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Guerra Medioriente, gli Usa: truppe israeliane in Libano, operazioni limitate a Sud

©Getty

Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano. Nel frattempo, l'esercito libanese si sarebbe ritirato a 5 km dal confine con Israele . Hezbollah: "Colpi di artiglieria uditi vicino ai villaggi del Sud". Videomessaggio del premier israeliano Netanyahu al popolo iraniano: “Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso”

Forze Israele in Libano da mesi in vista del possibile attacco

Le forze speciali israeliane stanno conducendo operazioni all'interno del Libano in vista di un potenziale assalto via terra. A riferirlo è Nbc News citando un funzionario israeliano secondo cui nel Libano del sud sono state avviate operazioni di piccole forze, progettate per raccogliere informazioni e sondare le posizioni di Hezbollah. Il funzionario ha precisato che tali operazioni sono in corso da mesi e non segnalano necessariamente l'imminente inizio di un assalto via terra. Tuttavia, secondo i funzionari israeliani, un'invasione via terra resta una possibilità. Israele ha spostato migliaia di truppe verso il confine in preparazione di una possibile azione.

Esercito libanese, un soldato ucciso da drone israeliano

L'esercito libanese ha annunciato la morte di un suo soldato in un attacco di droni israeliano nel sud del Libano.

Pezeshkian visita la sede di Hezbollah a Teheran

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è stato nell'ufficio di rappresentanza di Hezbollah a Teheran per esprimere formalmente le condoglianze per la morte, in un raid israeliano, del leader del movimento sciita libanese Hassan Nasrallah. Lo riporta l'agenzia iraniana Irna. "Il mondo deve sapere che il sangue del nobile martire Seyed Hassan Nasrallah e dei suoi compagni continuerà a ribollire e a opporsi all'oppressione e tirannia", ha dichiarato Pezeshkian che ha incontrato il capo dell'ufficio di Hezbollah, Abdullah Safiuddin. Ieri, è iniziata presso l'ufficio di Hezbollah a Teheran una cerimonia commemorativa per Nasrallah, che durerà tre giorni.

Ex consigliere di Netanyahu: "Libereremo il sud del Libano"

"In Libano Israele ha due obiettivi: evitare che Hezbollah abbia la capacità di commettere un 7 ottobre, e dunque liberare il sud del Paese, e indebolire la possibilità di lanciare missili verso di noi, rimuovendo dunque l'abilità di contenimento dell'Iran". Lo ha detto l'ex generale Yaakov Amidror, ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro di Israele e ora collaboratore del JINSA Strategic Center di Washington DC e del Jerusalem Institute for Strategy and Security (JISS) di Gerusalemme. Amidror, a Bruxelles per la conferenza organizzata dalla Europe Israel Press Association, ha ricordato che l'Onu già impone la smilitarizzazione di Hezbollah nel sud del Libano. "Chi applicherà la direttiva? L'Idf, perché le forze Unifil non sono altro che un brutto scherzo", ha dichiarato. Per quanto riguarda poi la prospettiva della soluzione dei due Stati, Amidror è stato chiaro: "Non permetteremo che Hamas controlli Ramallah". "I palestinesi, se vogliono uno Stato, devono accettare che Hamas non ne faccia parte, che venga reso illegale, sia a Gaza che in Cisgiordania: Hamas non può vincere le elezioni, l'ho detto anche ai funzionari americani". 

Beirut, 6 soccorritori Hezbollah uccisi in un raid israeliano

Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha oggi ucciso sei soccorritori del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, nella Valle della Bekaa, nell'est del Paese. "Un attacco nemico al centro di protezione civile del Comitato sanitario islamico ha ucciso sei membri del personale di emergenza e ne ha feriti altri quattro" nella città di Sohmor, ha dichiarato il ministero in un comunicato, condannando "il fatto che Israele abbia preso di mira i servizi di soccorso".

Beirut: "45 i morti nel raid israeliano di ieri vicino a Sidone"

E' salito a 45 morti il bilancio dei morti nel raid israeliano di ieri a Ain al-Delb vicino alla città di Sidone, nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese aggiungendo che i feriti sono 70. L'agenzia libanese Ani ha precisato che il raid ha colpito un edificio che, secondo un corrispondente dell'Afp, sarebbe completamente crollato.

