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Guerra Israele, media: Saffiedine è morto. Khamenei: "7 ottobre fu legittimo"

©Getty

Secondo Israele, Hashem Safieddine, presunto successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah, sarebbe stato ucciso nel raid di ieri dell'Idf a Beirut. La preghiera del venerdì nella capitale iraniana è stata guidata dalla Guida Suprema Khamenei: "Iran non esiterà né ritarderà eventuali azioni contro Israele". Segnalati attacchi a Sanaa e Hodeidah, nello Yemen. Intanto, le forze americane hanno effettuato oggi attacchi su 15 obiettivi nelle aree dello Yemen controllate dai ribelli Houthi

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Razzi su Haifa, Hezbollah rivendica attacco

Hezbollah rivendica l'attacco al nord di Israele, affermando che i suoi combattenti hanno preso di mira la città di Haifa con razzi al mattino. Una dichiarazione del gruppo armato libanese su Telegram riferisce che l'attacco è stato effettuato alle 7 del mattino in risposta ai raid israeliani contro libanesi e palestinesi, elogiando la loro "coraggiosa e onorevole resistenza". Al momento non ci sono notizie di eventuali morti, feriti o danni.

Libano, colpita strada per valico umanitario verso Siria

La strada che porta al principale passaggio umanitario per migliaia di libanesi verso la Siria è ora interrotta dopo un attacco israeliano", lo ha detto il ministro dei trasporti libanese, Ali Hamieh, riferendosi al valico di frontiera civile di Masnaa tra il Libano e la Siria.

Media: raid Idf a confine con Siria taglia strada internazionale

L'agenzia di stampa ufficiale libanese ha reso noto che un raid aereo israeliano al confine con la Siria ha tagliato la principale strada internazionale che collega i due Paesi.

Anp: sale a 18 morti bilancio raid di Israele in Cisgiordania

È salito ad almeno 18 il numero delle vittime dell'attacco lanciato ieri dall'esercito israeliano (Idf) a Tulkarem, in Cisgiordania: lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese, come riporta il Guardian. "Diciotto martiri in seguito al bombardamento del campo di Tulkarem da parte dell'occupazione", ha scritto su Telegram ministero. Secondo una fonte locale citata dalla Afp, l'attacco israeliano "ha colpito una caffetteria in un edificio di quattro piani" ed ha provocato molti feriti. L'Idf ha confermato il raid, aggiungendo che è avvenuto durante un'operazione congiunta nella zona con lo Shin Bet.

Obiettivo nuovi raid a Beirut il successore di Nasrallah

Sempre citando funzionari israeliani coperti dall'anonimato, il New York Times afferma da parte sua che il raid ha preso di mira un incontro a cui Safi Al Din stava partecipando con altri importanti leader del movimento sciita libanese in un bunker sotterraneo. Non è ancora chiaro se il probabile successore di Nasrallah sia effettivamente rimasto coinvolto nell'attacco israeliano. 

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È salito ad almeno 18 il numero delle vittime dell'attacco lanciato ieri dall'esercito israeliano (Idf) a Tulkarem, in Cisgiordania: lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese, come riporta il Guardian. "Diciotto martiri in seguito al bombardamento del campo di Tulkarem da parte dell'occupazione", ha scritto su Telegram ministero. Secondo una fonte locale citata dalla Afp, l'attacco israeliano "ha colpito una caffetteria in un edificio di quattro piani" ed ha provocato molti feriti. L'Idf ha confermato il raid, aggiungendo che è avvenuto durante un'operazione congiunta nella zona con lo Shin Bet.

Oggi i funerali di Nasrallah, ayatollah guiderà preghiera

Le Guardie Rivoluzionarie hanno dichiarato che l'operazione era una rappresaglia per l'assassinio del leader libanese di Hezbollah Hassan Nasrallah e di uno dei suoi comandanti, Abbas Nilforoushan, in un attacco israeliano a Beirut il 27 settembre. L'obiettivo era anche quello di vendicare la morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuta il 31 luglio a Teheran, in un attentato che l'Iran e il movimento islamista palestinese hanno imputato a Israele. Secondo il sito web dell'Ayatollah Khamenei, la preghiera del venerdì sarà preceduta da una "cerimonia di commemorazione" in onore di Hassan Nasrallah. Questa avra' luogo alle 10:30 ora locale (07:00 GMT) nella Grande Moschea di Mosalla, nel centro della capitale iraniana. L'ultima volta che Khamenei ha guidato la preghiera del venerdì è stato nel gennaio 2020, dopo un attacco missilistico iraniano a due basi che ospitavano americani in Iraq, come rappresaglia per l'attacco di un drone americano che aveva appena ucciso a Baghdad il generale iraniano Qassem Soleimani, comandante dei Guardiani.

Dal Consiglio di sicurezza Onu sostegno "pieno" a Guterres

Il Consiglio di sicurezza dà il suo "pieno" sostegno al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che Israele ha dichiarato "persona non grata" per non aver condannato immediatamente gli attacchi iraniani di martedì. Senza mai menzionare lo Stato ebraico, i cinque membri permanenti del consiglio e gli altri dieci non permanenti "sottolineano la necessità che tutti gli stati membri abbiano un rapporto produttivo e funzionale con il segretario generale e si astengano da qualsiasi azione che mina il suo lavoro e quello dei suoi servizi. Qualsiasi decisione che non coinvolga il segretario generale dell'Onu o le Nazioni Unite è controproducente, soprattutto nel contesto di un'escalation delle tensioni in Medio Oriente", avvertono i 15 paesi tra cui Stati Uniti, Cina, Russia, Regno Unito e Francia in una dichiarazione.

Italiani da Beirut: molta paura ma ora felici di essere qui

"Il Governo italiano ha compiuto un buon lavoro per assisterci e consentire il nostro arrivo in Italia. Quando la situazione è peggiorata anche a Beirut città, per via dei bombardamenti, abbiamo deciso di venire in Italia. L'Ambasciata è stata subito attiva, disponibile, ci ha contattato, tutto è stato veloce ed in 24 ore ha organizzato questo viaggio. Ho dei familiari a Padova ed ora vedremo come andranno le cose", le parole di un cittadino con doppio passaporto italo libanese. "Ho colto l'opportunità di poter tornare in Italia. L'ambasciatore ci ha sempre assistito, è stato sempre con noi. Certo, in Libano la situazione è difficile. Ci vuole una decisione politica per trovare una soluzione", un'altra testimonianza. Infine, una giovane italo-libanese arrivata con i genitori: "Ci hanno contattato due giorni fa per il volo. Ci siamo organizzati ed abbiamo deciso di partire. La paura è stata tanta, siamo traumatizzati, non ho parole. Abitavamo nella zona sud del Libano, abbiamo sentito le esplosioni. Abbiamo fatto 15 ore in auto per arrivare a Beirut e sono stati giorni di grande tensione e stanchezza". 

Oggi i funerali di Nasrallah a Teheran, rientrati italiani da Beirut

Previsti per stamani a Teheran i funerali di Nasrallah, l'ex leader di Hezbollah ucciso da Israele a Beirut: si terranno in concomitanza con la preghiera del venerdì guidata da Khamenei. E gli ultimi attacchi sulla capitale libanese avrebbero cercato di colpire il suo probabile successore Safi Al Din, secondo media Usa. Nel mirino di Israele ci sono gli impianti petroliferi iraniani. Biden ritiene ancora "evitabile" una guerra totale in Medio Oriente. Rientrati stanotte 178 italiani dal Libano, col volo charter organizzato dalla Farnesina. Allarme infiltrati per la manifestazione pro-Palestina di domani a Roma.

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