare gli sfollati, con 822 di queste strutture che hanno raggiunto la capacità massima. Il National Operations Center ha registrato 186.400 sfollati (38.700 famiglie) in rifugi ufficiali. Tra il 23 settembre e il 10 ottobre 2024, la sicurezza generale del Libano ha registrato lo spostamento di 314.481 cittadini siriani e 111.801 libanesi che tornavano in Siria, riferisce ancora la stessa fonte, aggiungendo che il comitato di emergenza del governo continua a ricevere e distribuire aiuti internazionali, con il sostegno dell'Unione Europea in aumento.

Onu: "Tocca a Israele dare spiegazioni proprie azioni”

“Non  abbiamo niente da comunicare, al momento. Ovviamente, tocca a Israele  dare spiegazioni delle proprie azioni”. Lo ha detto Farhan Haq, vice  portavoce della segreteria generale dell’Onu, rispondendo alla domanda  dei giornalisti se Israele avesse fornito spiegazioni sull’attacco a  soldati Unifil nel sud del Libano.

Attacco a Unifil: Parigi 'attende spiegazioni' da Israele

Dopo l'attacco israeliano all'Unifil che ha provocato il ferimento di due Caschi blu, la Francia ha fatto sapere di "attendere spiegazioni" da Israele. Lo ha affermato il ministero degli Esteri a Parigi. "La protezione dei Caschi blu - ha sottolineato il Quai d'Orsay in un comunicato - è un obbligo che si impone a tutte le parti in conflitto". Parigi, conclude il comunicato, "condanna tutte le violazioni della sicurezza dell'Unifil".

Militari italiani Unifil: 'Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere'**

"Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa". Lo dicono fonti militari italiane in Libano dopo l'attacco israeliano al quartier generale Unifil.

Unifil: soldati indonesiani feriti sono in ospedale ma non gravi

I due militari Onu indonesiani feriti dall'attacco di Israele alla base di Naqura, quartier generale della missione Unifil, sono in ospedale ma non sono in gravi condizioni. Lo ribadiscono fonti Unifil ai media libanesi.

Unifil respinge richiesta Israele di evacuare al confine

Un portavoce dell'Unifil ha dichiarato al sito di notizie Walla, ripreso dal Times of Israel, che la forza multinazionale di mantenimento della pace nel Libano meridionale ha respinto la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano. Il portavoce invita Israele e Hezbollah a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone a Israele di non oltrepassare la Linea Blu e a Hezbollah di disarmare e ritirare le sue truppe a nord del fiume Litani, a 18 miglia dal confine.

Crosetto: esercito libanese ed afghano? A Beirut sono democratici

"La differenza tra le forze armate libanesi e l'esercito afghano è che in Libano esiste una cultura democratica non paragonabile a quella dell'Afghanistan. Il Libano ha una sensibilità democratica, il suo problema è che è una nazione che ha due milioni di profughi e una percentuale di profughi sulla popolazione che non ha nessun altro Paese al mondo. Abbiamo una condizioni che in qualunque altro Paese al mondo avrebbe fatto scoppiare di tutto e nonostante tutto finora il Libano aveva tenuto un precario equilibrio che questo attacco israeliano sta mettendo in crisi. Da quel territorio arrivano attacchi a Israele, che vuole far tornare nei loro territori gli sfollati nel nord di Israele". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Israele all'Unifil: si sposti di 5 chilometri a nord

Israele raccomanda che la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (Unifil) nel Libano meridionale si sposti verso nord, ha affermato l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni delle Nazioni Unite, ferendo due caschi blu. "La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di 5 km (3 miglia) a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah", afferma Danon in una dichiarazione. Lo riferiscono i media israeliani.

Unifil, La Russa: episodio molto preoccupante chiarire subito

"Sincera vicinanza, mia personale e del Senato della Repubblica, ai militari italiani impegnati in Libano nell'ambito della missione ONU e della bilaterale Mibil. Da molti anni le nostre donne e i nostri uomini in divisa ricoprono in quella delicata regione un ruolo fondamentale e quanto avvenuto oggi alla base del contingente Unifil è un episodio molto preoccupante che mi auguro possa essere chiarito al più presto". Così in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Idf: eliminati a Gaza terroristi che presero parte al 7 ottobre

L'Idf ha reso noto di aver eliminato a Jabaliya, nel nord di Gaza, 12 terroristi di Hamas. Alcuni di loro avevano preso parte al massacro del 7 ottobre.

Crosetto: implementare missione italiana addestramento in Libano

La missione bilaterale Mibil, di formazione delle forze armate libanesi, è fondamentale e adesso è ridotta perché non ci sono condizioni di sicurezza, ma in futuro dovrà esser implementata. Parlo di tempi di pace, non sicuramente sotto i bombardamenti". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

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