M5s: "Netanyahu va fermato, stop armi a Israele"

"Centinaia di carri armati di Netanyahu ammassati al confine con il Libano sono pronti a invadere e ad occupare il sud del Paese per spingere Hezbollah a nord del fiume Litani creando una 'fascia di sicurezza' profonda una trentina di chilometri: ciò non garantirà nessuna sicurezza agli abitanti del nord di Israele che rimarranno comunque nel raggio d'azione dei missili di Hezbollah, ma con tutta probabilità provocherà l'intervento in guerra delle milizie iraniane con il rischio di scatenare un conflitto su vasta scala. Di fronte a tutto questo, mentre nella Striscia di Gaza prosegue senza sosta lo sterminio di civili innocenti, il mondo sta a guardare: nessuno cerca di fermare la follia bellicista del criminale di guerra Netanyahu: gli Stati Uniti, che a parole si dicono preoccupati, continuano ad armarlo e lo stesso fa l'Europa e anche l'Italia, che non ha mai interrotto il suo export di armi verso Tel Aviv. Basta parole, serve agire subito, nell'interesse dello stesso popolo israeliano che non ha tratto e non trarrà alcun beneficio dalla furia guerrafondaia del governo Netanyahu. Per questo torneremo a chiedere a Tajani di interrompere subito ogni tipo di fornitura militare come richiesto dalla risoluzione del Consiglio diritti umani dell'Onu approvata lo scorso 5 aprile. E per questo nella risoluzione parlamentare in vista del Consiglio europeo di ottobre inseriremo un impegno al governo, che ci auguriamo trovi il più ampio sostegno politico, affinché proponga a Bruxelles un embargo europeo sulle armi a Tel Aviv". Lo dichiarano i capigruppo M5S nelle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato: il vicepresidente del Movimento Riccardo Ricciardi, il senatore Bruno Marton e il deputato Marco Pellegrini.

Iran, milioni di musulmani vogliono combattere in Libano e Gaza

"Oggi, milioni di persone nei Paesi islamici chiedono di unirsi alle fila dei combattenti della resistenza in Libano e Gaza per combattere e condurre la jihad (guerra santa) contro i criminali sionisti". Lo ha affermato il capo della Magistratura iraniana, Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i, commentando l'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, la scorsa settimana a Beirut.
"Oggi, la Repubblica islamica dell'Iran sostiene più che in passato il movimento di resistenza, e in particolare gli Hezbollah libanesi. I nemici dovrebbero sapere che la scuola della resistenza e della jihad non sarà distrutta da omicidi", ha aggiunto, come riferisce Isna, affermando che "la vendetta dei martiri di alto rango della resistenza arriverà per mano dei credenti".

Iran "non schiererà uomini", nessun aiuto chiesto

L’Iran non schiererà combattenti in Libano e Gaza per affrontare  Israele: lo ha detto il portavoce della diplomazia iraniana, Nasser  Kanani, durante la sua conferenza stampa settimanale. "I governi del  Libano e della Palestina hanno la capacità e il potere di affrontare  l'aggressione del regime sionista, e non c'è bisogno di schierare forze  ausiliarie o volontarie iraniane", ha precisato la stessa fonte. Del  resto, ha continuato Kanani, "non abbiamo ricevuto alcuna richiesta e  sappiamo che non hanno bisogno dell'aiuto delle nostre forze di  spedizione".

Germania: uccisione Nasrallah diritto autodifesa Israele

L'uccisione  da parte di Israele del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah a Beirut  rientra nel diritto dello Stato ebraico a difendersi. E' quanto ha  affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. "Hezbollah è  un'organizzazione terroristica e si è trattato di un incontro dei  massimi dirigenti di Hezbollah, da cui si può supporre, anche da  lontano, che stessero pianificando ulteriori operazioni. Quindi, a  questo proposito, ci sono anche ragioni per credere che qui sia stato  esercitato il diritto all'autodifesa", ha dichiarato. Quanto ai civili  uccisi nell'attacco a Beirut, "ogni vittima civile è una vittima civile  di troppo", ha sottolineato il portavoce.

Premier Libano: elezione presidente subito dopo tregua

Il Libano  terrà una sessione parlamentare per eleggere un nuovo presidente non  appena entrerà in vigore un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. Lo  ha dichiarato il premier libanese ad interim Najib Mikati, dopo i  colloqui con il presidente della Camera, secondo quanto riporta Times of  Israel. Il Paese dei Cedri non ha un capo di Stato dalla fine di  ottobre 2022.

Gallant: useremo tutte nostre capacità contro Hezbollah

"L'eliminazione di Nasrallah è un passo molto importante, ma non è  tutto. Utilizzeremo tutte le capacità che abbiamo" contro Hezbollah. Lo  ha assicurato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant,  parlando alle truppe della 188a Brigata corazzata e della Brigata di  fanteria Golani nel nord di Israele. "Confidiamo che siate in grado di  realizzare qualsiasi cosa", ha aggiunto.

