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Iran, Khamenei: “Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah”

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©Ansa

È l’appello lanciato dalla guida suprema dell'Iran. Come riporta Ynet, Khamenei è stato trasferito in un luogo sicuro. "Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele”, ha dichiarato un funzionario iraniano alla Nbc, dopo l'uccisione di Hasan Nasrallah, annunciata dall'Idf. Il vicepresidente iraniano Aref ha avvertito che “l’uccisione di Nasrallah porterà alla distruzione di Israele”

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“Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah”. È l'appello lanciato da Ali Khamenei, leader supremo iraniano, in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi. "È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio", ha aggiunto Khamenei in riferimento a Israele.

La guida suprema dell'Iran è stata trasferita in un luogo definito di "alta sicurezza". Lo riporta Ynet, sottolineando che Teheran è in continuo contatto con Hezbollah, in Libano, e con gli altri alleati della regione, per valutare le prossime mosse, dopo che Israele ha annunciato di aver ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un attacco a Beirut sud. L'Iran è stato alleato di Hezbollah sin dalla fondazione del gruppo armato libanese nel 1982. (Guerra Israele-Hamas. LIVE)

Teheran: “Pronti a invio truppe in Libano”

 

Un funzionario iraniano ha dichiarato alla rete americana Nbc che Teheran inizierà nei prossimi giorni la registrazione per l'invio di truppe in Libano. L'ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell'Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan. "Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981", ha dichiarato.

 

Iran: “Uccisione di Nasrallah porterà alla distruzione di Israele”

 

Come riporta il Guardian, il primo vicepresidente iraniano Mohammad Reza Aref, citato dall'agenzia di stampa iraniana Isna, ha dichiarato: "Avvertiamo i leader del regime occupante che l'ingiusto spargimento di sangue... in particolare quello del segretario generale di Hezbollah, il martire Seyyed Hassan Nasrallah, porterà alla loro distruzione".

L’appello di Khamenei

Nel comunicato, Khamenei ha sottolineato che "il massacro del popolo indifeso in Libano, da un lato, ha rivelato ancora una volta a tutti la natura brutale del cane rabbioso del sionismo e, dall'altro, ha dimostrato la miopia e la politica insensata dei leader del regime usurpatore", in riferimento sempre al governo israeliano. "La banda terroristica che governa l'entità sionista - ha aggiunto Khamenei - non ha imparato dalla guerra criminale durata un anno a Gaza, né si è resa conto che l'uccisione di massa di donne, bambini e civili non poteva influenzare o rovesciare la forte struttura della resistenza. Ora stanno sperimentando la stessa folle politica in Libano". "I criminali sionisti devono sapere che sono troppo piccoli per causare un danno significativo alla forte struttura degli Hezbollah libanesi. Tutte le forze della resistenza nella regione sono al fianco di Hezbollah e lo sostengono. Il destino di questa regione sarà determinato dalle forze della resistenza, guidate dal vittorioso Hezbollah”, ha aggiunto il leader iraniano, per poi sottolineare: “Il popolo libanese non ha dimenticato che un tempo le forze militari del regime usurpatore (israeliano) mettevano piede anche a Beirut. E fu Hezbollah a tagliargli le gambe e a rendere il Libano caro e orgoglioso. Anche oggi, con la grazia e la forza di Dio, il Libano farà pentire il nemico aggressore, malvagio e codardo".

 

Austin a Gallant: “Usa decisi a impedire che Iran estenda guerra”

 

Nel frattempo, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha dichiarato al suo omologo israeliano Yoav Gallant: “Gli Usa sono determinati a impedire che l'Iran e i gruppi sostenuti da Teheran sfruttino la situazione in Libano o espandano il conflitto”. La telefonata tra Austin e Gallant è avvenuta venerdì, come riferito dal portavoce della difesa Usa Pat Ryder. Austin ha espresso il pieno sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi e "ha chiarito che gli Stati Uniti rimangono pronti a proteggere le forze e le strutture statunitensi nella regione e impegnati nella difesa di Israele".

Proteste a Teheran contro Israele

Intanto, a Teheran si registrano proteste di piazza contro Israele. Numerosi manifestanti si sono riuniti in Piazza Palestina per denunciare gli attacchi su Beirut e la guerra in corso a Gaza, sventolando bandiere e mostrando manifesti di Hamas, di Hezbollah e dei leader iraniani. "Il messaggio è chiaro, vendetta e vendetta. La pazienza delle persone sta finendo e non vogliamo altro che vendetta", ha dichiarato un partecipante, Mohammad Mousavi, ad Al Jazeera. "Ci deve essere una risposta, e deve essere molto presto perché non penso che le persone possano aspettare ancora", ha aggiunto. Per i partecipanti, la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, se confermata, "avrebbe avvicinato la fine di Israele", aumentando la rabbia verso il Paese.

Il Parlamento iraniano chiede una risposta “dolorosa”

Anche il Parlamento iraniano ha preso posizione. "I recenti crimini del regime sionista in Libano, commessi con il supporto degli Stati Uniti, non resteranno senza risposta", ha dichiarato il portavoce della Commissione per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Parlamento iraniano, dopo una riunione d'emergenza della commissione sull'attacco di Israele a sud di Beirut avvenuto venerdì. Secondo l'Irna, Ebrahim Rezai ha inoltre affermato: "I membri della commissione hanno definito deplorevole il silenzio delle organizzazioni internazionali e dei paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani. Hanno sottolineato che Israele dovrebbe affrontare una risposta 'pratica, decisa e dolorosa’”.

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