Gallant ai militari del fronte nord: 'Utilizzeremo anche voi'

Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha fatto riferimento implicitamente a un'operazione di terra in Libano nel corso di un incontro con le truppe del fronte settentrionale. "L'eliminazione di Nasrallah è un passo importante, ma non è l'ultimo", ha dichiarato il ministro rivolgendosi ai militari, secondo quanto riportano i media israeliani. Poi ha aggiunto: "Per far tornare gli abitanti nel nord, presto useremo tutte le nostre capacità, voi inclusi".

Decine di razzi lanciati dal Libano contro Israele

Hazbollah continua i suoi attacchi, nonostante i raid che hanno quasi azzerato la sua catena di comando, con decine di razzi e droni che anche stamane sono stati lanciati contro il territorio israeliano. Secondo l'esercito dello Stato ebraico, un drone avrebbe preso apparentemente di mira una piattaforma israeliana per l'estrazione del gas nel Mediterraneo, ma è stato intercettato da una nave della Marina. Le sirene d'allarme sono poi nuovamente scattate a Safed, località al confine con il Libano bersagliata con diversi razzi, ma senza che ci siano stati danni a persone o cose. Le Idf sostengono che nelle scorse ore circa 35 razzi siano stati lanciati verso Israele.

Madrid: 'Gli spagnoli in Libano abbandonino il Paese'

Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha fatto appello oggi "a tutti gli spagnoli in transito in Libano per turismo o per motivi di lavoro" ad "abbandonare il Paese, con i mezzi commerciali aerei o via mare ancora operativi", dopo il bombardamento israeliano all'alba di oggi in un edificio residenziale a Beirut. In dichiarazioni a Catalunya Radio, Albares ha sconsigliato "totalmente di viaggiare in Libano in qualunque circostanza" e ha trasmesso "affetto e solidarietà" ai 700 militari spagnoli impegnati nella missione Unifil delle Nazioni Unite nel sud del Paese. Albares ha ripetuto che Madrid ha pronto un piano di evacuazione per i circa mille spagnoli iscritti al registro dei residenti nel Paese, che tuttavia non è stato ancora attivato. L'ambasciata spagnola a Beirut ha contattato per email la comunità residente, alla quale Albares ha chiesto di "restare attenta" a nuove comunicazioni da parte del ministero.

Iran: 'Non manderemo militari a Gaza o in Libano'

"L'Iran non invierà forze militari a Gaza o in Libano per combattere contro il regime sionista": lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.

Esplosioni a Damasco

Esplosioni sono state registrate a Damasco o nei dintorni della capitale siriana da numerose fonti ancora non confermate, scrivono il Times of Israel e il Guardian. 

Leader Hamas in Libano era dipendente dell'Unrwa

Fateh Sherif, capo di Hamas in Libano ucciso oggi in un raid israeliano, era un dipendente dell'agenzia Onu Unrwa, l'agenzia per i rifugiati palestinesi. Lo ha confermato la stessa Unrwa che ha anche fatto notare che era indagato per le sue attivita' politiche, riporta Times of Israel. Sherif e' stato ucciso in un attacco aereo sul campo profughi di al-Bass nella citta' di Tiro, nel Libano meridionale, insieme alla moglie e ai figli. Era stato preside della Deir Yassin Secondary School gestita dall'Unrwa ad al-Bass. "Fateh Al Sharif era un dipendente dell'Unrwa che e' stato messo in congedo amministrativo senza retribuzione a marzo ed era sottoposto a un'indagine a seguito di indagini sulle sue attivita' politiche" ha detto l'agenzia. La sospensione dal lavoro di al Sharif aveva scatenato proteste diffuse e scioperi da parte degli insegnanti in Libano. 



Berlino: ambasciata aperta in Libano, 1800 i tedeschi registrati

L'ambasciata tedesca in Libano è attualmente aperta e il governo federale sta provvedendo a una registrazione dei tedeschi presenti nel Paese, senza tuttavia portarli via. "Al momento sono 1800 i cittadini registrati sul posto, ma non si è ancora in una fase di evacuazione", ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa a Berlino, rispondendo alle domande dei giornalisti della capitale.

Wsj: 'Israele potrebbe entrare in Libano già in settimana'

Le forze speciali israeliane hanno condotto piccole incursioni mirate nel Libano meridionale, raccogliendo informazioni e indagando in vista di una possibile incursione terrestre più ampia, che potrebbe avvenire già questa settimana. Lo riporta il Wsj citando fonti a conoscenza. I raid, che hanno incluso l'ingresso nei tunnel di Hezbollah situati lungo il confine, si sono verificati sia di recente che negli ultimi mesi, e rientrano nel più ampio sforzo di Israele per ridurre le capacità di Hezbollah lungo il confine che divide Israele e Libano, hanno affermato le fonti.

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